SDGs

UE: prosegue l’impegno a conseguire gli SDGs

L’Unione europea ha presentato alle Nazioni Unite a New York la sua prima revisione volontaria sui progressi dell’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. La revisione sottolinea l’impegno inequivocabile dell’UE a favore dell’Agenda 2030 e dei relativi obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e fornisce una panoramica del modo in cui le azioni interne ed esterne dell’UE contribuiscono al conseguimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile sia all’interno dell’Unione che nei paesi partner nel mondo. La revisione volontaria fa anche il punto sui progressi compiuti, riflette sugli insegnamenti tratti dall’esperienza e valuta il percorso più appropriato per conseguire ulteriori progressi a livello dell’UE per l’Agenda 2030.

Dal 2020 i programmi di lavoro annuali della Commissione pongono gli SDGs al centro della definizione delle politiche dell’UE. Tale approccio si rispecchia in particolare in iniziative centrali come il Green Deal e NextGenerationEU. Ciò ha richiesto finanziamenti ingenti, ad esempio attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, per sostenere le riforme e gli investimenti che contribuiscono in maniera concreta ai progressi verso il conseguimento degli obiettivi. La Commissione europea ha inoltre integrato gli SDGs nel semestre europeo, che rappresenta il quadro dell’UE per il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio.

Conseguire gli SDGs nell’UE

Secondo i dati Eurostat più recenti, l’UE ha compiuto progressi per quanto riguarda il conseguimento della maggior parte degli SDGs, anche se in maniera non sempre uniforme. L’Unione ha ottenuto i risultati migliori nel garantire un’occupazione dignitosa e una certa crescita economica, nel ridurre la povertà e nel promuovere pace, sicurezza e società e istituzioni inclusive.

Per quanto riguarda l’istruzione e la formazione (SDG 4), l’UE ha compiuto progressi significativi nell’istruzione della prima infanzia, riducendo il numero di giovani che abbandonano prematuramente la scuola, promuovendo programmi di apprendistato nell’istruzione e formazione professionale e aumentando il tasso di istruzione terziaria.

Per quanto riguarda il lavoro dignitoso per tutti e la crescita economica (SDG 8), tra il 2014 e il 2019 l’economia dell’UE ha registrato una crescita solida e continua. In questo periodo sono stati creati oltre 14,5 milioni di posti di lavoro. La tendenza positiva si è arrestata nel 2020 a causa della pandemia di COVID-19, ma l’economia dell’UE, rafforzata dal piano dell’UE per la ripresa, ha registrato un robusto recupero nel 2021 e nel 2022. Il recupero ha coinvolto anche il mercato del lavoro e il tasso di occupazione dell’UE che ha raggiunto il livello record del 74,6%.

Per compiere progressi decisivi in materia di azione per il clima (SDG 13), l’UE ha recentemente concordato un quadro normativo e politico rinnovato a sostegno di una maggiore ambizione in materia di clima.

Per combattere la discriminazione (SDG 10 e SDG 16), la Commissione ha adottato il piano d’azione dell’UE contro il razzismo, il quadro strategico dell’UE per l’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione dei Rom, la strategia per l’uguaglianza LGBTIQ, la strategia dell’UE sulla lotta contro l’antisemitismo e il sostegno alla vita ebraica e la strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030.

Per promuovere società pacifiche e inclusive (SDG 16), la Commissione ha definito una nuova strategia sull’Unione della sicurezza che mira a contrastare la violenza, gli abusi, la tratta di esseri umani, la criminalità organizzata e il terrorismo.

Tuttavia gli shock esterni hanno messo a dura prova la ripresa post-pandemia e i progressi in materia di sviluppo sostenibile nell’UE e nel mondo. A partire dal 2020 i progressi nel conseguimento degli SDGs, infatti, hanno subito un rallentamento a causa delle molteplici crisi, che hanno talvolta determinato una regressione. Gli aspetti più critici riguardano in particolare l’azione per il clima e la protezione e l’uso sostenibile delle risorse naturali.

Aiutare i partner mondiali a conseguire gli SDGs 

Eliminare la povertà, lottare contro la discriminazione e le disuguaglianze senza lasciare indietro nessuno sono i concetti fondamentali dei partenariati internazionali dell’UE. In tal senso, l’azione esterna dell’UE è calibrata in modo da contribuire agli SDGs, stimolando la crescita e lo sviluppo sostenibile nelle sue relazioni con i partner internazionali, anche attraverso gli accordi commerciali ed economici. In qualità di maggiore donatore multilaterale singolo di aiuti pubblici allo sviluppo al mondo, l’UE sta convogliando i finanziamenti verso coloro che ne hanno più bisogno. In particolare, per affrontare la crisi alimentare mondiale, esacerbata dalla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, l’UE e gli Stati membri, agendo insieme nella configurazione “Team Europe”, sono intervenuti in maniera capillare per contrastare l’insicurezza alimentare globale mobilitando circa 18 miliardi di euro per il periodo 2021-2024. Di questi, nel 2022 sono stati erogati 7 miliardi di euro di sovvenzioni, metà dei quali in Africa e Medio Oriente, le regioni più colpite.

Attraverso i partenariati internazionali l’UE intende progredire verso il conseguimento degli SDGs e delle priorità dell’Unione, come il sostegno alla duplice transizione verde e digitale. A tal proposito, a dicembre 2021 l’UE ha lanciato il Global Gateway, una strategia per mobilitare investimenti sostenibili nelle infrastrutture e per stimolare un contesto favorevole nei paesi partner. La strategia Global Gateway contribuirà direttamente a registrare progressi per quanto riguarda una serie di SDGs interconnessi, in particolare attraverso investimenti nelle infrastrutture dei trasporti, dell’energia e della digitalizzazione, nonché nella sanità e nell’istruzione.

Insegnamenti tratti dall’esperienza e prospettive future 

Diversi preziosi insegnamenti tratti dall’esperienza forniscono la base per le nuove azioni volte ad accelerare l’attuazione degli SDGs all’interno dell’UE e nel quadro dei suoi partenariati internazionali. Nel dettaglio, in futuro l’UE prevede di rinnovare il suo impegno per garantire che le proposte legislative continuino a contribuire agli SDGs e intensificherà gli sforzi per migliorare la comunicazione sull’attuazione degli SDGs in tutti i programmi pertinenti dell’Unione. L’UE, inoltre, continuerà a migliorare ulteriormente il monitoraggio concreto degli SDGs e a integrarli attivamente nell’attuazione delle iniziative principali della strategia Global Gateway e negli investimenti in infrastrutture sostenibili. Infine, il Comitato economico e sociale europeo e il Comitato delle regioni continueranno a svolgere il proprio ruolo chiave di piattaforme di scambio regolare di informazioni con i portatori di interessi sull’attuazione degli SDGs.