Bonari - Sourcemap | ESGnews

Intervista a Leonardo Bonanni

Sourcemap: come garantire la trasparenza lungo tutta la catena di fornitura delle aziende

Il presidio della propria catena di fornitura è un elemento sempre più importante per garantire un approccio sostenibile della propria attività. Per questo è fondamentale essere in grado di monitorare in modo continuo ed efficiente la propria supply chain. Tanto più che, dal 2025, con l’entrata in vigore della nuove direttiva europea sulla CSDD (Corporate sustainability due diligence directive), questo elemento diverrà discriminante per potere continuare a fare affari con le altre imprese. Non stupisce quindi la rapida crescita di aziende innovative e all’avanguardia come la statunitense Sourcemap, ma nata dalla mente dell’italiano Leonardo Bonanni e ora divenuta il principale fornitore globale di tecnologie di mappatura e monitoraggio della catena di fornitura.

La piattaforma, che conta oltre due milioni di aziende registrate ed è utilizzata da 250 gruppi per monitorare la propria catena di fornitura attorno al globo, è stata inserita tra le migliori invenzioni del 2022 dalla rivista TIME e tra le idee che cambiano il mondo di Fast Company del 2023. A giugno, Sourcemap ha chiuso un aumento di capitale, supportato da alcuni fondi di private equity da 20 milioni di euro, che saranno dedicati allo sviluppo del software proprietario, che utilizza anche intelligenza artificiale, e alla crescita internazionale.

La società dal 2016 sviluppa software per garantire la trasparenza della catena di fornitura delle imprese, in linea con i requisiti di due diligence del Dipartimento del Lavoro (DOL) degli Stati Uniti e con la normativa della UE. Il gruppo riesce a monitorare a cascata tutta la catena di fornitura arrivando, nel caso per esempio di un produttore alimentare, sino all’agricoltore a monte della catena produttiva. Il software è in grado di rilevare i principali rischi ESG, come quello di deforestazione e di lavoro forzato. Elementi importanti, basti pensare che negli Stati Uniti nel 2022 la Dogana americana ha sequestrato più di 4000 spedizioni verso gli USA nei settori dell’elettronica, delle auto, degli abiti e alimentare per sospetto di lavoro forzato nella catena di produzione. In questa intervista a ESGnews, Bonanni, Founder e Ceo di Sourcemap, spiega nel dettaglio come la piattaforma sostiene le aziende nel processo di mappatura dei fornitori della catena del valore, sottolineando come l’approccio flessibile della società si adegui all’innovazione e alla normativa in divenire. 

Sourcemap aiuta le aziende a mappare i fornitori della propria catena di valore. Per quale scopo i vostri clienti hanno bisogno di conoscere quali sono i fornitori dei loro fornitori?

Quando 15 anni fa è nata Sourcemap, la maggior parte dei nostri clienti si è rivolta a noi per obiettivi ESG, al fine di valutare l’impatto delle loro attività. Con la crisi dovuta al Covid-19, numerose aziende si sono affidate a noi con l’obiettivo di mettere in sicurezza le proprie catene di approvvigionamento e garantire la continuità operativa. Oggi, il fattore principale per i nostri clienti è la necessità di conformarsi alle nuove leggi internazionali sulla due diligence, sia a livello nazionale per la legge tedesca LkSG, sia a livello europeo, con il CSDDD o il Regolamento Europeo sulla Deforestazione, ma anche per l’UFLPA statunitense, legge che vieta l’importazione di qualsiasi prodotto realizzato dalle popolazioni uiguri nello Xinjiang. Quindi, per riassumere, le aziende mappano la loro catena del valore e tracciano le loro materie prime per questi tre motivi: ESG, continuità operativa e conformità alle leggi sulla due diligence.

A quali aziende vi rivolgete?

Storicamente Sourcemap ha iniziato a lavorare con gruppi internazionali con catene del valore complesse nel settore alimentare e agricolo come Ferrero – con cui Sourcemap collabora ormai da un decennio – o nell’industria dell’abbigliamento.

Lo strumento offerto da Sourcemap, essendo universale, può essere utilizzato per ogni materia prima, industria e area geografica. Con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore delle varie normative, stiamo assistendo a un’accelerazione nella capacità di mappatura e tracciamento anche in altri settori, come quello farmaceutico, automobilistico o energetico.

Non tutte le imprese sono attualmente in grado di avere un buon controllo della propria catena di fornitura. Come funziona, nella pratica, il vostro strumento?

In 15 anni, Sourcemap ha avuto tempo per provare diverse metodologie. Sebbene la piattaforma si basi su una tecnologia mirata all’elaborazione e alla visualizzazione di una grande quantità di dati raccolti, il processo di mappatura è abbastanza standard e iterativo. Sourcemap invita i fornitori di primo livello a prendere parte alla piattaforma, e a invitare poi i loro fornitori diretti a fare lo stesso. Questa “cascata” continua fino alla fattoria, al campo o alla miniera. Durante questo processo i nostri clienti scoprono da 5 a 7 volte più fornitori rispetto a quelli che conoscevano prima, con alcuni settori che aggiungono fino a 10 mila nuovi fornitori.

Il valore aggiunto di Sourcemap per questa fase di mappatura è il fatto che la nostra piattaforma è disponibile in più di 10 lingue, compreso l’italiano. Disponiamo inoltre di un team completo, con sede in Europa, il cui ruolo è quello di contattare attivamente i fornitori che potrebbero avere difficoltà nel processo di inserimento. Organizziamo anche webinar nelle lingue dei fornitori per spiegare il motivo per cui vengono contattati e come verranno utilizzati i dati che viene chiesto loro di condividere.

Quanto tempo ci vuole per rendere operativo il vostro software e quali difficoltà possono rallentare il processo?

La mappatura, raccolta e analisi dei dati provenienti dalla fornitura sono continui. A ogni raccolto nel settore alimentare, o a ogni collezione nel settore moda, tra il 10 e il 30% della catena di approvvigionamento cambia, e necessita quindi di essere aggiornata. Nonostante questo, eseguire una prima mappatura completa della catena di approvvigionamento può essere abbastanza rapido, da 3 a 6 mesi per i settori più complessi. Il processo può essere più rapido nei settori più maturi. Sourcemap lavora per 5 delle 7 più grandi aziende alimentari del mondo, con oltre 2,2 milioni di fornitori registrati nel nostro sistema, e alla maggior parte di esse basta un clic per accettare il tuo invito.

Quali trasformazioni comporterà la nuova direttiva sulla CSDDD?

Entro il 2025, la mappatura della catena di approvvigionamento sarà l’unico modo per la tua azienda di rispondere a una serie di nuove leggi e direttive volte a rafforzare la sostenibilità dei tuoi prodotti, garantendo che siano esenti da lavoro forzato e che le affermazioni che vengono fatte riguardo essi siano verificabili. A quel punto, entreranno in vigore una serie di normative, tra cui la CSDDD, che richiederanno alle aziende di conoscere e documentare i propri processi produttivi, eliminare determinate pratiche e chiarire i propri impegni nei confronti dei consumatori.

Le soluzioni di due diligence di Sourcemap sono state progettate per adattarsi all’evoluzione delle leggi e dei regolamenti. Il nostro policy team è composto da esperti di politiche europee e statunitensi presenti in tutto il mondo – con ricercatori, analisti, consulenti per gli affari pubblici ed esperti legali con sedi a Bruxelles, Washington DC, e New York che sono a disposizione dei nostri clienti come risorsa per fornire aggiornamenti regolari sui nuovi e futuri requisiti di tracciabilità, sostenibilità e due diligence prima che entrino in vigore, garantendo così che il tuo team sia preparato per ciò che sta per arrivare.