Il gruppo Intesa Sanpaolo è fermamente convinto che richiamare l’attenzione sulle risorse artistiche del territorio possa essere uno stimolo, una garanzia circa la possibilità di una ripresa, di una grande fiducia nel rilancio della nostra società e anche per il rilancio dell’economia. Ad affermarlo è Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, durante la presentazione della mostra Il Rinascimento di Bergamo e Brescia presso Palazzo Marino.
Torna quest’anno, infatti la consueta mostra natalizia nella Sala Alessi del palazzo, dopo l’interruzione a causa della pandemia. Dal 2 dicembre al 22 gennaio sarà possibile visitare l’allestimento, dal titolo Il Rinascimento di Bergamo e Brescia, in cui saranno esposte opere di Lorenzo Lotto, Alessandro Bonvicino detto il Moretto, Giovan Girolamo Savoldo e Giovan Battista Moroni.
“È dal 2014 che il nostro gruppo affianca il Comune di Milano nell’organizzazione di questa iniziativa”, ha commentato Bazoli, “Per Intesa Sanpaolo, questa è l’occasione per riaffermare i principi del Progetto Cultura che affianca il nostro piano industriale in quelli che sono gli investimenti nel campo culturale; da questo punto di vista, direi che gli ambasciatori di questo piano sono quelle che noi abbiamo chiamato Gallerie d’Italia, e che sono divenute, grazie al successo delle mostre organizzate, musei tra i più importanti nel Paese.”
Le Gallerie d’Italia sono presenti in tutto il territorio nazionale; il primo museo è stato quello di Vicenza poi le Gallerie di Milano, con la loro grande importanza al centro della vita della città e che hanno compiuto i loro primi dieci anni di vita; e le Gallerie di Napoli che quest’anno verranno trasferite da Palazzo Zevallos al famoso Palazzo Piacentini di via Toledo. Infine ci sarà a Torino il quarto polo, in corso di allestimento, che contribuisce, ed il nuovo sindaco di Torino lo sta già riconoscendo, ad una riqualificazione del centro urbano di Torino perché riporterà Piazza San Carlo in una dimensione finora sconosciuta, in quanto sono stati scoperti degli spazi sotterranei della piazza che saranno destinati alla fotografia.
“Lo spirito che ha portato alla realizzazione della mostra a Palazzo Marino” ha aggiunto Bazoli, “fa riflettere sul significato particolare che assume quest’anno il riferimento alle province di Brescia e Bergamo, che tutti noi sappiamo essere stati i territori più colpiti dalla pandemia e quindi che più hanno sofferto.
Vorrei concludere partendo proprio dal titolo della mostra “Il rinascimento di Bergamo” che vuole rievocare il glorioso ‘500 lombardo ma che indirettamente vuole alludere al recuperare fiducia e rinascita in un periodo come questo. Noi siamo fermamente convinti che richiamare l’attenzione sulle risorse artistiche del territorio possa essere veramente uno stimolo, una garanzia circa la possibilità di una ripresa, di una grande fiducia nel rilancio della nostra società e, lo aggiungo qui come presidente emerito di Intesa Sanpaolo, anche per il rilancio dell’economia”.