Retelit, operatore italiano di telecomunicazioni B2B only, ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125, che attesta l’impegno del gruppo nel supportare l’empowerment femminile all’interno dei percorsi di crescita aziendale e nel combattere stereotipi e discriminazioni, lavorando per orientare la cultura interna in modo sempre più inclusivo e rispettoso.
La prassi UNI è lo standard nazionale in materia di parità di genere e inclusività, nonché applicazione della missione n°5 del PNRR (Inclusione e Coesione) e del quinto obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030. La certificazione, che ha una validità di tre anni ed è oggetto di monitoraggio annuale, è stata realizzata attraverso un audit sulla base di sei indicatori – cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità retributiva di genere e tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Il riconoscimento di questo standard attesta le iniziative e i percorsi di crescita del gruppo per l’inclusività e la parità di genere, in primis riduzione del gender pay gap e valorizzazione dei percorsi di crescita al femminile.
Nel 2022, circa il 40% delle donne nel gruppo ha ottenuto una promozione e la percentuale di donne coinvolte attivamente in un piano di Management By Objective (MBO) è di circa il 50%, in linea con la medesima percentuale maschile. Inoltre, a parità di mansione, il pay gap di genere è risultato inferiore rispetto all’indicatore di riferimento.
Per ottenere la certificazione UNI/PdR 125 sono state valutate anche iniziative specifiche su cui Retelit lavora per rafforzare la parità di genere attraverso il contrasto alle discriminazioni, la tutela della genitorialità e la stabilità occupazionale. Le principali azioni che Retelit ha messo in campo includono l’elaborazione e la diffusione della D&I policy, la pubblicazione del bilancio di sostenibilità, la promozione di survey interni sulle tematiche D&I e well-being, e la creazione di un progetto specifico, Everyone Culture, che dà la possibilità alle persone di formarsi e informarsi sulle tematiche di D&I e di esprimere opinioni e suggerimenti per un’organizzazione più inclusiva. L’impresa ha creato percorsi formativi ad hoc per accrescere le competenze e sviluppare le soft skills, ed ha sottoscritto il Manifesto delle Parole non O_stili per promuovere l’uso di un linguaggio inclusivo senza stereotipi. Infine, Retelit ha avviato percorsi per una migliore gestione del rientro dalla maternità o paternità, con servizi e policy dedicate.
A confermare l’impegno della società anche il progetto di volontariato aziendale grazie al quale i dipendenti sono coinvolti in attività tra cui Informatici senza frontiere, attraverso cui si trasferiscono competenze digitali a chi ne ha bisogno, con lo scopo di fornire strumenti di inclusione nel mondo del lavoro. Un’altra iniziativa sociale è Tandem linguistici, in collaborazione con Sistech, con percorsi di formazione linguistica e digitale per preparare le donne rifugiate politiche a colloqui di lavoro in ambito STEM. Infine, Retelit orgnizza eventi di divulgazione, insieme ad Agedo, per discutere, dialogare, sensibilizzare e promuovere una maggiore cultura inclusiva legate a tematiche LGBTQ+.
“Siamo convinti che la sostenibilità sia un fattore distintivo, non solo per crescere come azienda ma anche per promuovere i valori in cui crediamo, impegnandoci per eliminare le disparità di genere nel mondo del lavoro”, ha commentato Roberta Neri, presidente del gruppo Retelit, “Solo sostenendo l’evoluzione della cultura della meritocrazia e della sostenibilità, possiamo accelerare la crescita e il benessere di tutti gli individui ma soprattutto dell’economia e della società nella sua totalità”.