Un modo nuovo di pensare alle abitazioni, centro delle relazioni per un futuro più umano e sostenibile. Questa l’idea su cui si fonda Il Manifesto dell’Abitare, progetto che rilegge in chiave sostenibile l’evoluzione dell’abitare e delle progettazioni architettoniche, ideato da Strategy Innovation, spin off dell’Università Ca Foscari Venezia, e promosso da Blend In, boutique di consulenza di comunicazione focalizzata sulle strategie di sostenibilità fondata da Alessia Crivelli e Monica Cuzzaniti, che ieri, nell’evento di kick off, hanno presentato le fasi e la governance del progetto, di cui ESGnews e Platform Architecture and Design sono media partner.
“Vogliamo fare sistema con tutti i players dell’Abitare e promuovere una progettazione che tenga conto delle nuove esigenze in ambito sociale e ambientale. L’obiettivo è coinvolgere il numero maggiore possibile di aderenti per dare vita a un vero e proprio movimento collettivo” spiega Crivelli.
E l’iniziativa coinvolge professionisti che provengono da campi diversi e differenti esperienze proprio per poter portare una visione più ampia dell’abitare consapevole. La governance prevede un Comitato Scientifico formato da esponenti di istituzioni e 6 Università, un Think Tank di advanced architecture formato da studi di architettura e un Advisory Board con ambassador per arricchire e amplificare il messaggio e il dibattito che avverrà in una serie di incontri ed eventi, per arrivare a presentare i progetti architettonici e le idee raccolte a Venezia con un’installazione esperienziale ideata dal BalichWonderStudio.
“È l’occasione per gli architetti che aderiscono al Manifesto di tirare fuori i sogni dal cassetto e pensare a quei progetti che veramente rappresentano un modo nuovo di interpretare l’abitare, connesso con i bisogni più profondi delle persone” invita Gian Paolo Lazzer, Partner & Content Director Strategy Innovation e Professore di Sociologia dei Consumi dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Un invito ad osare e andare oltre le barriere del consueto. “L’opportunità di provare a immaginare lo spazio del futuro che vorreste progettare ma che non avete ancora potuto realizzare” aggiunge Simona Finessi, Founder Platform Network.
Con il lancio dell’iniziativa parte la prima fase di “performance diffusa”, che durerà fino a maggio 2023, e che vede come protagonisti le Università e gli studi architettonici che hanno aderito all’iniziativa e che organizzeranno incontri e presentazioni dei propri progetti ispirati a un’architettura più in connessione con ambiente e relazioni. Seguiranno poi una press conference la settimana prima del Fuori Salone e l’installazione del BalichWonderStudiopresso la Scuola Grande della Misericordia a Venezia nell’estate 2023.
Infine, a settembre, avrà luogo il SIF – Strategy Innovation Forum sempre nel capoluogo veneto che quest’anno sarà dedicato ai temi dell’Architettura.
Nei prossimi mesi, quindi, da una parte le università proporranno nei propri atenei una serie di workshop sui temi del Manifesto per capire quale direzione intraprendere per proseguire e ampliare il documento e promuovere una progettazione che diventi sempre più sostenibile; dall’altro lato gli studi che hanno aderito, e che si interfacceranno nel corso dell’anno col Comitato Scientifico del progetto per garantire la qualità dei contenuti, organizzeranno delle talk nei propri spazi per amplificare il messaggio e contribuire a una progettazione sempre più inclusiva.
L’intento è quello di espandere e diffondere sempre più il dibattito proposto dal Manifesto, riguardante una progettazione architettonica degli spazi più consapevole e connessa alla qualità delle relazioni, e che, iniziato a giugno con gli incontri presso Casa Platform durante la Design Week milanese, è ripreso ieri nello spazio Listone Giordano Arena di Via Santa Cecilia a Milano, con l’evento di Kick Off per proseguire poi nei mesi avvenire.
Non un luogo casuale quello scelto per il Kick Off event, bensì lo spazio che agli inizi del secolo scorso ha ospitato il ristorante La penna d’oca, conosciuta anche come “La taverna degli artisti”, in cui Marinetti ha organizzato la prima cena futurista e che ogni giovedì ospitava i dibattiti degli artisti del celebre movimento artistico. Un luogo adatto per lanciare un nuovo movimento di idee, aspirazioni e innovazione che possa radicare la sostenibilità nel costruire e nel progettare gli spazi urbani e abitativi.
Indice
La squadra del Il Manifesto dell’Abitare
Il comitato scientifico
Il Comitato Scientifico è composto da rappresentanti di organismi accademici e scientifici accreditati con riconosciuta competenza ed esperienza nel settore che garantisca una guida scientifica autorevole.
L’ advisory board
L’ Advisory Board è invece formato da opinion makers, rappresentanti di aziende sponsor, professionisti con competenze trasversali e complementari nel mondo dell’abitare che avranno il ruolo di ambassador del progetto.
Il Think Tank
Infine, il Think Tank rappresenta la community degli studi di architettura, design e ingegneria che hanno aderito al progetto e che si interfacceranno nel corso dell’anno col comitato scientifico per garantire la qualità dei contenuti.