Resterà in via Mercanti fino al 26 agosto e ancora per un mese rappresenterà un invito a ristabilire un equilibrio con l’ambiente per salvare noi stessi e il pianeta. SI tratta dell’installazione urbana Bestiario di Angelo Cruciani, curata da Stefania Morici, prodotta e organizzata da Arteventi e BeeBest con il patrocinio del WWF e di Milano è Viva. Inaugurata a inizio mese, l’opera è stata pensata per far riscoprire il rapporto unico tra uomo, natura e animali.
Angelo Cruciani si è ispirato ai bestiari medioevali, che erano un modo semplice per raccontare il creato, per immaginare e creare l’installazione. “Siamo felici di essere riusciti a regalare alla città un’opera che può essere vissuta” ha dichiarato l’artista, “Bestiario 2024 è stato pensato con un nuovo valore. Gli animali hanno un’aureola, per sottolineare la sacralità dell’animale. La perfezione di tutto il creato è una continua lezione all’uomo, che spesso viene soppiantata dall’egoismo e dalla credenza che tutto sia nostro, quando in realtà nulla appartiene realmente a nessuno. L’uomo è l’animale più pericoloso in natura. Dobbiamo imparare a proteggere i più deboli. Dobbiamo ricordarci che noi non siamo i proprietari del pianeta.”
E così Bestiario vuole essere un’occasione per “riflettere sulla necessità e l’importanza di mettere in campo molteplici azioni virtuose per far conoscere e amare la natura, proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani” sottolinea il Presidente di WWF Lombardia Gianni Del Pero appoggiato dalle parole della vicesindaco Anna Scavuzzo: “Dobbiamo guardare al futuro con un senso di responsabilità rinnovata. Anche questo è il compito che gli artisti affidano a noi amministratori”.
“Gli animali di Angelo Cruciani”, ha spiegato poi la curatrice Stefania Morici, “esprimono la sacralità della vita e della natura, che va protetta e rispettata. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli spettatori alla protezione della vita selvaggia e alla tutela dell’ecosistema per garantire all’uomo e agli animali un futuro migliore. Con questa grande installazione, quindi, regaliamo un nuovo sguardo su ciò che ci circonda, utilizzando la pittura come medium per veicolare messaggi ormai impossibili da ignorare”.