L’italiana A2A al top per sostenibilità europea. La società guidata da Renato Mazzoncini si è classificata al primo posto, insieme all’inglese Pennon group, con rating AA+ tra le Multiutility europee nella nuova classifica sul settore dei servizi della distribuzione dell’energia del gas e dell’acqua, nonché della produzione di energia stilata dalla società di rating Standard Ethics. Nella Categoria Utility, invece, il massimo del punteggio AA+ è stato raggiunto solo dalla finlandese Fortum group. Ben posizionate Enel e Snam con un rating AA pieno.
L’ aumento del budget della Commissione europea per il 2023 per il Just Transition Fund, destinato ad assistere gli sforzi in corso della transizione energetica, sta incentivando le utility e multiutility del continente a rafforzare i piani industriali in questa direzione e a integrare nei propri programmi l’impegno per garantire il raggiungimento delle emissioni zero entro il decennio. Standard Ethics, che gestisce due indici europei settoriali in merito (quello appunto delle “utility” e quello delle “multiutility”) ha rilevato un aumento del livello di sostenibilità in questi settori.
Tra le società che hanno mostrato un miglioramento del proprio rating ESG assegnato dall’agenzia londinese (Corporate SER), e che hanno dunque contribuito al miglioramento complessivo dell’indice, vi sono anche le italiane A2A, Snam ed Acea, che ha un outlook positivo. La prima è ora tra le aziende del settore più sostenibili in Europa e ha ottenuto una valutazione pari a “EE+” quindi di sostenibilità molto forte; la seconda ha migliorato il proprio Corporate SER che è passato a EE dal precedente EE-, mentre l’ultima, Acea, ha registrato un innalzamento dell’outlook da “Stabile” a “Positivo”.
Nel complesso le società monitorate e che sono incluse negli indici settoriali sono 45 di cui 15 multi-utility e 30 utility. Ad oggi, l’utility europea con lo Standard Ethics Rating (SER) più alto è la società energetica finlandese Fortum, con un Corporate SER pari a EE+, livello che è stato raggiunto di recente anche dalle multi-utilities A2A e da Pennon Group.
Gli ultimi dati di Standard Ethics evidenziano che, a livello globale, il 61% del settore delle utility ha un Sustainable Grade, con Spagna, Italia e Francia che presentano il maggior numero di utility quotate in Europa. Le italiane presenti nel SE European Utilities Index sono cinque. Tra queste, le aziende con il rating più alto, pari a “EE” che evidenzia un livello di sostenibilità “forte”, sono Enel e Snam. Segue Terna con una valutazione di “EE-” che presenta dunque un livello di sostenibilità “adeguato” e un outlook positivo e in coda vi sono ERG e Italgas che non risultano invece pienamente sostenibili e allineate alle indicazioni e agli standard internazionali secondo Standard Ethics.
I rating di Standard Ethics misurano infatti il livello di sostenibilità di un’azienda o di una nazione attraverso l’allineamento con le strategie e le indicazioni internazionali definite dall’UE, dall’ONU e dall’OCSE. Le valutazioni variano su una scala di nove gradi, in cui il punteggio più alto è EEE mentre il più basso è F.