Immagine di cascate, metafora della sostenibilità

Water impact index

CDP: abbigliamento, finanza e combustibili fossili sono i settori più impattanti sulle risorse idriche

CDP (Carbon Disclosure Project), piattaforma di divulgazione ambientale, ha pubblicato Water Watch: Water Impact Index, il suo primo indice di impatto idrico, nel tentativo di migliorare la comprensione da parte degli investitori dei rischi legati all’acqua.

Lo studio pionieristico ha rilevato che i settori dell’abbigliamento e della produzione tessile, l’allevamento del cotone, l’allevamento di bestiame, l’estrazione di petrolio e gas e l’estrazione mineraria sono tra i settori con il maggiore impatto potenziale su fiumi, laghi, falde acquifere e torrenti del mondo.

Anche la finanza emerge come un settore che ha un impatto critico sulle risorse idriche. Il flusso di denaro di banche, assicuratori e gestori patrimoniali in aziende ad alto impatto sta permettendo alle aziende agricole di pompare quantità sempre maggiori di acque sotterranee non rinnovabili, sta permettendo la costruzione di dighe di scarico alla testa di fiumi a scorrimento libero e sta permettendo alle aziende chimiche, di abbigliamento e farmaceutiche di rilasciare inquinamento tossico, gran parte del quale è cancerogeno, costituendo un pericolo reale e attuale per la salute umana.

L’analisi avverte che molte delle più grandi aziende del mondo hanno “costantemente fallito” nel divulgare i loro dati relativi all’acqua agli investitori, con i giganti del petrolio e del gas Chevron e Royal Dutch Shell individuati per aver omesso informazioni sufficientemente dettagliate sui loro impatti sull’acqua per più di un decennio.

Grazie a questo tool, CDP spera di fornire un concreto aiuto a colmare un “gap di dati critici” che consentirebbe alle istituzioni finanziarie di comprendere e affrontare meglio la loro esposizione ai rischi legati all’acqua. Gli attivisti sostengono che le aziende con una scarsa esperienza nella gestione dei propri impatti sull’acqua potrebbero affrontare una serie di rischi relativi a asset, normativi, reputazionali e della catena di approvvigionamento simili a quelli affrontati dalle aziende ad alta intensità di carbonio.

“Le istituzioni finanziarie hanno un ruolo fondamentale da svolgere nel facilitare la transizione verso un’economia sicura per l’acqua”, ha affermato Cate Lamb, Global Director of Water Security at CDP. “Water Watch: il Water Impact Index di CDP mostra che il livello di impatto idrico nei portafogli di investimento è significativo, con banche, investitori e assicuratori esposti a livelli critici di impatto idrico, e quindi di rischio, attraverso le loro partecipazioni e prestiti. Dotati delle giuste informazioni e dati solidi, gli investitori possono guidare i progressi verso un futuro sicuro per l’acqua”.

Lamb ha aggiunto che il raggiungimento di un futuro sicuro per l’acqua e a zero emissioni richiederebbe una “trasformazione completa” dell’economia globale. “Per avere successo, le aziende responsabili dei maggiori impatti sulle risorse idriche devono trasformare i loro modelli di business, prodotti e pratiche in modo da separare la produzione e il consumo dall’esaurimento delle risorse idriche”, ha affermato.