ConsulenTia 2022 – il più grande appuntamento dei consulenti finanziari, la rassegna annuale organizzata da Anasf (Associazione Nazionale Consulenti Finanziari) dedicata ai professionisti della consulenza finanziaria, è tornata in presenza a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica.
Si tratta di un evento molto importante tanto per i consulenti finanziari quanto per il mondo del risparmio gestito, che si trovano attualmente ad affrontare un contesto di mercato assai complesso, anche se la raccolta degli ultimi mesi è cresciuta.
La prima tappa di ConsulenTia 2022 ha visto i consulenti finanziari assistere all’intervento di Beatrice Venezi, Direttore d’Orchestra, e Paolo Taticchi, Docente di Strategia aziendale e Sostenibilità, University College London. E, in effetti, la musica è il concetto alla base di questa edizione di ConsulenTia: “Si tratta di sottolineare non solo il legame con l’Auditorium Parco della Musica – spiega Germana Martano, direttore di Anasf – ma anche sottolineare l’importanza del lavoro comune e quindi del lavoro del team per i consulenti finanziari”.
Nello specifico, come messo evidenziato da Beatrice Venezi, i principali punti che accomunano il mondo della musica classica e quello della consulenza finanziaria sono: il lavoro di gruppo, che è fortemente connesso al principio della leadership partecipativa; la formazione e l’educazione; il tendere sempre all’eccellenza e a migliorare le performances.
A proposito dei fattori che accomunano musica classica e finanza, il Presidente di Anasf Luigi Conte ha sottolineato che “il lavoro in entrambi gli ambiti viene vissuto come un grande spartito che serve a determinare le scelte degli interlocutori, ovvero dei clienti nel caso dei consulenti finanziari”.
Durante l’evento verrà riproposto anche l’accordo di Anasf con Confesercenti, siglato nel luglio 2021, volto a mettere in contatto il mondo della consulenza finanziaria con quello delle micro, piccole e medie imprese del turismo e dei servizi. Un altro tema al centro di ConsulenTia 2022 è il rapporto tra consulenza finanziaria e mondo virtuale, che assumerà sempre più importanza nei prossimi anni.
In questa edizione Anasf dedica particolare attenzione anche alle società assicurative, che si mostrano sempre più interessate ai consulenti finanziari. “Si tratta di un interesse reciproco – continua Martano – In particolare apprezziamo che il mondo assicurativo stia sviluppando un approccio più Mifid compliant nelle informazioni ai clienti. C’è bisogno di un sistema informativo più trasparente da parte del mondo assicurativo”.
“Ci sono sempre state società prodotto del ramo vita che hanno interloquito con i consulenti finanziari”, ricorda Martano. “Oggi riscontriamo maggiore interesse al dialogo e partecipazione alle nostre manifestazioni, e ciò vuol dire che hanno meglio compreso che per arrivare al risparmiatore finale è necessario fornire tutte le informazioni corrette a partire dal consulente finanziario. In questo la Mifid ci ha insegnato che nonostante la fatica, nonostante i costi, ora il livello di trasparenza verso gli investitori è più alto”.
In un’intervista dei giorni scorsi al Corriere della Sera, Conte ha così commentato l’evento: “Dopo quasi due anni di eventi digital, ritorniamo finalmente a guardarci negli occhi, per discutere di occupazione giovanile, di sostenibilità ma anche del Pnrr. Tre temi su cui ci confronteremo cercando di costruire un ponte tra cittadini ed economia reale, intesa nella sua accezione più ampia”.
“L’Italia – prosegue Conte – è un Paese ricco di cultura e di risorse, ed è paradossale che sia relegato in un angolo. Ognuno di noi deve fare la sua parte, compresa la politica, che dovrà porre in essere le azioni necessarie per far sì che questo Paese si rinnovi, si innovi e torni a essere competitivo. Puntiamo a obiettivi concreti e speriamo che questi tre giorni possano rappresentare un volano per portare a compimento questi stessi obiettivi nei prossimi mesi”.
Il presidente si è poi pronunciato sul ruolo centrale del consulente finanziario nel comprendere le esigenze e i bisogni delle famiglie: “È un nostro elemento distintivo e rappresenta una ricchezza per il Paese, in quanto possiamo portare la voce dei più nelle sedi in cui altrimenti non arriverebbe”.
In merito alla pandemia e alla guerra, Conte afferma che “negli ultimi anni abbiamo dovuto confrontarci con un vento nuovo, imponderabile e indefinibile, come quello del Covid”. Dalla pandemia, spiega il Presidente, la digitalizzazione dei servizi si è mostrata in tutta la sua importanza all’interno del processo consulenziale, “permettendoci di liberare tempo per tessere relazioni con i risparmiatori ancora più solide e irrobustire così anche il patto di fiducia instaurato, aggiungendo valore all’attività svolta dalla categoria”.
“E ora la crisi geo-politica, un evento con cui ci siamo già confrontati in passato e che abbiamo affrontato con un approccio razionale, disciplinato, che ci consente di presidiare le dinamiche attuali con prudenza, senza farsi prendere dal panico”. “In questi ultimi due anni – prosegue Conte- l’approccio del cliente assistito dal consulente finanziario è stato molto diverso da quello fai da te, e i numeri lo dimostrano, dato che la giacenza sui conti correnti dei primi è molto inferiore rispetto a quella del risparmiatore self made”.
Di Covid-19 e conflitto russo-ucraino ha discusso anche Paolo Taticchi, che ha parlato di “fattori esterni al mercato che si sono imposti nel mondo delle imprese”. Questi fattori, come evidenziato da Taticchi, hanno avuto tre conseguenze principali: l’affermazione di un tipo di lavoro più “agile”, senza che oggi sia più possibile concepire un piano strategico degli anni a venire; la diffusione di un’idea di globalizzazione diversa, in cui il mondo è si globale ma “organizzato per regioni”; infine, la sostenibilità sembra stia diventando ancora più importante, ad esempio rispetto all’indipendenza energetica cui i Paesi occidentali anelano in seguito allo scoppio della guerra.
Proprio a proposito di sostenibilità, Taticchi ha voluto ribadire un concetto: “la crisi va trattata come tale, appartiene ai ragionamenti di breve termine. Non avrà impatti nel lungo termine e il tema della transizione ecologica continuerà ad affermarsi”.
Oggi, d’altronde, anche le aziende non possono più prescindere dall’integrazione dei criteri ESG, come spiega chiaramente Paolo Taticchi, anche perché tutti ormai “sono consapevoli del fatto che un eventuale tsunami reputazionale derivante da problemi di sostenibilità crea sempre dei problemi anche di tipo finanziario. Oggi il 40% della reputazione aziendale è legato alla performance ESG”.
“Per gli asset manager – conclude Taticchi – è fondamentale individuare le aziende che davvero sono sostenibili e non si professano semplicemente come tali senza azioni concrete. La trasparenza è il fattore chiave a cui guardare sempre. Per avere un approccio più vincente, per i consulenti è utile ricorrere alla partenership sostenibile, perché i problemi ESG sono molto complessi e, in più, la qualità dei dati ESG non è alta. Questo comporta eventuali partnership anche con attori che non appartengono per forza al mondo finanziario”.