Apre oggi in anteprima gratuita dalle 19:00 alle 22:30, presso le Gallerie d’Italia di Torino, la mostra DÉPLACÉ·E·S dell’artista JR che ieri ha riunito oltre 1200 persone in una performance collettiva in Piazza San Carlo. Partendo dalle vie adiacenti i partecipanti hanno portato nella storia piazza torinese cinque teli, raffiguranti le immagini dei bambini incontrati durante le visite nei campi profughi dal Ruanda alla Grecia, alcuni dei quali saranno protagonisti nella mostra in programma.
L’inedita e suggestiva performance, che ha visto per la prima volta insieme i cinque teli con le immagini dei bambini, Valeriia (Ucraina), Thierry (Ruanda), Andiara (Colombia), Jamal (Mauritania), Mozhda (Grecia), ha anticipato quindi l’apertura della prima mostra personale in Italia visitabile fino al 16 luglio 2023 dell’artista famoso nel mondo per i suoi progetti che uniscono fotografia, arte pubblica e impegno sociale.
Da quando ha lasciato la banlieue parigina più di vent’anni fa, JR ha infatti portato la sua arte nel mondo con opere monumentali di arte pubblica capaci di coinvolgere la cittadinanza e ispirare intere comunità, dalle favelas brasiliane a un carcere di massima sicurezza in California, dalla Piramide del Louvre alle piramidi egizie, dal confine tra Israele e Palestina al confine del Messico con gli Stati Uniti.
Combinando diversi linguaggi espressivi, l’artista francese porterà alle Gallerie d’Italia a Torino il suo tocco personale nel raccontare la realtà e stimolare riflessioni sulla fragilità sociale. L’esposizione, curata da Arturo Galansino, e realizzato con la Fondazione Compagnia di San Paolo, occuperà circa 4.000 metri quadrati del museo di Piazza San Carlo.
“Presentiamo a Torino, per la prima volta in un museo italiano, il lavoro di uno degli artisti internazionali più originali e attenti ai grandi cambiamenti sociali.” ha commentato Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia, “Il progetto, che unisce street art, fotografia e video installazioni, conferma la vocazione delle Gallerie d’Italia torinesi a stimolare la riflessione sulle complessità odierne, in linea con l’impegno di Intesa Sanpaolo a favore di una crescita sostenibile e inclusiva”.
“Nel 2022, il numero di persone costrette a fuggire dal proprio luogo di residenza a causa di persecuzioni, guerre, violenze e violazioni dei diritti umani ha superato la minacciosa soglia dei 100 milioni.” ha dichiarato JR, “Questa emergenza è ora aggravata dalla carenza di cibo ed energia, dall’inflazione e dalle crisi legate al clima. In molti Paesi dell’Africa, del Medio Oriente, del Sud America, alle porte dell’Europa, le popolazioni sono costrette ad abbandonare le proprie case per assicurarsi la sopravvivenza altrove. La guerra in Ucraina ha provocato il più improvviso e uno dei più grandi esili forzati dalla Seconda guerra mondiale. Simbolo di questa tragedia senza fine, l’isola greca di Lesbo è teatro del flusso e riflusso dei migranti che arrivano via mare mentre i conflitti si sviluppano. Questa geografia della delocalizzazione forzata costituisce “luoghi off-limit” che ricevono un’eccessiva attenzione mediatica e sono allo stesso tempo invisibili”.
Valeriia, Thierry, Andiara, Angel, Jamal, Ajara, Moise e Mozhda sono i nomi e i volti dei bambini che incarnano queste migrazioni forzate. Ingrandendo il loro ritratto su enormi teloni, JR restituisce un’identità a chi ne è privato. La loro effigie si dispiega fugacemente e spontaneamente durante performance collettive organizzate nel cuore del loro transitorio ambiente: sulla Piazza dell’Opera di Lviv (Ucraina), nei campi di Mugombwa (Ruanda), Mbera (Mauritania), Lesbo (Grecia), nella comunità ospitante di Cúcuta (Colombia). Vengono dall’Ucraina, dal Congo, dal Venezuela, dal Mali, dall’Afghanistan ma li accomuna lo stesso atteggiamento. Il corpo che avanza in una corsa alla conquista, il sorriso ribelle e un’aura giovanile: la loro forza vitale affronta i peggiori dolori dell’esilio. Alle ragioni della disumanizzazione JR contrappone un’esperienza sensibile dal punto di vista di un bambino. Lontana dagli stereotipi, la condizione umana si rivela pienamente attraverso la speranza personificata della giovinezza. Questi bambini ci guardano stabilendo un rapporto di reciprocità tra loro, noi e il futuro.
“I campi non sono solo luoghi di vita quotidiana per milioni di persone, sono diventati una delle maggiori componenti della globalizzazione, una delle forme di organizzazione del mondo: un modo per trattare chi è indesiderato, ciò che non vogliamo guardare negli occhi.” ha proseguito JR, “Al servizio di qualcosa di più grande, la mia arte crea tensione tra il visibile e l’invisibile per resistere alla banalizzazione delle prospettive. Dieci anni fa, l’antropologo Michel Agier deplorava l’assenza di importanza dei rifugiati e degli sfollati che suggella per sempre la loro esclusione dalla società affermando: “Hannah Arendt ha definito questa esclusione dei rifugiati una morte sociale. Penso che sia urgente far conoscere i campi, tutti i tipi di campi”. Tale è l’obiettivo di questa mostra”, conclude l’artista.
La mostra di JR a Torino
Seppur effimera, l’arte di JR crea un impatto sulla società e sul mondo in cui viviamo. Essa è realizzata per le persone e si realizza con le persone, rivelando l’importanza del nostro ruolo individuale e collettivo per migliorare il presente e per cercare di rispondere ad un quesito centrale per l’artista: l’arte può cambiare il mondo?
Il percorso espositivo prende il via dall’ingresso del museo, con la scalinata trasformata in un trompe l’oeil con immagine anamorfica, un’illusione ottica con la quale i visitatori saranno invitati ad interagire.
La mostra continua nelle sale ipogee in cui, attraverso video, fotografie, sculture in legno e l’allestimento scenico di grandi teli raffiguranti le immagini dei bambini incontrati durante le visite nei campi profughi dal Ruanda alla Grecia, il pubblico può ripercorrere e immergersi nell’opera e nei viaggi che hanno portato l’artista parigino a confrontarsi con uno dei grandi temi dei nostri tempi, le migrazioni forzate.
Le opere, frutto degli incontri e delle azioni di arte pubblica messi in pratica da JR, sono protagoniste anche nella sala immersiva delle Gallerie dove una video-installazione creata per l’occasione riproporrà i “viaggi” dei grandi teloni in altre parti del mondo che, in questo specifico progetto, sono il vero fil rouge del racconto. L’allestimento, una grande installazione site-specific, coinvolge così gli spettatori con opere di scala monumentale, grazie alla straordinaria capacità dell’artista di rendere il pubblico protagonista attraverso il mezzo video e fotografico.
Attorno all’esposizione verrà realizzato un palinsesto di eventi inseriti nel public program #INSIDE che, attraverso l’incontro con personalità del mondo della cultura, consentirà di approfondire temi legati alle riflessioni scaturite dalla mostra.
Il catalogo della mostra, realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira, sarà disponibile da marzo 2023 in edizione italiana, francese e inglese.
“La presentazione alle Gallerie d’Italia del progetto realizzato dall’artista di fama internazionale JR, che con talento e sensibilità trasforma l’arte in impegno sociale, conferma come il nostro nuovo museo di Torino sia luogo aperto alla riflessione sulle sfide più urgenti del presente.” ha dichiarato Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, “L’iniziativa interpreta pienamente i valori fondamentali del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, volto a costruire società sostenibili e inclusive facendo leva sull’immenso potenziale della cultura”