Riduzione delle emissioni dirette e indirette, sviluppo delle competenze e conoscenze dei dipendenti, salute e sicurezza, diversity & inclusion e gestione della supply chain. Sono questi i temi centrali nella strategia di sostenibilità di Sabaf Group, uno dei principali produttori mondiali di componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas e per il lavaggio.
Un progresso che il gruppo intende raggiungere attraverso la definizione di obiettivi specifici declinati in target di dettaglio e KPI stabiliti per ogni anno tra il 2021 e il 2023, che prevedono un costante miglioramento.
ESGnews ha intervistato Gianluca Beschi, Direttore Amministrazione Finanza e Controllo – Investor Relations Manager di Sabaf Group, per comprendere i principali obiettivi e risultati ottenuti dal gruppo nell’ambito della sua strategia di sostenibilità.
Quali sono i temi più rilevanti per la vostra azienda nell’ambito della sostenibilità? Sono in linea con le richieste che avanzano i vostri investitori a questo riguardo?
In ambito ambientale le tematiche più rilevanti sono quelle legate al cambiamento climatico, per cui un focus particolare è rivolto alla riduzione delle emissioni dirette e indirette.
In ambito sociale le tematiche materiali sono legate allo sviluppo delle competenze e conoscenze delle nostre persone, che deve procedere coerentemente con l’implementazione della strategia aziendale.
Altra tematica per noi significativa è quella legata alla salute e sicurezza.
Tali temi sono in linea con le richieste degli investitori. Altri temi su cui è molto alta l’attenzione degli investitori sono la gestione della supply chain e la diversity & inclusion.
Quali sono i vostri principali obiettivi in ambito ESG?
Sulla base dell’analisi di materialità abbiamo definito 3 obiettivi quantitativi ESG nell’ambito del nostro Business Plan 2021-2023:
- Un obiettivo di riduzione delle emissioni (Scope 1 + Scope 2)
- Un obiettivo di incremento delle ore pro-capite di formazione
- Un obiettivo di miglioramento di un KPI di sicurezza sul lavoro (legato a frequenza e gravità degli infortuni)
Sono stati definiti specifici target per ognuno degli anni 2021, 2022 e 2023, che prevedono un progressivo miglioramento.
Quali sono i principali risultati ottenuti?
Nel 2021 gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di formazione sono stati raggiunti, mentre l’obiettivo legato alla sicurezza sul lavoro no, a causa di un infortunio che, seppure non di particolare gravità, ha determinato un’assenza prolungata.
Al 30 settembre 2022 l’andamento dei KPI è in linea o migliore rispetto ai target fissati per l’anno.
A che punto siete nel percorso di decarbonizzazione e come pensate che la crisi energetica influirà sulla sua evoluzione?
Dal punto di vista operativo siamo costantemente impegnati a migliorare l’efficienza energetica dei nostri processi produttivi e le prestazioni dei nostri prodotti, in particolare dei bruciatori per apparecchi di cottura a gas, garantendo livelli di efficienza crescenti e nettamente superiori rispetto agli standard normativi.
Nel 2023 abbiamo avviato la misurazione delle emissioni di Scope 3, attività preliminare per sviluppare un processo di decarbonizzazione strutturato.