Il Prix Pictet, tra i principali concorsi fotografici a livello internazionale, giunto all’ottava edizione, fa tappa ora anche a Milano, con la grande mostra dedicata quest’anno al tema “Hope” (Speranza), arrivata in Italia, a febbraio, con la tappa veronese, una delle primissime mostre a riaprire dopo le chiusure causate dalla pandemia. I 12 fotografi finalisti, protagonisti del percorso fotografico, esplorano i modi positivi in cui l’umanità sta affrontando le crisi ambientale e sociale dei nostri tempi.
L’esposizione sarà allestita alla Fondazione Sozzani dal 7 al 28 novembre e metterà in mostra le migliori opere selezionate tra primari artisti internazionali. Il tour mondiale proseguirà poi nelle città di Tel Aviv, Shanghai, Beijing e Dublino, tra le altre.
La vincitrice dell’ottavo Prix Pictet è Joana Choumali. La fotografa ivoriana è stata premiata il 13 novembre 2019 al museo Victoria & Albert di Londra (durante l’inaugurazione ufficiale della mostra) per la serie Ça va aller (Andrà bene), che si compone di fotografie scattate a tre settimane dall’attacco terroristico sferrato la domenica del 13 marzo 2016 a Grand-Bassam, in Costa d’Avorio. Choumali è stata selezionata da una giuria indipendente presieduta da Sir David King, ex Special Representative for Climate Change del governo britannico, che ne ha descritto il lavoro come “una meditazione brillantemente originale sulla capacità dello spirito umano di trarre speranza e resilienza persino dagli eventi più traumatici”. Un messaggio forte, d’impatto e quanto mai calzante rispetto all’attuale contesto storico in cui ci troviamo. In ogni edizione del concorso, alle opere che meglio esprimono il tema, viene riconosciuto un premio del valore di 100mila franchi svizzeri.
Alessandra Losito, Responsabile Italia di Pictet Wealth Management ha commentato: “Da sempre il Gruppo Pictet è impegnato a diffondere la consapevolezza sull’impatto positivo che ogni singolo individuo, non solo attraverso gli investimenti, può avere sull’ambiente. Con lungimiranza, nel 2008 i Partner del Gruppo hanno deciso di istituire il Prix Pictet per richiamare ulteriormente l’attenzione su questo tema e determinare un percorso nella sostenibilità anche attraverso il mezzo della fotografia. Da quando è stato fondato, 13 anni fa, anno dopo anno, il Prix Pictet si è accreditato come il principale premio fotografico al mondo sulla sostenibilità. La crisi ecologica che stiamo affrontando si è ultimamente esacerbata, eppure c’è ancora “speranza” ed è proprio questo che viene raccontato quest’anno dal lavoro dei 12 fotografi finalisti”.
Paolo Paschetta, Responsabile Italia di Pictet Asset Management conclude “Quello della sostenibilità è un tema da sempre caro nel Gruppo Pictet. Negli ultimi venti anni, siamo stati pionieri in progetti legati a tematiche ambientali su più fronti. Siamo promotori di numerose iniziative, non solo legate al mondo degli investimenti, che testimoniano il nostro impegno: il Prix Pictet è un’importante espressione della nostra volontà di giocare un ruolo attivo in questo ambito a 360° gradi. Non potremmo essere più orgogliosi del fatto che l’arrivo della mostra Hope a Milano coincida proprio con la riapertura a una nuova socialità e con un momento di positiva rinascita del Paese”.