Risultati ESG

Terna, nel 2022 utile a 857 mln (+8,5%) e crescita degli investimenti per la transizione

Risultati e investimenti in crescita nel 2022 per Terna. Il gestore della rete elettrica italiana ha registrato negli scorsi 12 mesi ricavi per 2.964,5 milioni (+13,8% rispetto al 2021) accompagnati da un incremento dell’EBITDA a 2059,2 milioni (+11,0%) e dell’utile netto a 857,0 milioni (+8,6%). Risultati che hanno permesso al gruppo un aumento del dividendo 2022 a 31,44 centesimi di euro per azione, +8% rispetto al 2021, in linea. Positive anche le previsioni per il prossimo anno, grazie un miglioramento dell’efficienza, per il 2023 è previsto un EBITDA pari a 2,12 miliardi di euro.

“In uno scenario particolarmente complesso, Terna ha saputo conseguire risultati di eccellenza, accelerando, per il decimo trimestre consecutivo, il passo degli investimenti a beneficio del sistema elettrico e dell’Italia”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

La guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica internazionale hanno reso ineludibile per l’Italia un crescente impegno a ridurre il più possibile la dipendenza dalle fonti fossili e ad aumentare la sicurezza energetica nazionale, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dall’Unione Europea. Nel 2022, Terna ha ottenuto le autorizzazioni per realizzare 29 interventi di sviluppo della rete di trasmissione nazionale per un valore che supera i 2,5 miliardi di euro: più che raddoppiato il dato record del 2021 e quasi decuplicato il valore del 2020. Nel complesso, nel corso del 2022 Terna ha dispiegato investimenti per complessivi 1.756,8 milioni di euro, in crescita del 15,5%.

“Nel corso del 2022 abbiamo rafforzato il ruolo di Terna quale vero e proprio regista della transizione energetica, abilitando sempre più lo sviluppo e la diffusione delle fonti rinnovabili. Abbiamo conseguito significativi avanzamenti per le opere più rilevanti del nostro piano quali il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link e abbiamo gettato le basi per rendere l’Italia hub energetico del Mediterraneo con l’avvio del procedimento autorizzativo del collegamento Tunisia-Italia che ha ricevuto un importante finanziamento dall’Unione Europa: è la prima volta che i fondi comunitari vengono assegnati a un’infrastruttura sviluppata da uno Stato membro e da uno Stato non appartenente all’Unione Europea”, ha aggiunto Donnarumma.

Investimenti per la transizione energetica

Nel corso del 2022, Terna ha proseguito nello sviluppo della rete nazionale con l’avanzamento di tutti i principali progetti di investimento a supporto della transizione energetica. Grazie agli investimenti nei principali progetti già citati, durante l’anno sono entrati in esercizio 192 km di linee e 5 nuove stazioni della rete di trasmissione nazionale (RTN).

Lo scorso 8 dicembre 2022 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento autorizzativo per la nuova interconnessione elettrica di Terna tra l’Italia e la Tunisia, il ponte energetico sottomarino da 600 MW in corrente continua che collegherà Europa e Africa. Per il progetto è previsto un investimento di circa 850 milioni di euro. Di questi, 307 milioni saranno finanziati mediante Connecting Europe Facility (“CEF”), il fondo dell’Unione Europea destinato allo sviluppo di progetti chiave che mirano al potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. Si tratta di una decisione storica. Per la prima volta, infatti, i fondi comunitari CEF sono stati assegnati a un’opera infrastrutturale sviluppata da uno Stato Membro e da uno Stato Terzo.

Emissioni di green bond

Per quanto concerne le emissioni obbligazionarie, il 2 febbraio 2022, Terna ha lanciato la sua prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida non convertibile green, pari a un miliardo di euro, positivamente accolta dal mercato.

Terna ha sottoscritto, rispettivamente in data 3 agosto, 22 settembre e 11 ottobre 2022, quattro Credit Facility Agreement ESG-linked per un ammontare complessivo di 600 milioni di euro e una durata di tre anni. Il tasso delle Credit Facility Agreement ESG-linked è legato all’andamento della performance di Terna relativamente a specifici indicatori ambientali, sociali e di governance (“ESG”). Le linee sottoscritte consentono a Terna di poter contare su una liquidità adeguata alla propria solidità finanziaria e confermano il forte impegno nell’introduzione di un modello finalizzato a consolidare sempre di più la sostenibilità come leva strategica per la creazione di valore per tutti i suoi stakeholder.

I green bond senior emessi da Terna al 31 dicembre 2022 sono pari a 2,6 miliardi di euro, in aggiunta all’emissione green subordinata perpetua, emessa a febbraio 2022 su base standalone, per un importo di 1 miliardo di euro. I proventi netti delle emissioni vengono utilizzati per finanziare gli eligible green projects della società, individuati sulla base dei Green Bond Framework di Terna, redatti in conformità ai “Green Bond Principles” (GBP) elaborati dall’International Capital Market Association (ICMA) e alla Tassonomia dell’Unione Europea.