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Fondi pensione

Cometa: con il voto nelle assemblee sosteniamo i diritti dei lavoratori

Cometa, il principale fondo pensione italiano di categoria, porta una piccola grande rivoluzione nel mondo degli investitori istituzionali. Il consiglio di amministrazione del fondo di previdenza dei lavoratori metalmeccanici, presieduto dall’economista Riccardo Realfonzo, ha infatti deciso che d’ora in poi parteciperà alle assemblee delle società di cui possiede pacchetti azionari ed esprimerà il suo voto sulle diverse delibere, che saranno valutate sulla base del rispetto dei diritti dei lavoratori e della sostenibilità ambientale. La novità non è di poco conto perché introduce un modo nuovo di relazionarsi tra lavoratori e imprese. In questo modo, infatti, i lavoratori potranno esprimere la propria opinione non solo nei tavoli di contrattazione usuali, ma facendo valere le proprie idee in quanto azionisti.

“Le nostre decisioni raccolgono una domanda forte che proviene dalla base dei lavoratori, con la quale abbiamo un intenso dialogo. I nostri aderenti hanno a cuore le tematiche della sostenibilità sociale ed ambientale” ha osservato Realfonzo, “e abbiamo deciso di utilizzare anche lo strumento del voto assembleare per sostenere quei valori”.

Valori non astratti. Uno dei criteri di valutazione sarà infatti la conformità delle proposte al Contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici. E, più in generale, le delibere verranno valutate sulla base degli importanti temi dei diritti dei dipendenti quali, tra gli altri, le pari opportunità, i diritti sindacali, la tutela della maternità e della paternità, l’integrazione dei lavoratori migranti.

Cometa, con un patrimonio di oltre 13 miliardi e più di 450 mila aderenti, con queste novità segna il passo per instaurare una nuova fase nel dialogo tra imprese e lavoratori. ESGnews ha intervistatosu questi temi Realfonzo, Presidente di Cometa, che ha spiegato la strategia sostenibile del Fondo.

Quali sono i principi che ispirano il percorso del fondo Cometa verso la sostenibilità e come cerca di raggiungere i propri obiettivi attraverso le scelte di investimento?

Cometa è un fondo pensione negoziale, un prodotto del contratto dei lavoratori metalmeccanici, nasce quindi come un diritto pattuito dai lavoratori con le imprese. La specificità è molto forte. I temi della sostenibilità sociale e ambientale, oltre che di trasparenza ed efficienza nella governance, sono particolarmente sentiti dai nostri aderenti perché sono vissuti da loro come qualcosa per cui hanno fatto battaglie e conquiste, e sulle quali vorrebbero ancora incidere in maniera positiva. Portando sempre più avanti, nel dialogo positivo con le imprese in quello che è il settore trainante dell’economia italiana, la frontiera dei diritti e delle garanzie sociali. Gli obiettivi che ispirano la nostra recente decisione riguardo le politiche di impegno e di voto del Fondo sono quindi strettamente legati alla protezione dei diritti dei lavoratori.

Conosciamo bene la domanda proveniente dalla base dei nostri associati. Tra l’altro, per meglio comprendere le loro esigenze abbiamo anche effettuato una ricerca insieme a Mefop finalizzata ad indagare la loro condizione reddituale e patrimoniale, l’attitudine verso il rischio, le aspettative pensionistiche. Nell’ambito della ricerca, abbiamo anche sondato quale fosse il livello di attenzione e di coinvolgimento sui temi extra finanziari, riscontrando un enorme interesse dei lavoratori a che il Fondo si occupi non solo di fare fruttare il loro risparmio, ma anche di indirizzarlo verso investimenti sostenibili.

La scelta del fondo Cometa di votare alle assemblee delle quotate europee di cui possiede azioni, in merito alle decisioni relative ai diritti dei lavoratori, segna un momento importante. Come siete arrivati a questa decisione?

Per noi si tratta di un passaggio fondamentale. Il fatto che Cometa non avesse utilizzato lo strumento del voto per affermare i principi sentiti dalla propria base lasciava senza risposta alcune esigenze. Non vogliamo inseguire principi astratti, bensì cerchiamo applicazione nelle decisioni delle società di cui possediamo pacchetti azionari dei principi guida che caratterizzano il modello sociale e di welfare pattuito tra imprese e lavoratori con il contratto di categoria. Riteniamo che il modello sociale che emerge dal contratto dei metalmeccanici sia avanzato nel panorama italiano e giudicheremo le proposte assembleari, votando pro o contro, sulla base del rispetto di quei valori e di quei principi. Siamo consapevoli che questo approccio è assolutamente inedito: utilizzare il modello di welfare contrattuale e i diritti stabiliti dal contratto di lavoro del settore come bussola per la politica di impegno e di voto del Fondo. In concreto parliamo di pari opportunità, ma anche di integrazione dei lavoratori migranti, di diritti sindacali, della tutela della maternità e della paternità, della sicurezza, della riqualificazione e aggiornamento professionale dei lavoratori, dei diritti dei lavoratori minorenni. Quest’ultimo è un aspetto che non riguarda il contesto italiano, ma a livello internazionale è un problema ancora diffuso.

Quali saranno i temi principali oggetto delle votazioni?

Abbiamo iniziato da poco, ma abbiamo già votato alle assemblee di Intesa San Paolo, ENEL Spa, Poste Italiane, Diasorin, Recordati e NEXI. Ci siamo subito resi conto che, per operare nel modo più serio, è necessario fare un attento lavoro istruttorio esaminando il ricco materiale assembleare. Questo lavoro preparatorio verrà fatto dal fondo insieme a un advisor, per la ricerca del quale abbiamo avviato una selezione. Si tratta di una figura differente rispetto al nostro consulente per gli investimenti sostenibili, che già ci aiuta nelle scelte di portafoglio ESG. Il compito dell’advisor sarà proprio esaminare nel dettaglio i documenti delle diverse assemblee per individuare i punti all’ordine del giorno rilevanti per noi, sui quali votare e/o esprimere una dichiarazione di voto. Per il momento, non avendo ancora a disposizione l’advisor, abbiamo iniziato focalizzandoci sul tema delle pari opportunità. Abbiamo approvato proposte per aumentare la presenza femminile nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali. In futuro, già dai prossimi mesi, interverremo su tutti gli aspetti sensibili, dalla sicurezza sul lavoro alla sostenibilità ambientale.

Che metodo vi siete dati? Vi limiterete al voto nel vostro impegno verso le società?

Attraverso l’adozione di due delibere generali ed una delibera attuativa, il cda si è dato un metodo di lavoro rigoroso. In primo luogo, il cda si è impegnato a partecipare a tutte le assemblee in cui si trattano i temi sensibili in materia di diritti dei lavoratori, ambiente e governance. Una volta istruita l’analisi dell’ordine del giorno e del punto specifico oggetto di voto, in caso di parere positivo il Presidente del Fondo o il soggetto delegato voterà direttamente in Assemblea. In caso di parere negativo, scriveremo formalmente per motivare la nostra posizione avversa; qualora la posizione aziendale persistesse sulla linea da noi giudicata negativamente, voteremo negativamente in Assemblea. Nel caso che le cose non cambino arriveremo a disinvestire. Come vede, si tratta di una procedura di escalation che abbiamo definito nel dettaglio. La sostanza è che vogliamo fare fino in fondo la nostra parte per spingere verso la sostenibilità sociale, ambientale e di governance, come ci chiedono i lavoratori. E non vogliamo avere in portafoglio titoli di aziende che non rispettano i diritti.

Avete già incontrato aziende che non rispondono adeguatamente alle esigenze dei lavoratori e su cui c’è spazio di miglioramento?

Non abbiamo ancora una conoscenza approfondita dei singoli casi. Abbiamo votato l’ultimo documento attuativo proprio a giugno e la nostra partecipazione è stata per il momento limitata all’aspetto delle pari opportunità. Prossimamente avvieremo un’analisi approfondita con l’advisor.

Avete dei canali per comunicare con i vostri aderenti?

Abbiamo costruito negli ultimi anni uno strumento di comunicazione periodica con gli aderenti, Cometa News, che ci permette di informarli su tutto quello che il Fondo fa. Una sorta di newsletter inviata ogni due mesi ai 450.000 aderenti. Prima disponevamo solo della comunicazione annuale prevista dalla legge, in questo modo abbiamo accorciato le distanze con i sottoscrittori del Fondo.

In qualità di fondo negoziale, inoltre, abbiamo un rapporto molto stretto con i delegati delle aziende. La politica di impegno e di voto è anche il frutto del confronto con i delegati del Fondo e non esclusivamente di decisioni del Consiglio di amministrazione. Intendiamo anche studiare nuove forme di comunicazione tramite i social con l’obiettivo di raggiungere anche i non aderenti ed aumentare ancora le adesioni al Fondo. D’altra parte, sappiamo bene che i rendimenti del Fondo nel lungo andare battono costantemente il TFR e garantiscono pensioni più soddisfacenti. Ora, con la politica di voto, c’è un motivo in più per aderire a Cometa.

Crede che Cometa, in quanto maggiore fondo pensione negoziale italiano, riuscirà a fare da apripista coinvolgendo altri fondi per svolgere un’azione concreta rispetto ai temi della sostenibilità?

Ce lo auguriamo. In ogni caso andremo avanti per la nostra strada, anche su altri fronti. Nella gara che abbiamo appena chiuso per l’affidamento in gestione dei tre principali comparti del Fondo, per un valore complessivo di 11 miliardi di euro, abbiamo selezionato i gestori attribuendo una parte rilevante dei punteggi sulla base della loro politica ESG e della loro capacità di attuare le indicazioni sempre più sfidanti del Fondo in tema di qualità ESG del portafoglio. Inoltre, solo lo scorso mese abbiamo aderito e promosso 9 cordate internazionali di investitori su questi temi. Tra queste, una iniziativa dell’ONU che mira a istituire un comitato intergovernativo per limitare l’uso della plastica, una iniziativa promossa dalla Farm Animal Investment Risk & Return contro la deforestazione del Cerrado, una iniziativa del Ceres Investor Network per promuovere la transizione giusta e sostenibile per le persone e il pianeta, e alcune iniziative sul benessere psicologico dei lavoratori.