L‘idrogeno verde potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nella rivoluzione dell’energia pulita. Attualmente oltre il 90% dell’idrogeno che viene utilizzato è “grigio” (prodotto con combustibili fossili), ma le politiche governative orientate alle basse emissioni di carbonio, da una parte, e i progressi tecnologici dall’altra stanno favorendo la crescita dell’idrogeno “verde”, la cui produzione non comporta praticamente emissioni.
Questo, inoltre, offre l’opportunità di ridurre la presenza di carbonio e i gas serra in più settori e applicazioni, e potrebbe avere un impatto relativamente ampio su quei comparti che sono più difficili da elettrificare, come le industrie ad alta intensità energetica e il trasporto pesante. A nostro avviso, l’idrogeno ha il potenziale per favorire un cambiamento ambientale positivo. Secondo le stime dell’Hydrogen Council e di McKinsey dello scorso novembre, il 20% delle emissioni globali di carbonio potrebbe essere abbattuto dall’idrogeno entro il 2050.

Le aziende della filiera dell’idrogeno possono contribuire ad accelerare il passaggio da quello grigio a quello verde. Considerato che la rivoluzione dell’idrogeno è nelle sue fasi iniziali, è prevedibile una certa volatilità nel prossimo futuro, mentre i governi definiscono sempre più chiaramente le loro politiche in questa direzione. Tuttavia, secondo BloombergNEF (2022), i finanziamenti pubblici per i progetti legati all’idrogeno verde dovrebbero superare i 100 miliardi di dollari da qui al 2030.
Un esempio di forte sostegno da parte di un governo è la Germania, uno dei paesi europei con la più alta dipendenza dal gas naturale russo. Il governo tedesco ha recentemente lanciato l’H2Global, del valore di 1 miliardo di dollari, per creare un meccanismo per gestire le importazioni di idrogeno dall’estero. Considerato che l’idrogeno verde e quello blu (prodotto utilizzando il metano nel gas naturale) dovrebbero svolgere un ruolo sempre più importante per la sicurezza energetica di molti paesi, secondo l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), il commercio di idrogeno transfrontaliero è destinato a crescere, e oltre 30 paesi e regioni stanno già pianificando un commercio attivo, sostenuto da specifici piani di importazione ed esportazione.