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ESG, BNP Paribas AM rafforza la gamma di fondi indicizzati responsabili

BNP Paribas Asset Management rafforza la sua gamma di fondi indicizzati responsabili BNP Paribas Easy, con l’aggiornamento di 18 dei suoi ETF agli indici ESG e ai benchmark allineati all’Accordo di Parigi (PAB). Grazie a questo aggiornamento, l’83% della gamma di fondi indicizzati di BNP Paribas AM, che rappresentano più di 16 miliardi di euro, sono ora classificati come prodotti che promuovono caratteristiche ESG e in linea con gli articoli 8 e 9 della normativa SFDR, cioè che promuovono requisiti ambientali o sociali e che hanno come obiettivo l’investimento sostenibile.

Dalla metà del 2017, tutti i lanci dei nostri ETF si sono focalizzati su indici sostenibili con l’obiettivo di avere una gamma prevalentemente responsabile“, ha commentato Isabelle Bourcier, Head of Quantitative & Index Management di BNP Paribas AM. “La nostra offerta in prodotti indicizzati ESG – aggiunge – copre ormai tutti i mercati azionari e obbligazionari, una serie di aree geografiche e molteplici investimenti tematici, consentendoci di offrire nuove soluzioni agli investitori impegnati in un approccio socialmente sostenibile e responsabile”.

Oltre ai criteri SRI già applicati, gli ETF che replicano la gamma MSCI SRI S Series 5% Capped adottano le caratteristiche PAB, il cui obiettivo è specificamente quello di ridurre l’intensità di carbonio dell’indice di almeno il 50% rispetto all’universo d’investimento iniziale nel primo anno e di conseguire un obiettivo di decarbonizzazione di almeno il 7% annuo negli anni successivi, in linea con la traiettoria dell’Accordo di Parigi. Nel range di indici di BNP Paribas AM sono presenti sette comparti che hanno subito questa evoluzione, che ora beneficiano di una classificazione ai sensi dell’articolo 9 della SFDR.

Le esposizioni indicizzate che replicano la gamma MSCI ex CW (Controversial Weapons) adottano ora gli indici MSCI ESG Filtered Min TE (che escludono le compagnie degli indici principali che non hanno determinati punteggi di sostenibilità). I criteri ESG si integrano con una selezione di emittenti con migliori punteggi di sostenibilità nell’ambito del loro universo d’investimento pertinente e con l’esclusione di alcuni settori controversi (tra cui tabacco, carbone e armi controverse…), minimizzando il tracking error. Vengono coinvolti cinque comparti che beneficiano di una classificazione ai sensi dell’Articolo 8 della SFDR. Anche gli ETF che replicano gli indici Smart Beta adottano criteri ESG, selezionando emittenti con migliori punteggi di sostenibilità all’interno del loro universo d’investimento ed escludendo alcuni settori controversi. Vengono coinvolti sei comparti che beneficiano di una classificazione ai sensi dell’Articolo 8 della SFDR.

Insieme a queste modifiche dell’indice, gli ETF BNP Paribas Easy ECPI Global ESG Blue Economy e BNP Paribas Easy ECPI Circular Economy Leaders hanno visto la loro classificazione SFDR evolvere dall’articolo 8 all’articolo 9, per meglio riflettere i loro obiettivi all’interno di un investimento responsabile.