Nel 2023, le perdite causate da eventi climatici estremi hanno raggiunto livelli record, con danni assicurati che hanno superato i 100 miliardi di dollari a livello globale. Le perdite assicurate ammontano a 62 miliardi di dollari, più del doppio rispetto alla media decennale. In Italia, i danni coperti dalle assicurazioni hanno superato i sei miliardi di euro, di cui 5,5 miliardi legati a eventi atmosferici estremi e 800 milioni causati dalle alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana. Sono questi alcuni dei dati presentati da Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, durante una conferenza, sottolineando l’urgenza di azioni contro i rischi climatici.
Nonostante questi numeri, l’Italia è indietro in termini di copertura assicurativa, con solo il 6% delle abitazioni e il 5% delle imprese assicurate contro terremoti e alluvioni. Il “gap CatNat” (differenza tra perdite effettive e quelle coperte da assicurazione) in Italia raggiunge l’80%. Per affrontare questa sfida, si richiede una collaborazione tra settore pubblico e privato. Il governo sta lavorando su un decreto che renderà obbligatorie le assicurazioni per le attività produttive entro il 2025, e potrebbe estendere l’obbligo anche alle abitazioni.
Farina ha evidenziato l’importanza di promuovere misure di riduzione del rischio e di incentivare l’adattamento e la resilienza. Un dollaro investito in resilienza climatica può far risparmiare tra i 2 e i 10 dollari in perdite future. Inoltre, sarà fondamentale migliorare la raccolta dei dati e incentivare chi adotta misure preventive.
Infine, per rendere le polizze accessibili e sostenibili, sarà necessario estendere la copertura a eventi estremi come grandinate e trombe d’aria, oltre ai rischi più comuni come frane e terremoti.
Ma il governo si divide sulle polizze contro eventi climatici estremi
Il tema delle polizze assicurative obbligatorie contro le calamità naturali sta creando divisioni all’interno del governo. La Lega si oppone fermamente a qualsiasi obbligo, criticando il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, che aveva parlato di una possibile introduzione di polizze obbligatorie anche per le famiglie, pur poi correggendo il tiro e sostenendo che, almeno inizialmente, l’obbligo potrebbe essere facoltativo.
Matteo Salvini e altri membri della Lega hanno respinto questa idea, sostenendo che lo Stato non dovrebbe imporre obblighi di questo tipo, paragonandolo a una “tassa a favore delle compagnie assicurative”. Tuttavia, per le imprese non ci sarà alcun rinvio dell’obbligo di assicurarsi, dopo che un emendamento di Fratelli d’Italia, che proponeva di posticiparlo al 2025, è stato ritirato.
Nel frattempo, in Emilia-Romagna e nelle Marche, duramente colpite dal maltempo, continuano i lavori di ripristino, mentre permangono tensioni tra il governo e la regione sui fondi stanziati per le calamità, anche in vista delle elezioni regionali.