Allianz Global Investors (AllianzGI), uno dei principali asset manager attivi nel panorama mondiale, ha annunciato oggi la propria intenzione, in occasione dell’imminente assemblea ordinaria annuale degli azionisti di PepsiCo del 1° maggio e di quella di Home Depot del 16 maggio, di votare a sostegno della delibera 9 all’ordine del giorno di PepsiCo (Report sui rischi legati alla biodiversità e alla perdita di biodiversità) e della delibera 8 all’ordine del giorno di Home Depot (Valutazione di dipendenza e impatto a livello di biodiversità). Entrambe le proposte degli azionisti chiedono una valutazione di dipendenza e impatto a livello di biodiversità.
“La biodiversità è uno dei temi centrali per noi a livello di engagement già dal 2022. Sia PepsiCo che Home Depot riconoscono che la perdita di biodiversità è un problema rilevante per le rispettive attività di business e riferiscono in merito alle iniziative in corso” Matt Christensen, Global Head of Sustainable and Impact Investing di AllianzGI, “Con l’espressione di questi voti intendiamo tuttavia segnalare che ci aspettiamo ulteriori progressi nelle valutazioni di dipendenza e impatto a livello di biodiversità delle aziende. Si tratta di un passo importante per l’avanzamento della loro strategia e ci auguriamo siano previsti obiettivi più ambiziosi per affrontare con decisione il problema della perdita di biodiversità e promuovere un cambiamento positivo. Riteniamo che ciò sia nel nostro interesse in qualità di azionisti, al fine di migliorare la nostra capacità di valutare i rischi associati.”
AllianzGI ritiene che i rischi legati alla biodiversità debbano essere inclusi nelle attività periodiche di valutazione e gestione del rischio quando questi sono finanziariamente rilevanti per la società. Questa aspettativa è inclusa nelle Global Corporate Governance Guidelines di AllianzGI. In relazione a ciò, AllianzGI si aspetta che le società realizzino una valutazione della biodiversità, adottino strategie di gestione del rischio adeguate e riferiscano periodicamente sui progressi compiuti, attraverso un report dedicato o all’interno dell’insieme esistente di informative.
Pur appartenendo a settori diversi, entrambe le società hanno motivo di considerare la biodiversità un elemento rilevante per il loro core business, sia che si tratti di agricoltura e imballaggi come nel caso di PepsiCo, sia che si tratti di approvvigionamento di materiali, soprattutto legno, e giardinaggio per Home Depot. Data la loro forte dipendenza e il loro elevato impatto a livello di biodiversità, tali società non sono solo esposte ai rischi elevati legati alla perdita della biodiversità, ma potrebbero anche intercettare le opportunità derivanti dalla gestione della biodiversità.
In dettaglio, con la delibera 9 relativa al Report sui rischi legati alla biodiversità e alla perdita di biodiversità, gli azionisti chiedono a PepsiCo di completare una valutazione materiale di dipendenza e impatto a livello di biodiversità e di pubblicare un corrispondente report per rilevare in che misura la filiera e le operazioni della società siano vulnerabili ai rischi associati alla perdita di biodiversità. Mentre con la delibera 8 relativa alla Valutazione di dipendenza e impatto a livello di biodiversità, gli azionisti chiedono che Home Depot realizzi e renda pubblica una valutazione di dipendenza e impatto a livello di biodiversità, che comprenda l’intera filiera e l’uso dei prodotti venduti, per definire la strategia aziendale di prevenzione degli impatti negativi sulla biodiversità.
All’inizio dell’anno, AllianzGI ha pubblicato l’analisi annuale dei voti che ha espresso alle assemblee degli azionisti in tutto il mondo nel 2023, basata sulla partecipazione a 9.137 (2022: 10.205) assemblee e sul voto espresso in merito a quasi 100.000 (95.512) proposte avanzate da azionisti e vertici aziendali. AllianzGI ha votato contro o si è astenuta su almeno un punto all’ordine del giorno nel 71% di tutte le assemblee a livello globale (2022: 69%). Sempre a livello globale si è inoltre opposta al 18% delle proposte in materia di capitale, al 24% di quelle relative ai membri dei consigli di amministrazione e al 41% delle proposte sulle remunerazioni, riflettendo le elevate aspettative sugli standard di governance.