Un piano di investimenti da 5,1 miliardi di euro per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica e aumentare ulteriormente la resilienza di reti e impianti: in aumento del 46% rispetto al quinquennio precedente. Una creazione di valore che punta alla meta di 1,7 miliardi di euro di MOL con una crescita dell’utile del 30% al 2028. E ancora ritorno sul capitale investito netto al 9,5%, dividendo in crescita del 21% (fino a 17 centesimi per azione) con un rendimento medio annuo di circa il 5% e ritorno totale medio annuo per gli azionisti (TSR) all’11%. Sono questi i numeri del nuovo Piano Industriale Hera al 2028 che integra la sostenibilità promettendo di abilitare lo sviluppo sostenibile di tutto l’ecosistema territoriale con una costante crescita del MOL a valore condiviso, pari a oltre 1,1 miliardi di euro nel 2028, ovvero il 66% del MOL complessivo. Un piano che si siede su risultati preconsuntivi 2024 ancora in aumento mantenendo stabile la leva finanziaria e che riflettono una solida crescita organica.
“Per il 2024 prevediamo di chiudere con un margine operativo lordo superiore a 1,55 miliardi di euro, un risultato sostenuto da tutti i business in portafoglio e in particolare dalle attività strutturali, ancora più significativo se confrontato con il già eccezionale 2023, caratterizzato da alcune opportunità non ricorrenti di reddito soprattutto nella filiera energy” ha dichiarato Orazio Iacono, Amministratore Delegato del gruppo Hera, “Questa performance ha permesso sia di finanziare un aumento degli investimenti sia di migliorare ulteriormente la solidità finanziaria con un rapporto debito netto/MOL inferiore a 2,6x, stabile rispetto all’anno precedente. Una buona performance perfettamente in linea con il nuovo Piano industriale, che prevede 5,1 miliardi di investimenti lordi, di cui circa 3 miliardi indirizzati alla transizione green dei territori serviti. L’importante impegno finanziario richiesto in arco piano per sostenere il piano investimenti a beneficio dello sviluppo industriale sarà comunque finanziato da una forte generazione di cassa, che consentirà anche di mantenere al 2028 la leva finanziaria al di sotto della soglia prudenziale del 3x, riconfermando la solidità finanziaria e creando ulteriore flessibilità per poter cogliere future nuove opportunità”.
Obiettivi ESG del Piano industriale di Hera al 2028
Il gruppo Hera ha previsto a Piano iniziative con adeguate profittabilità e coerenti con l’equilibrio economico finanziario, che garantiscono la in parallelo di amplificare la creazione di valore sostenibile. Mantenendo il focus su decarbonizzazione, economia circolare, resilienza e innovazione, si prevede un’importante evoluzione del margine operativo lordo a valore condiviso, che nel 2028 supererà 1,1 miliardi di euro rispetto ai 776 milioni del 2023, raggiungendo il 66% del totale del MOL di gruppo, in linea con il target del 70% al 2030. Nel quinquennio 2024-2028 il MOL a valore condiviso incrementerà del 45%, “a testimonianza del peso crescente delle iniziative che, oltre a generare margini per l’azienda, sono in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU” si legge in una nota di Hera.
Nel percorso verso una “transizione giusta”, costellato da iniziative volte alla prosperità delle comunità di riferimento e con una forte attenzione all’equità sociale, la multiutility continuerà a generare ricadute positive per tutti i propri stakeholder del territorio con un valore economico distribuito nei 5 anni di Piano stimato pari a 10,8 miliardi e investimenti dedicati alla transizione green per circa 3 miliardi di euro.
Continuano gli interventi finalizzati, da un lato, a incrementare la resilienza degli asset e dei processi della multiutility ai fenomeni esogeni sempre più frequenti e intensi e, dall’altro lato, a contribuire alla neutralità carbonica e alla transizione energetica. Relativamente all’impegno per favorire la decarbonizzazione, in linea con gli obiettivi di riduzione del 37% delle emissioni al 2030 (rispetto al 2019) validati dal prestigioso network internazionale Science Based Targets initiative (SBTi), il gruppo Hera nel proprio Piano di transizione climatica si è prefisso di raggiungere emissioni net zero al 2050.
Con riferimento alla rigenerazione delle risorse, il gruppo Hera conferma l’adozione di modelli di business circolari, con gli obiettivi di aumentare le acque reflue recuperabili (per arrivare al 14,4% del totale nel 2028), ridurre i consumi idrici interni (-24% nel 2028) e incrementare le plastiche riciclate del 165% (nel 2028 rispetto al 2017, superando così il precedente target al 2030 di +150%). Relativamente alla raccolta differenziata, si prevede di incrementarne qualità e quantità passando dal 72,2% del 2023 al 77,7% nel 2028.
Infine, anche nel nuovo documento strategico riveste un ruolo essenziale l’applicazione delle tecnologie e delle innovazioni alle attività industriali del gruppo: la creazione di nuovi modelli di business e l’introduzione di soluzioni all’avanguardia consentiranno, infatti, di ottenere un vantaggio competitivo e indirizzare un miglioramento continuo di efficienza e qualità nei settori di riferimento.