L’edizione 2024 del più importante appuntamento nel mondo della musica italiana, il Festival di Sanremo, cerca di promuovere apertamente la sostenibilità.
L’esempio più eclatante di tale impegno è la partnership tra la Rai e Trenitalia per accompagnare da Roma Termini giornalisti e dipendenti Rai nella città ligure, che possono così raggiungere il festival con un viaggio sostenibile. Alla partenza del treno il 4 febbraio erano presenti, tra gli altri, l’ad di Trenitalia, Luigi Corradi e Giampaolo Rossi, direttore generale della Rai. Una partnership, quella tra Frecciarossa, il treno Alta Velocità di Trenitalia (società capofila del Polo Passeggeri del gruppo FS Italiane) e Rai siglata sotto l’insegna della sostenibilità e con protagonista il treno, mezzo green per eccellenza, che in via eccezionale arriverà a Sanremo.
Il Frecciarossa 1000, infatti, è il primo treno AV al mondo ad avere ottenuto la certificazione di impatto ambientale (EPD) basata su un’attenta Analisi del Ciclo di Vita. Ogni dettaglio, dalle leghe leggere di cui è composto, fino ai nuovi motori elettrici che lo spingono, è stato progettato per ridurre al minimo il consumo di energia: fino al 30% in meno rispetto ai treni AV della precedente generazione. L’attenzione alla sostenibilità non si limita alla riduzione dei consumi ma tiene conto anche della riciclabilità dei materiali di cui è costituito, che raggiunge il 94% al termine del ciclo di vita del treno. Nei prossimi giorni, il Frecciarossa livreato per Sanremo 2024 viaggerà sulla Rete Alta Velocità per tutta la durata del Festival, per poi ripartire da Sanremo l’11 febbraio alla volta di Roma. Il treno fa parte di un network di Frecce che, grazie a oltre 270 collegamenti, ogni giorno unisce in modo sostenibile più di 120 destinazioni in tutta la Penisola.
Sono tante le iniziative volte a promuovere la sostenibilità sostenute da Sanremo che si possono rintracciare negli ultimi anni. Tra gli esempi, il programma di riciclaggio per gestire i rifiuti del festival, il sistema di illuminazione a LED e il monitoraggio del consumo dell’acqua. Per potenziare ancora di più la propria immagine di evento sostenibile, il Festival di Sanremo 2024 ha addirittura aperto le danze con un “green carpet” composto di erba, che ha accolto gli artisti che si sarebbero esibiti poco dopo.
Nonostante il tentativo di mostrarsi in tutti i modi un festival “green” non sono mancate però le critiche di gruppi e ONG ambientaliste, Legambiente in primis. L’ONG, infatti, ha espresso la propria contrarietà alla presenza di Eni al Festival che anche quest’anno presenterà la sua campagna Plenitude. “Quella di Eni altro non è che un’operazione di inganno nei confronti dei consumatori, visto che l’azienda energetica a prevalente capitale pubblico continua invece a puntare su gas e petrolio, combustibili fossili che stanno distruggendo il pianeta”, ha scritto Legambiente. “La crisi climatica non si combatte con operazioni di facciata come quella che Eni porta avanti da anni anche sul palco del festival della canzone italiana”, ha aggiunto l’ONG.