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Rendicontazione ESG

Assonime: la CSRD spingerà le PMI quotate su Euronext a rendicontare volontariamente su ESG

Nonostante le PMI siano escluse dall’applicazione della CSRD – effettiva dal 2024 – per quanto riguarda la rendicontazione ESG, i CdA di quelle quotate su Euronext Growth Milano dovrebbero comunque prestare particolare attenzione alla normativa europea, per due motivi principali: perché le PMI quotate su Euronext sono coinvolte nella catena di fornitura di imprese tenute a rendicontare la sostenibilità delle proprie attività e per seguire le aspettative del mercato che spinge le aziende verso l’adozione di standard della sostenibilità. È questa l’opinione di Assonime – Associazione fra le Società italiane per azioni – e Assonext – Associazione di categoria delle Società quotate e in via di quotazione sul mercato Euronext Growth Milan – che esprimono nell’approfondimento “La sfida della sostenibilità per le Pmi quotate su Euronext Growth Milan. Evoluzione del quadro normativo e nuove opportunità”

Secondo Assonime e Assonext, dunque, le PMI quotate su Euronext Growth Milan – che è un Multilaterl trading facilities e non un mercato regolamentato e per questo motivo non incluso nella CSRD – si doteranno volontariamente di una rendicontazione della sostenibilità. I due fattori a spingere la rendicontazione volontaria saranno: il fatto che sono clienti di imprese tenute a rendicontare la sostenibilità; perché appartendono a catene di valore di imprese soggette a obblighi di rendicontazione e due diligence. 

“La crescente domanda di sostenibilità manifestata dai finanziatori dell’attività impresa, tanto dal canale bancario quanto dal mercato”, si legge nello studio, “porterà a una selezione degli investimenti sostenibili; quindi anche quelle imprese quotate su Euronext Growth Milan, che non sono già tenute alla pubblicazione della DNF (Dichiarazione Non Finanziaria, ndr), dovranno interrogarsi sull’opportunità di adottare standard di sostenibilità coerenti con le aspettative del mercato e di darne adeguata comunicazione al pubblico”.

Altro elemento da consirerare sarà quello della eventuale partecipazione delle imprese quotate su Euronext Growth Milan a catene di valore/o di fornitura di imprese di grandi dimensioni. In questo caso le imprese potrebbero essere tenute al rispetto di garanzie contrattuali che impongono l’adozione di adeguate misure per gestire gli impatti negativi, effettivi o potenziali in campo ambientale o dei diritti umani, e potranno essere destinatarie di richieste informative relative alle proprie emissioni GHG, posto l’ampliamento degli obblighi di rendicontazione della grande impresa anche alle emissioni indirette afferenti alla propria catena di valore (ovvero scope 3).

“L’impatto indiretto della futura direttiva CSDD sulle società quotate su Euronext Growth Milan è dunque potenzialmente significativo”, si legge ancora nel documento, “seppur in parte temperato dalle misure di sostegno che la direttiva pone in capo alle imprese grandi e agli Stati membri, e dalla previsione della necessaria proporzionalità delle misure di due diligence loro imposte dalle società grandi”. 

Secondo Assonime e Assonext, per muoversi al meglio nel percorso di rendicontazione volontaria, le PMI quotate devono definire un documento con le informazioni rilevanti, individuare i criteri di definizione delle informazioni e identificare gli impatti sugli organi sociali coinvolti. 

In primis, le società devono decidere se creare un documento unico o protendere per una documentazione separata per l’informativa di sostenibilità. Ma la “questione più delicata” secondo Assonime e Assonext è la definizione dei criteri utili a individuare le informazioni rilevanti. Fino ad oggi il riferimento internazionale era quello fornito dagli Standard GRI, ma il quadro normativo cambia rapidamente. A livello globale sono in via di definizione gli standard elaborati dallo IASB e sul piano europeo sono in fase di elaborazione standard europei. 

Alla luce di tutto ciò, secondo Assonime e Assonext, il prossimo passo dovrebbe essere quello di costituire un tavolo di lavoro con le imprese quotate su Euronext Growth Milan e con gli intermediari di riferimento per analizzare tali questioni.