Nel venticinquesimo anniversario delle Gallerie d’Italia di Vicenza, il primo museo della banca, Intesa Sanpaolo apre al pubblico dall’ 11 ottobre 2024 al 9 febbraio 2025 nella sede vicentina delle Gallerie d’Italia la mostra La caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos, a cura di Monica De Vincenti e Fernando Mazzocca. Il museo di Vicenza, insieme a quelli di Milano, Napoli e Torino, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.
L’esposizione è la prima dedicata a Francesco Bertos, uno degli artisti più singolari, ricercati e celebrati nella Serenissima della prima metà del Settecento. In mostra oltre 40 opere provenienti da importanti musei nazionali e internazionali come Palazzo Madama e Palazzo Reale di Torino, Ca’ Rezzonico e Museo Correr di Venezia, Museo Arqueologico Nacional di Madrid, Musée national des châteaux de Versailles et de Trianon di Versailles oltre che da collezioni private e dalla collezione di Intesa Sanpaolo. Nel percorso espositivo anche opere mai esposte provenienti dai depositi della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano.
Opera centrale della mostra è il capolavoro di Bertos Caduta degli angeli ribelli, spettacolare scultura in marmo di recente attribuzione all’autore, appartenente alla collezione Intesa Sanpaolo ed esposta alle Gallerie d’Italia di Vicenza in una sala dedicata pensata dal lighting designer Pietro Palladino, che con un originale e sofisticato sistema di illuminazione esalta il talento tecnico e artistico dello scultore e al contempo ne amplifica la narrazione. In uno spazio affiancato, il visitatore è condotto alla scoperta dell’opera con riproduzioni tattili (pensate per le persone con disabilità visiva), un emozionante video immersivo, un’intervista alla storica dell’arte Monica De Vincenti (anche in linguaggio LIS) e il racconto visivo della trasposizione in 3D della scultura, in modo da garantire la fruizione dell’opera a tutti i pubblici.
Il percorso espositivo tratteggia il contesto in cui l’artista si trovò ad operare, gli illustri committenti – di cui sono presenti alcuni ritratti – e le personalità più apprezzate dell’epoca che furono vicine all’artista e ne influenzarono la vita artistica, come il veneziano Giovanni Bonazza e il fiorentino Giovanni Battista Foggini, di cui sono presenti in mostra alcune sculture, e il fiammingo Giambologna, le cui composizioni – come il Ratto della Sabina – furono sempre d’ispirazione per le più originali sculture di Bertos. In mostra anche una selezione di dipinti – di autori quali Giovanni Antonio Fumiani, Andrea Commodi, Antonio Bellucci, Sebastiano Ricci, Giovanni Battista Pittoni, Giovanni Antonio Guardi e Giambattista Tiepolo – per ricreare l’universo figurativo in cui Bertos si mosse.
Nell’ambito della mostra è in programma un ricco palinsesto di attività #INSIDE con approfondimenti storico-artistici e incontri di musica, teatro, cinema e letteratura. Per i visitatori sono previsti itinerari tematici, visite guidate e family lab; per le scuole proseguono le iniziative didattiche con laboratori creativi.
“Nel venticinquesimo anniversario delle Gallerie d’Italia di Vicenza, che sono all’origine del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, abbiamo realizzato un percorso dedicato all’eccezionale scultura “Caduta degli angeli ribelli” di Bertos, capolavoro delle collezioni di proprietà della Banca ed esposto in via permanente a Palazzo Leoni Montanari” ha affermato Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo. “Grazie ai rigorosi approfondimenti dei curatori e alla presenza di preziosi prestiti, che attestano la credibilità del nostro impegno, la mostra permette la riscoperta del grande maestro veneto, offrendo alla città nuovi contributi di conoscenza e bellezza”.