Crosa Salcef | ESG News

Intervista

Crosa (Salcef): sicurezza sul lavoro e innovazione al centro della nostra strategia sostenibile

La mobilità “green” è oggi una delle sfide più grandi nell’ambito della sostenibilità. Ne è consapevole Salcef Group, attiva da più di 70 anni nell’industria ferroviaria. L’azienda è specializzata nella costruzione e nel rinnovamento di infrastrutture ferroviarie e per la mobilità urbana.

Al centro della sostenibilità del gruppo, che ha la caratteristica di essere labour intensive, è la salute e la sicurezza sul lavoro, per cui Salcef si è adoperata nella gestione di certificati ISO45001 e in politiche di sensibilizzazione in materia presso il personale.

Ma anche altri temi rivestono particolare importanza per il gruppo, come l’etica, la gestione ambientale e la riduzione delle emissioni, l’investimento in tecnologie innovative, governance allineata agli standard e costante dialogo con gli stakeholder.

Alessio Crosa IR & Sustainability Manager del gruppo Salcef racconta a ESGnews i prossimi obiettivi e i traguardi già raggiunti dall’azienda alla luce delle sfide ESG che caratterizzano il comparto.

Quali sono i temi più rilevanti per la vostra azienda nell’ambito della sostenibilità? Sono in linea con le richieste che avanzano i vostri investitori a questo riguardo?

Da più di 70 anni il gruppo Salcef supporta lo sviluppo della mobilità sostenibile in Italia e nel mondo operando nella manutenzione e costruzione dell’armamento ferroviario, un business ad alta intensità di manodopera che ci vede impegnati in cantieri diffusi in tutto il mondo e a lavoro in tutte le condizioni climatiche. La salute e sicurezza sul lavoro è quindi un tema centrale per la sostenibilità dell’azienda. Come confermato dal nostro impegno nell’implementazione di sistemi di gestione certificati ISO45001 e dalle nostre politiche di sensibilizzazione e formazione in materia, dalle richieste degli investitori e agenzie di rating ESG e dall’analisi di materialità.

Altri temi estremamente importanti sono risultati essere quelli relativi all’Etica, integrità nella gestione del business e compliance. Durante la Sustainability Week e nell’ambito del più ampio dialogo con il mercato, sono diventati via via più rilevanti i temi relativi alla gestione ambientale e alla riduzione delle emissioni, su cui il nostro impegno si declina soprattutto attraverso investimenti in tecnologie, processi più efficienti, sistemi di gestione certificati e reporting.

Nell’ambito dell’analisi di materialità condotta nel corso del 2021 è interessante notare come si sia registrato un sostanziale allineamento nelle valutazioni ricevute dagli stakeholder interni, i dipendenti, e dagli esterni (clienti, fornitori, investitori coinvolti), a conferma di una certa omogeneità nel guardare a ciò che influenza il valore del Gruppo e il proprio impatto.

Quali sono i vostri principali obiettivi in ambito ESG?

La nostra strategia ESG è fortemente integrata nel business e si basa su 3 priorità: Innovazione attraverso investimenti in macchinari ed impianti più moderni ed efficienti per ridurre consumi ed emissioni, anche con l’utilizzo di energie rinnovabili; massima attenzione nell’assicurare le migliori condizioni di lavoro ai nostri dipendenti e collaboratori in termini di sicurezza, pari opportunità e occasioni di crescita e sviluppo; Governance, declinata attraverso sistemi di gestione in linea con i migliori standard e promozione di un dialogo con gli stakeholder orientato al miglioramento continuo delle nostre pratiche di business.

Quali sono i principali risultati ottenuti?

Dal punto di vista delle performance ESG, diversi sono i miglioramenti registrati dal gruppo e certificati anche da enti esterni come Ecovadis e MSCI, che hanno migliorato le valutazioni assegnate al gruppo.

Sul fronte della salute e sicurezza, abbiamo ridotto sensibilmente le metriche relative agli infortuni grazie ad azioni come “Cantiere sicuro”, un’iniziativa interna di formazione teorica e pratica sulle tematiche della sicurezza, che in 9 sessioni formative ha coinvolto più di 200 tra PM, responsabili della sicurezza, direttori di cantiere, capi cantiere e capi squadra per un totale di oltre 1.000 ore di formazione erogata. Sono infatti migliorati sia l’indice di frequenza che l’indice di gravità. Nel 2021, sono state erogate complessivamente più di 40.000 ore di formazione, di cui il 50% dedicate alla salute e sicurezza, con un aumento del 31% delle ore pro capite, passate dalle 23,7 del 2020 alle 31,1 del 2021. La performance ambientale ha visto il contributo delle energie rinnovabile ai consumi di energia elettrica più che raddoppiato, raggiungendo il 16% del fabbisogno complessivo.

Inoltre, abbiamo pubblicato per la prima volta nel Bilancio di Sostenibilità 2021 la disclosure sulle emissioni indirette, “Scope 3”, per la cui rendicontazione è stato svolta una dettagliata analisi del sistema dei trasporti e della logistica del gruppo. La governance del gruppo è stata, inoltre, ulteriormente rafforzata con l’adozione della Politica Integrata Unica del Gruppo, l’intensificazione delle attività di audit, sia sui sistemi di gestione che sui cantieri, e l’avanzamento del processo di strutturazione del sistema ERM del gruppo. A conferma del commitment del Gruppo verso il miglioramento continuo delle performance di sostenibilità, il gruppo si è, infine, dotato di un sistema di incentivazione sia di breve che di lungo termine che include, per il top management e per i dirigenti, obiettivi ESG.

A che punto siete nel percorso di decarbonizzazione e come pensate che la crisi energetica influirà sulla sua evoluzione?

Sul tema della decarbonizzazione, il nostro settore ha delle particolarità ed è soggetto a fattori esogeni alle aziende che impongono un approccio cauto e concreto. Il riferimento principale è al fatto che per vincoli esterni, sia tecnologici che legati alla sicurezza dei cantieri, i macchinari utilizzati per le nostre lavorazioni oggi devono essere necessariamente alimentati con combustibili fossili. Se si considera che le emissioni generate da questi macchinari costituiscono più del 70% delle emissioni dirette del Gruppo, si configura una strada verso la decarbonizzazione che non può che essere graduale.

Allo stesso tempo, attraverso un piano di capex che negli ultimi 3 anni è stato notevolmente rafforzato, stiamo investendo nell’efficientamento della flotta, sia con l’acquisto di nuovi macchinari che con il retrofit di quelli più datati. Guardando alle emissioni indirette invece stiamo incrementando l’autoproduzione di energia elettrica da fotovoltaico e studiando nuovi approcci alla logistica che possano minimizzare l’utilizzo del trasporto su gomma.

Guardando in particolare all’impatto della crisi energetica e partendo dal presupposto che le nostre lavorazioni non sono tra quelle ad alta intensità di energia elettrica o gas, possiamo dire che il percorso intrapreso dal gruppo e la spinta verso la sostenibilità ambientale non hanno subito scossoni rilevanti. Con il percorso ormai tracciato procederemo in linea con la strategia ambientale di gruppo per dare il nostro contributo alla transizione attraverso una costante diminuzione dell’impronta carbonica delle nostre attività.