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Proxy Voting

AllianzGI: nel 2025 aggiorna le policy di voto verso i criteri ESG

Tra gli aggiornamenti delle policy, nel 2025 le nuove linee guida si concentreranno sulla remunerazione dei vertici aziendali legata ai criteri ESG, sulle azioni a doppia classe e sulle strategie net-zero delle aziende, con una maggiore evidenza verso i diritti degli azionisti di minoranza e sulla sostenibilità. È questo uno dei primi elementi di cambiamento ed evoluzione che emergono dall’analisi annuale dei voti di Allianz Global Investors (AllianzGI), uno dei principali asset manager attivi nel panorama mondiale. L’analisi è basata sulla partecipazione a 8.879 assemblee e sul voto espresso in merito a circa 90.000 proposte avanzate dagli azionisti e vertici aziendali.

AllianzGI ha votato contro, non ha partecipato o si è astenuta su almeno un punto all’ordine del giorno nel 72% di tutte le assemblee a livello globale. Si è opposta al 19% delle proposte in materia di capitale, al 22% di quelle relative alle elezioni dei membri dei Consigli di Amministrazione (CdA) e al 41% delle proposte sulle remunerazioni, riflettendo le proprie aspettative elevate sugli standard di governance.

“AllianzGI è impegnata a promuovere un cambiamento positivo attraverso il voto per delega e pratiche di investimento responsabile” ha dichiarato Matt Christensen, Global Head of Sustainable and Impact Investing di AllianzGI. “La nostra attenzione alla stewardship e il nostro approccio lungimirante ci permetteranno di restare in prima linea nella difesa di alti standard di governance e nella tutela dei diritti degli azionisti di minoranza. Rimaniamo determinati a fornire soluzioni pragmatiche e reali, e siamo entusiasti di portare avanti questo impegno nel 2025 e negli anni futuri”.

Cambiamenti nelle policy 2025

AllianzGI rivede annualmente le linee guida sul voto per delega, per riflettere la continua evoluzione delle aspettative nei confronti delle aziende. Per il 2025, la società ha implementato diverse nuove regole, sottolineando ulteriormente l’importanza dei diritti degli azionisti di minoranza e rafforzando il suo approccio alla sostenibilità attraverso il voto per delega.

Nel caso della remunerazione del top management, AllianzGI sta implementando una nuova regola, che richiede l’inclusione di indicatori chiave di performance ESG nelle politiche retributive dei vertici aziendali delle società a piccola e media capitalizzazione nei mercati sviluppati nel 2025.

AllianzGI, inoltre, ha ritenuto responsabili in misura crescente i membri del CdA di un’azienda se questa non dispone di una strategia valida per raggiungere la neutralità carbonica. Per questo, a partire dal 2025, le decisioni di voto si baseranno sulla metodologia proprietaria Net-Zero Alignment Share Methodology, che permette di fornire un metodo standardizzato di valutazione dei progressi delle aziende in merito agli obiettivi net-zero nei settori e nei mercati.

Altro punto fondamentale nella chiave ESG è racchiuso dall’estensione delle linee guida sulla diversità di genere alle società di piccola e media capitalizzazione nei mercati sviluppati, con l’aspettativa che non più del 70% dei membri di un CdA appartenga allo stesso genere. Infine, AllianzGI sta rafforzando le sue linee guida sui diritti degli azionisti e si oppone in Europa e negli Stati Uniti alle strutture azionarie con doppia classe, che portano svantaggio agli azionisti di minoranza. In conseguenza a questo, vota contro le società che sfruttano i vantaggi delle nuove regolamentazioni dei mercati dei capitali.

I risultati dell’analisi
Remunerazione

AllianzGI continua ad avere preoccupazione nei confronti delle politiche di remunerazione in Europa, con il maggior numero di voti contrari alle proposte in tale ambito registrato in Belgio (54%), Italia (50%) e Germania (44%), sebbene si siano registrati alcuni progressi in termini di trasparenza e pratiche. Persistono preoccupazioni riguardo alla discrezionalità dei consigli di amministrazione nel concedere compensi straordinari, come visto in Italia.

Fonte: AllianzGI Proxy Voting Data 2024

Nonostante i miglioramenti nella trasparenza dei report sulle politiche di remunerazione, in particolare in Germania, alcune aziende esitano ancora a divulgare completamente il legame tra performance, raggiungimento degli obiettivi e compensi, il che non consente ad investitori come AllianzGI di valutare se gli obiettivi fossero sufficientemente ambiziosi.

Negli Stati Uniti, AllianzGI nel 2024 si è opposta al 69% delle proposte relative alle politiche di remunerazione, confermando la tendenza decrescente degli ultimi anni. Con il forte andamento del mercato statunitense nel 2024, soprattutto con riferimento alle grandi aziende, quelle che hanno mantenuto un buon allineamento tra livelli retributivi e performance hanno generalmente evitato controversie, ottenendo livelli medi di supporto per le politiche di remunerazione leggermente superiori rispetto agli ultimi due anni.

In vista della stagione assembleare 2025, AllianzGI ha espresso preoccupazioni riguardo all’aumento delle opportunità di remunerazione del top management in diversi Paesi europei, tra cui il Regno Unito, come evidenziato in molti incontri di engagement. La società monitorerà attentamente gli sviluppi, in particolare il rapporto tra le retribuzioni dell’alta dirigenza e quelle dei dipendenti, al fine di prendere decisioni di voto informate.

Delibere degli azionisti

Il numero di delibere votate nell’anno chiuso a giugno 2024, relativamente alle società incluse nell’indice Russell 3000, ha raggiunto un nuovo livello record. Nonostante questo, il supporto medio per queste proposte è rimasto basso, con meno del 20% dei voti a favore. Negli Stati Uniti AllianzGI ha votato su 695 proposte, di cui 77 sulla governance aziendale, 50 sulla remunerazione e 230 su temi sociali, con la parte rimanente che ha riguardato delibere ambientali e altri ambiti.

Negli Stati Uniti il sostegno di AllianzGI alle proposte degli azionisti relative al clima è rimasto elevato, pari al 98%, sulla base di 45 risoluzioni relative a quattro categorie legate al clima: report sul cambiamento climatico, emissioni di gas serra, finanziamento dei combustibili fossili e restrizioni al finanziamento dei combustibili fossili.

Inoltre, AllianzGI ha supportato il 97% delle risoluzioni relative ai diritti umani e il 93% delle proposte per una maggiore trasparenza su contributi politici e attività di lobbying. Una nuova categoria significativa di risoluzioni degli azionisti si è concentrata sullo sviluppo e l’applicazione responsabile dell’intelligenza artificiale (AI). In generale, AllianzGI sostiene le delibere che chiedono ai CdA di migliorare la supervisione dei rischi e dimostrare che i rischi associati sono gestiti in modo adeguato.

In Giappone, le risoluzioni degli azionisti sono rimaste una questione chiave, con un aumento sia del volume che della diversità. AllianzGI ha sostenuto il 50% delle proposte relative al clima, compreso un pre-annuncio di voto a favore di una risoluzione sul lobbying climatico all’assemblea generale di Toyota Motor. Le decisioni di voto sono guidate dalle attività di engagement precedenti all’assemblea e da valutazioni interne.

Promozione della qualità dei Consigli di Amministrazione

AllianzGI ha attribuito grande importanza alla qualità dei Consigli di Amministrazione (CdA), ritenendo che una governance solida vada di pari passo con migliori risultati finanziari e elevati standard di sostenibilità. Nel 2024, AllianzGI ha votato contro il 22% di tutte le proposte sugli amministratori candidati a entrare nei CdA, con la lunga permanenza in carica e l’overboarding che continuano a costituire le principali preoccupazioni in numerosi mercati.

Fonte: AllianzGI Proxy Voting Data 2024

La società ha anche votato contro quando i comitati dei Consigli di Amministrazione non erano sufficientemente indipendenti, con particolare attenzione ai comitati di revisione contabile. AllianzGI sostiene la necessità che il presidente del comitato di revisione sia indipendente, il che ha portato a voti “contrari” in alcuni mercati, come la Svizzera. Ad esempio, AllianzGI ha espresso voto contrario nel 34% delle elezioni dei presidenti dei CdA in Svizzera, principalmente perchè molti di loro ricoprivano anche il ruolo di presidente del comitato di revisione contabile, che ci aspettiamo sia indipendente.

AllianzGI sottolinea anche l’importanza di una pianificazione proattiva della successione. Una pianificazione adeguata e proattiva è necessaria sia per i presidenti dei Consigli di Amministrazione che per gli amministratori esecutivi. “Un’attenzione particolare resta rivolta ai piani di successione per il presidente. Vogliamo comprendere quali siano le competenze chiave richieste al presidente entrante per guidare efficacemente il consiglio, nonché come viene gestito il processo di ricerca” ha dichiarato Antje Stobbe, Head of Stewardship in AllianzGI. “Il presidente entrante dovrebbe possedere forti capacità di leadership, esperienza nel settore, indipendenza indiscutibile e tempo sufficiente per guidare il consiglio, soprattutto nei momenti di crisi”.

Sono anche stati notati sviluppi positivi in alcuni mercati, tra cui il Giappone, dove quasi tutte le società in cui AllianzGI investe hanno più di un terzo di amministratori indipendenti e almeno un amministratore donna, grazie alle iniziative di riforma della Borsa di Tokyo e all’engagement degli investitori. Tuttavia, competenze e affiliazioni dei membri dei CdA restano aree oggetto di attenta analisi.

La situazione in Italia

In Italia, nel 2024 AllianzGI ha votato contro il 30% delle proposte nelle assemblee e si è astenuta su un ulteriore 4%, in linea con l’anno scorso. È particolarmente rilevante il tasso di opposizione sulle questioni riguardanti politica di remunerazione e elezione dei membri dei CdA.

La politica retributiva dei vertici aziendali rimane la questione con il più alto tasso di opposizione in Italia. Nel 2024, AllianzGI ha votato contro il 50% delle proposte di remunerazione del top management e si è astenuta su un altro 10%. Ha espresso voto contrario, o si è astenuta, nei confronti delle politiche di remunerazione sottoposte all’approvazione degli azionisti principalmente a causa della possibilità per il Consiglio di concedere compensi straordinari o di usare discrezionalità senza spiegazioni pertinenti. È stato anche registrato il 71% di voti negativi (contrari o astenuti) in merito all’approvazione dei report sulla remunerazione, in tre quarti dei casi a causa della mancanza di trasparenza sugli obiettivi annuali fissati per i vertici aziendali dal CdA e sui risultati raggiunti rispetto a questi obiettivi.

Con il suo specifico sistema di “voto di lista“, il mercato italiano è quello che presenta il più alto tasso di opposizione sulle questioni relative all’elezione dei membri dei CdA. Infatti, AllianzGI ha votato contro il 39% delle proposte, un calo del 4% rispetto al 2023. A differenza delle elezioni individuali, il sistema di “voto di lista” consente di votare a favore di una sola lista e implica quindi un voto contrario alle altre liste sottoposte al voto degli azionisti. L’Italia è l’ultimo Paese europeo a utilizzare questo sistema, e AllianzGI sarebbe favorevole a eleggere gli amministratori su base individuale piuttosto che in lista. Pur aspettandosi un alto livello di indipendenza dei membri del CdA, in occasione del voto viene valutata la composizione delle liste nel loro complesso, tra cui competenze, capacità e diversità degli amministratori.