Mediobanca archivia il semestre con risultati ai livelli massimi storici. I ricavi si attestano a 1,731 miliardi in crescita del 4% rispetto all’ultimo semestre 2022 e utile netto pari a 611milioni di euro in aumento del 10% a/a. Con utili per azione pari a 0,72 euro (+10% a/a), ROTE al 13,3% (+60bps da giugno) e RORWA al 2,5% (+10bps da giugno) i risultati rappresentano un solido avvio del nuovo Piano One Brand-One Culture i cui target prevedono ricavi a 3,8 miliardi, ROTE al 15% e l’utile per azione a 1,80 euro entro giugno 2026. I ricavi beneficiano del progresso delle divisioni e in particolare il Wealth Management in crescita del 12% a 458 milioni, Consumer Finance in aumento del 4% a 584 milioni, l’Insurance che registra un incremento del 13% e si attesta a 223 milioni e le Holding Functions a 134 milioni (+65%). Il CIB (Corporate & Investment Banking), pur mostrando un calo su base annua (-20% a 342 milioni di euro), mostra una crescita nell’ultimo trimestre (+42% t/t, tornando sopra 200 milioni), per la ripresa delle attività di Investment Banking ed il consolidamento per 3 mesi di Arma Partners. Il gruppo persegue il proprio impegno in ambito ESG, attribuendo particolare rilievo, secondo quanto si legge in una nota, alla diversità e inclusione e al contrasto al cambiamento climatico, includendo tali aspetti nei diversi ambiti di attività.
“Il gruppo ha avviato positivamente l’esercizio 2023-24 ponendo solide basi per lo sviluppo delle iniziative di Piano, ottenendo buoni risultati in termini di crescita orientata al valore e a basso assorbimento di capitale.” Ha dichiarato Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, “Guardando ai prossimi mesi, i principali business beneficeranno di un posizionamento favorevole in una fase di inversione del ciclo dei tassi e delle nuove iniziative strategiche volte ad implementare la vision del Piano One Brand-One Culture che vede il gruppo affermarsi come Wealth Manager”.
Risultati ESG di Mediobanca
Nell’ultimo trimestre, con particolare riferimento alla lotta al cambiamento climatico, il gruppo ha consolidato il percorso di decarbonizzazione confermando l’utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili e compensando le emissioni di gas serra prodotte direttamente dai propri asset aziendali (Scopo 1) e quelle indirette derivanti dall’acquisto di energia (Scopo 2 market-based), in coerenza con gli obiettivi previsti dal Piano 2023-2026. L’attività di neutralizzazione delle emissioni residue relative al FY23 è stata resa possibile dall’acquisto di crediti di CO2 destinati al finanziamento del progetto ambientale Ghani Solar Renewable Power Project, certificato secondo lo standard VCS-Verra, che prevede la generazione di energia pulita tramite l’installazione di un impianto di tipo fotovoltaico nello stato indiano dell’Andhra Pradesh.
Il punteggio CDP è stato incrementato di due notch da “C” a “B”, riconoscendo l’impegno di Mediobanca nell’affrontare l’impatto ambientale del proprio business, garantendo una solida gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico. Il gruppo conferma inoltre il proprio ruolo attivo nella comunità in cui opera tramite iniziative a carattere sociale e ambientale, tra cui la piantumazione di 500 nuovi alberi donati al comune di Rozzano, che ha coinvolto 30 dipendenti volontari del gruppo nell’ambito della partnership con Mission Bambini, il lancio, in partnership con Junior Achievement Italia, di CONTA SUL FUTURO!, il nuovo programma gratuito di educazione finanziaria e orientamento rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado, con il coinvolgimento in aula dei volontari del gruppo. Lo scorso ottobre Mediobanca è stata premiata in occasione dell’Italy’s Best Employers 2024, sulla base di un’indagine indipendente delle opinioni dei lavoratori e a dicembre ha ottenuto la certificazione sulla parità di genere, in conformità con gli standard UNI/PdR 125:2022.
Inoltre, l’assemblea degli azionisti dello scorso 28 ottobre, ha rinnovato il CdA e deliberato alcune iniziative collegate al Piano 2023-2026. Tra queste il piano di incentivazione a lungo termine (“LTIP 23-26”), destinato alle risorse apicali e strategiche del gruppo, da assegnare al raggiungimento degli obiettivi finanziari e non finanziari del Piano e il piano di azionariato diffuso e coinvestimento (ESOP 2023 -2026) destinato al personale del gruppo che, su base volontaria e a condizioni agevolate ha deciso di acquistare azioni Mediobanca. In particolare il LTIP 23-26 costituisce il 50% della retribuzione variabile totale per l’Amministratore Delegato e il Direttore Generale del gruppo, sarà corrisposto interamente in equity, e include un 20% di obiettivi ESG quantitativi. Mentre per quanto riguarda l’ESOP 23-26 al raggiungimento dei target di Piano inclusi quelli ESG, gli aderenti riceveranno un ulteriore pacchetto di azioni assegnate a titolo gratuito. Nel corso del mese di dicembre si è conclusa la fase di sottoscrizione con una adesione del 28% del personale in perimetro (pari a 415.600 azioni).
Infine, al 31 dicembre 2023, l’offerta di prodotti e servizi che rispettano i criteri ESG comprendeva l’attività creditizia per circa 4,2 miliardi di stock ESG di cui il 73% afferente al CIB, il 16% al WM e l’11% al Consumer Finance, il collocamento sul mercato istituzionale del primo Sustainable Senior Non Preferred Bond da 500 milioni, che rappresenta il raggiungimento del 50% degli obiettivi del Piano 2023-26, l’attività di DCM che vede Mediobanca tra i principali operatori nell’ambito ESG con un totale di 12 operazioni curate per un controvalore prossimo agli 8 miliardi da luglio 2023 e una quota dei fondi ESG (ossia i fondi qualificati ex SFDR Articles 8 e 9) nel portafoglio della clientela della divisione WM è salita a circa il 48%.