La parola magica è concretezza. Perché tutto quello che facciamo ha delle conseguenze, sia che si tratti di scelte di investimento, sia che si tratti di azioni concrete della nostre vita quotidiana. E’ su questa traccia che si snoda il dialogo tra due soggetti differenti, ma con un obiettivo in comune: quello di rendere concreta la realizzazione i 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Onu attraverso le rispettive attività professionali. Da una parte Matthieu David, Head of the Italian branch di Candriam, società di asset management che ha messo al centro la sostenibilità a partire dal proprio nome che significa “Conviction AND Responsibility In Asset Management” e dall’altra Alessandro Armillotta, fondatore di AWorld, la prima app per misurare le azioni sostenibili, che ha avuto, cosa mai accaduta prima, il patrocinio da parte dell’Onu che l’ha scelta per supportare la campagna ActNow.
I due manager si sono incontrati per sottolineare ancora una volta l’importanza di un percorso verso la sostenibilità da parte delle aziende e dei cittadini, insieme alle istituzioni e la mondo della finanza. Un’importanza che viene rafforzata dal contesto attuale in cui la guerra in corso, dopo l’attacco della Russia all’Ucraina, ha posto nuove sfide sia sotto il profilo di quali investimenti considerare in linea con i propri valori e convinzioni sia per le dirompenti conseguenze sul mercato del gas e dell’energia. “La nostra app”, spiega Armillotta, “è studiata proprio per coinvolgere le persone ad avere comportamenti più sostenibili, per esempio misurando i consumi di acqua sotto la doccia, o quanta elettricità si utilizza durante una giornata. E lanciando sfide per migliorare le proprie abitudini, anche attraverso suggerimenti semplici, ma ispirazionali. Ed è collaborando con le aziende che si crea massa critica per avere dei risultati. L’ultima sfida, in partnership con le squadre di calcio del campionato di serie A, prevedeva che fossero piantati 100 alberi ogni goal segnato. Per raggiungere una missione precisa: piantare fino a 5.000 alberi e risparmiare 2250 tonnellate di CO2, l’equivalente delle emissioni di 250 persone per un anno”.
Oltre alle belle idee è importante poi riuscire a metterle e terra e a misurarne gli effetti. E qui entra in gioco l’annoso problema del computo dei dati, processo indispensabile per comprendere la vera efficacia delle proprie azioni. “E questo vale anche per le istituzioni finanziarie, con la loro capacità di muovere investimenti che spetta un ruolo fondamentale”, aggiunge Armillotta. “E’ vero” concorda David” per questo noi agiamo su più fronti, a partire dalla decisione di devolvere una parte degli utili dei fondo a impatto a singole iniziative sostenibili concrete. E poi sui dati cerchiamo di misurare le emissioni dei nostri portafogli e pubblichiamo, per i fondi sostenibili, quali sono gli SDGs che contribuiscono a raggiungere attraverso i loro investimenti. E infine altro aspetto importante, la coerenza. Quindi anche noi come società di asset management ci siamo posti obiettivi di sostenibità attraverso precisi target”.