Consob DNF | ESG News

Rendicontazione ESG

Consob, sempre 151 le quotate che redigono DNF, ma aumenta cultura ESG

È rimasto invariato, e pari a 151, il numero di società con azioni ordinarie quotate sul principale mercato azionario italiano che hanno pubblicato la dichiarazione non finanziaria (DNF) nel corso del 2021, comprese due che lo hanno redatto su base volontaria. Le 151 sono rappresentative del 69% del listino e del 97% circa della capitalizzazione di mercato a fine 2020. Ma aumentano consapevolezza, competenza e coinvolgimento ESG indice di un processo di trasformazione culturale. È quanto emerge dal Rapporto annuale sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane della Consob. Questo esamina, per il quarto anno consecutivo, l’evoluzione delle modalità attraverso cui le società italiane quotate redigono la DNF. L’analisi riguarda, tra le altre cose, i comportamenti che possono segnalare progressi nel processo di trasformazione culturale legato alla considerazione dei fattori ESG (Environmental, Social and Governance) nella definizione di modelli di business, strategie aziendali e modelli di corporate governance.

Com’è strutturato il rapporto

Nella prima parte del rapporto la Consob ha analizzato i documenti di sostenibilità pubblicati dalle società, concentrandosi sulle informazioni riguardanti l’analisi di materialità e i piani strategici presentati agli investitori. Sono inoltre stati esaminati alcuni effetti dei risvolti economico-sociali conseguenti all’emergenza pandemica da Covid-19 sull’analisi di materialità effettuata dalle società nel corso del 2020. La seconda parte del documento si concentra invece sul coinvolgimento degli organi di amministrazione nelle tematiche di sostenibilità e sulle competenze in materia di sostenibilità degli amministratori delle imprese medio-grandi. Infine, la terza parte approfondisce l’integrazione dei fattori ESG nelle politiche di remunerazione degli amministratori delegati.

Il processo di trasformazione culturale

Secondo la Consob l’adempimento degli obblighi di rendicontazione non finanziaria può innescare un processo di trasformazione culturale degli aspetti riguardanti la sfera decisionale aziendale che integri la sostenibilità, riconducibile a tre fasi. La prima è la “consapevolezza”, la seconda la “capacità” e la terza il “coinvolgimento”. Nel rapporto presentato, le prime due fasi sono individuate attraverso l’analisi delle DNF e di altri documenti societari, mentre la terza è valutata attraverso l’esame degli abstract dei piani strategici.

Fonte: Rapporto CONSOB sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane 2021

La consapevolezza

La consapevolezza è la precondizione per il cambiamento. Questo parte dal rispetto degli obblighi normativi (compliance) e si sviluppa nel riconoscimento dell’importanza dei fattori ESG e del ruolo che potrebbero svolgere nell’avviare il processo trasformativo. Nel 2021, sebbene sia rimasto immutato il numero di società che hanno pubblicato una DNF e condotto l’analisi di materialità, alcuni comportamenti hanno registrato una maggiore diffusione rispetto all’anno precedente. Per esempio, infatti, il coinvolgimento diretto del consiglio di amministrazione nell’analisi di materialità è aumentato (51 società a fronte di 39 nel 2020). O ancora, il numero di emittenti che ha erogato induction sui temi ESG ai membri dell’organo di amministrazione è passato da 32 a 53, anche se tale dato riflette le numerose induction aventi ad oggetto le novità introdotte dal nuovo Codice di Corporate Governance. Tra le imprese che pubblicano la DNF, il comitato di sostenibilità è presente in 89 casi, con un incremento rilevante rispetto ai 73 dell’anno precedente.

Fonte: Rapporto CONSOB sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane 2021

Le capacità

L’allenamento delle capacità viene colto con riferimento all’analisi di materialità e all’integrazione dei fattori ESG a livello di funzionamento dell’organo di amministrazione. Nel 2021, per la prima volta, è stata registrata una lieve diminuzione del numero di società, due in meno, che coinvolgono gli stakeholders esterni nell’analisi di materialità, forse a causa dell’emergenza Covid-19. Al contempo, ha continuato a crescere il coinvolgimento dei top manager nella mappatura dei temi più rilevanti (83 società nel 2021 rispetto alle 74 nel 2020) e, anche se in misura minore, il coinvolgimento complessivo degli organi interni (116, due in più rispetto all’anno precedente).

Nel 2021 è aumentato anche il numero di emittenti che ha utilizzato piattaforme di stakeholders engagement o strumenti avanzati di data analytics per affinare l’analisi di materialità, passando da 12 a 14, e che hanno dichiarato di avere attivato sistemi per la raccolta di dati non finanziari, passando da 20 a 26. Inoltre, i temi legati alla sostenibilità sono stati oggetto di corsi di formazione per il personale e i manager dell’impresa in 117 casi rispetto ai 107 del 2020.

La considerazione della sostenibilità risulta più diffusa anche a livello di organo di amministrazione. Ciò si evince dalla più frequente integrazione dei fattori ESG sia nelle linee guida sulla composizione del nuovo consiglio di amministrazione predisposte dal board uscente (25 società su 49 a fronte di 19 su 50 nel 2020) sia nel processo di autovalutazione del board (45 emittenti da 37 nel 2020). Infine, ha registrato un netto aumento il numero di imprese che dichiarano di considerare i temi ESG nelle politiche di remunerazione degli amministratori delegati (106 da 63 nel 2020), contribuendo così ad accelerare il processo di trasformazione.

Fonte: Rapporto CONSOB sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane 2021

Il coinvolgimento

Secondo quanto riportato nel rapporto della Consob, il coinvolgimento rappresenta l’ultimo passo nella trasformazione delle strategie e dei modelli di business verso l’integrazione dei fattori ESG, nell’ambito del quale l’impresa attua spontaneamente nuovi comportamenti integrati. Per verificare questo aspetto la Commissione Nazionale ha analizzato gli abstract dei piani strategici, presentati agli investitori nei road show e/o pubblicati nella sezione Investor Relation dei siti web delle società. Nel 2021, gli abstract sono stati pubblicati da 63 emittenti. Di queste, 30 hanno integrato considerazioni a lungo termine in materia di sostenibilità, 16 hanno collegato la strategia agli obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, mentre 8, attive nel settore energetico o oil e gas, hanno integrato pienamente, nella comunicazione della propria strategia, tematiche che generano valore nel breve e nel lungo termine, descrivendo le connessioni tra questioni finanziarie e non finanziarie.

Fonte: Rapporto CONSOB sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane 2021