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L'accordo sul clima di Parigi

USA, fuori dall’accordo sul clima di Parigi

Il day after dell’election day coincide con l’exit day dal accordo sul clima di Parigi. Dal giorno 4 novembre gli USA sono ufficialmente fuori dal trattato promosso dalle Nazioni Unite per rispondere al cambiamento climatico.

L’accordo di Parigi, frutto della conferenza mondiale Cop-21, è stato siglato dai delegati di 196 paesi il 13 dicembre 2015 ed è il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici, L’obiettivo raggiunto dalle grandi potenze mondiali riunite sotto la Tour Eiffel è una riduzione entro il 2025 delle emissioni di CO2 pari al 28% rispetto al 2005, per arrivare al target di zero emissioni entro il 2050.

In termini di riscaldamento dell’atmosfera l’obiettivo è di limitare a 1,5 gradi l’incremento della temperatura rispetto all’epoca pre-industriale, e comunque di mantenere l’aumento al di sotto dei due gradi nel lungo termine. Ma per arrivare a questo c’è bisogno della collaborazione di tutti i Paesi, Stati Uniti in primis, visto che sono un paese ad alto livello di emissioni.

Nel 2017, il Presidente americano Donald Trump decise di fare marcia indietro, rinnegando gli impegni presi dell’amministrazione del suo predecessore Barak Obama, e annunciò l’inizio delle procedure per uscire dal trattato. La notifica ufficiale fu inviata il 4 novembre 2019 e, a 12 mesi di distanza, la decisione è diventata effettiva.

Proprio le posizioni di Trump sul clima e la decisione di abbandonare gli Accordi di Parigi sono stati oggetto di recenti critiche e uno dei punti di contrapposizione tra i due candidati nei dibattiti presidenziali per le elezioni del 3 novembre alla Casa Bianca. Il candidato democratico Joe Biden ha promesso che, in caso di elezione, gli Usa faranno uno step back e chiederanno di rientrare negli Accordi di Parigi.

Il conteggio dei voti di queste ore, oltre ad indicare il nuovo Presidente degli Stati Uniti, ci dirà se gli USA si siederanno nel Cop-26 prevista per la fine del 2021, ospitata dalla Gran Bretagna con la co-presidenza dell’Italia.