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Rendicontazione ESG

ISSB: priorità al clima, un anno in più per integrare le altre informazioni ESG nei bilanci

L’ISSB (International Sustainability Standards Board) viene incontro alle aziende che dal prossimo anno dovranno affrontare la stesura della rendicontazione ESG secondo i nuovi standard, permettendo di concentrarsi per il primo anno solo sull’informativa relativa al clima. Questo significa che le società potranno iniziare a focalizzarsi sull’analisi dei rischi e delle opportunità legati al clima, seguendo gli standard che entreranno in vigore nel gennaio 2024, e integrare poi in un secondo momento gli altri aspetti della sostenibilità.

Questo annuncio, fa seguito a quello di dicembre in cui il board istituito dalla Fondazione IFRS aveva concesso un anno in più per la rendicontazione delle emissioni Scope 3, ossia quelle prodotte lungo tutta catena del valore di un’azienda e su cui non ha un controllo diretto, le emissioni dei fornitori e quelle riguardanti tutto il ciclo di vita del prodotto.

Secondo quanto dichiarato dall’ISSB, dopo una riunione la scorsa settimana su questo passaggio, sempre più investitori richiedono informazioni coerenti e complete sulla sostenibilità al fine di rendere il loro processo decisionale consapevole e coerente in materia di investimenti e tra tutte quelle legate al clima sono considerate le più urgenti.

“L’imminente introduzione degli standard dell’ISSB che stabiliscono la linea di base globale è accolta con favore dalle aziende che cercano urgentemente strumenti per soddisfare le esigenze informative dei loro investitori. Questa agevolazione transitoria garantisce alle aziende la possibilità di adottare un approccio graduale, concentrandosi inizialmente sulla qualità delle informazioni sul clima fornite” ha dichiarato Emmanuel Faber, presidente dell’ISSB.

Gli standard definitivi dell’ISSB saranno pubblicati verso la fine del secondo trimestre del 2023, secondo quanto ricordato da Faber, dopo il feedback del mercato che ne ha influenzato lo sviluppo. A maggio 2023, l’ISSB prevede inoltre di consultarsi sulle sue future priorità per la definizione degli standard e chiederà un riscontro su quattro progetti riguardanti biodiversità, capitale umano, diritti umani e integrazione nel reporting.

Quali sono gli sgravi concessi dall’ISSB

In una nota l’ISSB ha elencato tutti gli sgravi che ha deciso di concedere alle società nella rendicontazione sugli aspetti ESG per il primo anno. Le aziende quindi che decideranno di ricorrere agli standard prodotti dal board sulla sostenibilità dell’IFRS non saranno tenute a fornire informazioni sui rischi e le opportunità legati alla sostenibilità oltre alle informazioni sul clima, né dare altre informazioni annuali relative alla sostenibilità contemporaneamente ai relativi bilanci. Non dovranno divulgare dati riguardanti le emissioni di gas a effetto serra Scope 3 né utilizzare il Green House Gas Protocol per misurare le emissioni, se attualmente utilizzano un approccio diverso.

Inoltre, l’ISSB ha deciso che le società che presentano una relazione sui rischi e le opportunità legati al clima solo nel primo anno possono essere esonerate dal fornire informazioni comparative. Questo significa che nel secondo anno di rendicontazione potranno semplicemente fornire informazioni e dati sui rischi e le opportunità legati alla sostenibilità senza paragonarli agli anni precedenti.