Inclusione sociale

Intesa Sanpaolo a supporto del ‘Progetto (ri)Abilita’ per l’inserimento lavorativo giovanile

Intesa Sanpaolo e la Cooperativa Semi di Vita di Bari hanno presentato quest’oggi il progetto “(ri) Abilita – Agricoltura sociale per l’inserimento lavorativo di giovani dell’area penale”. L’iniziativa, che si sviluppa su un arco temporale di due anni, ha l’obiettivo di sostenere il percorso di formazione e inserimento lavorativo di circa 20 ragazzi, promuovendo opportunità di riscatto destinate a giovani detenuti presso l’Istituto Penale per Minorenni Fornelli di Bari e ragazzi sottoposti a misure alternative alla detenzione presso Comunità del territorio.

Il Progetto (ri) Abilita risponde così all’esigenza di reinserimento sociale di ragazzi ai margini, un processo indirizzato alla riconquista della dignità sociale e culturale attraverso il lavoro, strumento indispensabile per migliorare la qualità della vita e per offrire opportunità concrete come confermano anche alcuni dati. Secondo uno studio effettuato dal Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria (DAP), la percentuale dei recidivi fra coloro che scontano una pena in carcere è del 68%, valore che scende al 19% nel caso di coloro che scontano una pena alternativa, a conferma del fatto che i detenuti che hanno avviato esperienze di lavoro registrano una sensibile riduzione del tasso di recidiva.

“Con il progetto (ri) Abilita sviluppato a Bari, Intesa Sanpaolo conferma il proprio impegno in termini di responsabilità sociale e interviene su importanti nodi strutturali della missione Inclusione e Coesione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promuovendo il lavoro come forza riabilitante per giovani in condizioni di fragilità, realizzando una vera e propria scommessa educativa e facilitando la rigenerazione di beni comuni. Sosteniamo l’azione del Terzo Settore in un importante territorio del Sud Italia, all’interno di un percorso che abbiamo intrapreso da tempo e che ci vede operare al fianco delle migliori realtà del Paese in ambito sociale” ha dichiarato Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo.

Nello specifico i ragazzi verranno inseriti all’interno dei progetti di agricoltura sociale della Cooperativa Semi di Vita, tra i quali: “La Fattoria dei Primi”, un’iniziativa avviata su un terreno di 26 ettari confiscati alla criminalità organizzata a Valenzano nella città Metropolitana di Bari e aggiudicato nel 2018 dal Comune alla Cooperativa e nell’orto sociale nel quartiere periferico di Bari Japigia, che Semi di Vita ha avviato nel 2014 realizzando opportunità di rinascita comunitaria in un’area particolarmente complessa della città.

Prenderanno inoltre parte al progetto “Cardoncelleria Fornelli”, supportato dal Ministero della Giustizia, che prevede entro il 2021 la realizzazione di una serra di 330 mq per la coltivazione di funghi cardoncelli e di un laboratorio di confezionamento di 70 mq all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni Fornelli di Bari. Presso la Cardoncelleria, Semi di Vita darà vita alla produzione coinvolgendo direttamente i giovani detenuti in un programma formativo che prevede l’acquisizione di nozioni teoriche e pratiche in campo agricolo, economico e di gestione aziendale.

La partnership tra Intesa Sanpaolo e la Cooperativa Semi di Vita viene inoltre ulteriormente consolidata dalla sinergia tra diverse funzioni della Banca, che oltre alla co-progettazione e al sostegno economico, mettono a disposizione dei giovani beneficiari il proprio know-how con una proposta di moduli formativi di alfabetizzazione economico-finanziaria realizzati attraverso l’associazione di volontariato Vobis e la messa a disposizione di For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo.