È scientificamente provato che le attività umane hanno un impatto sull’ambiente e che la non curanza di tali effetti, quali, per esempio, l’aumento delle emissioni di gas serra e degli inquinanti in atmosfera, nei bacini idrici e nei terreni, ha ripercussioni molto gravi sulla popolazione globale. L’aumento degli eventi estremi e la siccità che stanno colpendo tutta l’Europa hanno messo in allarme gli Stati del continente, preoccupati per la riduzione delle risorse idriche ed alimentari. Pertanto, gli sforzi dell’Unione Europea sul fronte ESG e i target di decarbonizzazione puntano a un’azione congiunta che coinvolga tutte le attività economiche. Con l’entrata in vigore della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) alle aziende è richiesto di farsi consapevoli dei propri impatti ambientali, rendicontandoli per poter ridurre quelli negativi e promuovendo una cultura della sostenibilità ambientale che coinvolga tutta la catena del valore.
Ma cosa si intende per sostenibilità ambientale? Negli ultimi anni il termine sostenibilità è esploso, tanto che ormai sembra possa essere usato per far riferimento a qualsiasi tipo di azione responsabile, generando talvolta dubbi sulla concretezza e sostanza dell’attributo a cui fa riferimento. La parola “sostenibilità” indica la caratteristica di uno stato o di un processo capace di restare in una condizione di equilibrio senza cambiare ed è stata utilizzata per la prima volta nell’accezione moderna durante la prima conferenza ONU sulla protezione dell’ambiente naturale, tenutasi a Stoccolma nel 1972. In quella occasione è stata riconosciuta internazionalmente la responsabilità dell’uomo sull’ambiente e gli ecosistemi terrestri, e anche l’urgenza di attuare politiche di prevenzione e salvaguardia ambientale.
Indice
Cos’è la sostenibilità ambientale?
Nel 1987, il rapporto Our Common Future, pubblicato dalla Commissione Brundtland delle Nazioni Unite, ha fornito la definizione di sviluppo sostenibile che ancora oggi viene considerata come la più appropriata. Questa fa riferimento a “uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Nel rapporto le dimensioni ecologico-ambientali, economiche e sociali sono state messe a sistema, dando alla parola sostenibilità un significato globale, e l’idea di progresso basata su crescita economica e PIL ha lasciato il posto a un’idea di progresso in cui il benessere ambientale, sociale ed economico sono inscindibili e interdipendenti. Le relazioni uomo-ambiente sono quindi state messe al centro di questa dinamica del benessere nella convinzione che senza capitale naturale, e le risorse da esso generate, non sia possibile garantire un futuro alle prossime generazioni. Pertanto deve essere preservato e trasmesso intatto.
Qual è l’obiettivo della sostenibilità ambientale?
Lo sguardo è quindi al futuro e ai bisogni delle prossime generazioni. Da un punto di vista ambientale, l’obiettivo principale della sostenibilità è quello di evitare il più possibile che risorse naturali e funzioni a loro connesse, da cui dipende la vita umana sulla terra, vengano danneggiate in modo permanente e irrimediabile. La maggior parte dei problemi ambientali sono legati all’innalzamento delle temperature rispetto ai livelli preindustriali, provocato da un eccesso delle emissioni di gas a effetto serra, connesso all’industrializzazione e alle attività dell’uomo. I progetti di sostenibilità ambientale hanno quindi come principale obiettivo l’abbattimento di questi gas e in particolare di CO2 (neutralità carbonica), e tra i più importanti accordi internazionali figurano l’adozione del Protocollo di Kyoto nel 1997, l’Accordo di Parigi e la sottoscrizione dell’Agenda 2030 nel 2015. Uno degli strumenti più utilizzati è l’impronta di carbonio (carbon footprint), che permette di stimare in tonnellate di CO2 le emissioni di un’azienda, un prodotto o un servizio. Altri importanti obiettivi legati alla sostenibilità, comunque collegati più o meno direttamente ad aspetti ambientali, riguardano il raggiungimento di un modello di società più inclusivo, più equo, la risoluzione di gravi problemi come la fame nel mondo e un divario sociale che tende ad allargarsi.
Perché la sostenibilità ambientale è importante per le aziende?
Il settore aziendale è uno dei principali responsabili quando si parla di impatto ambientale. Oggi si richiede una responsabilizzazione sempre maggiore, sia internamente al settore che da parte della società civile, e che siano messe in atto misure più sostenibili, non solo ambientali ma anche sociali e di governance. Per le aziende, questa nuova attenzione sta diventando uno strumento di innovazione e fattore di competitività, in quanto il settore finanziario sta riorientando gli investimenti di capitale verso attività che si impegnano con piani di crescita sostenibile. Nelle espressioni corporate social responsibility (CSR) o ESG (environmental, social and governance), è riassunta la volontà del settore aziendale di attuare piani strategici a lungo termine che integrino considerazioni di salvaguardia ambientale e benessere dei dipendenti, dimostrabili e misurabili tramite rendicontazioni dettagliate.
Sostenibilità ed economia circolare
Nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, è necessario cercare di orientare il modello economico prevalente detto lineare, dove le materie prime vengono trasformate per essere consumate e poi diventano rifiuto, verso il modello detto di economia circolare, che cerca di ridurre al minimo i rifiuti, riciclando, riutilizzando e ricondizionando al massimo i materiali, reintroducendoli nel ciclo economico. La transizione verso l’economia circolare è processo lento che coinvolge processi industriali e le abitudini dei consumatori. L’ecodesign è un approccio chiave per l’economia circolare in quanto cerca di utilizzare in modo efficiente risorse e materiali, e allungare il più possibile il ciclo di vita di un prodotto: tramite il Life Cycle Assessment (LCA), l’ecodesign ha l’obiettivo di progettare prodotti sostenibili in tutte le fasi, dalla produzione allo smaltimento.
6 Esempi di sostenibilità ambientale
Quando si parla di sostenibilità ambientale molte sono le azioni da poter metter in campo e riguardano, per esempio, la riduzione dei rifiuti e dello spreco di risorse, l’uso di energia da fonte rinnovabile, la progettazione di edifici smart e la transizione a una mobilità green.
Ridurre lo spreco di risorse
Economia circolare e sostenibilità guidano dunque la lotta allo spreco di risorse, risorse che possono essere energetiche, beni primari come l’acqua, o come risorse alimentari. Infatti a livello globale si stima che un terzo del cibo prodotto viene sprecato. Le aziende possono giocare un ruolo fondamentale in questa battaglia, come dimostra l’esempio di Hera, che dal 2009 si impegna con il progetto CiboAmico a ridurre gli sprechi alimentari nelle mense aziendali. Dall’inizio del progetto, Hera è riuscita recuperare più di 125 mila pasti, per un valore di oltre 520 mila euro ed evitando 55 tonnellate di rifiuti.
Edilizia sostenibile e bioarchitettura
Anche il settore edilizio, responsabile per circa il 30% delle emissioni globali, è interessato sempre di più da un forte rinnovamento. Edilizia sostenibile e bioarchitettura rappresentano il futuro di un modo di costruire meno impattante, puntando a progettare edifici autosufficienti energeticamente, ridurre gli sprechi di acqua, e garantire il benessere degli abitanti con materiali sostenibili. Il Campus della Bocconi, progettato dallo studio di architettura Sanaa, è un esempio milanese di architettura sostenibile, che unisce aspetti estetici a funzionalità ed efficienza tecnica.
Mobilità sostenibile
Un altro settore in gran parte responsabile delle emissioni di gas a effetto serra è quello dei trasporti. La transizione verso una mobilità sostenibile è una necessità per la salvaguardia dell’ambiente ma anche un obiettivo concreto di molti accordi internazionali, come il Green Deal europeo. Soprattutto in contesti urbani, oggi le amministrazioni incentivano il passaggio a mezzi di trasporto privato di tipo elettrico e l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico, il car sharing, l’utilizzo di monopattini elettrici, la mobilità ciclabile e pedonale.
Gestione dei rifiuti
Come detto precedentemente, il livello di rifiuti a livello globale rappresenta un grave problema e il passaggio all’economia circolare, con l’idea di riutilizzo e riciclo è una delle uniche vie verso una soluzione. Per di più, oggi le soluzioni circolari hanno la possibilità di sfruttare l’economia digitale e la “sharing economy”, che consente a consumatori e fornitori di collaborare e utilizzare collettivamente beni esistenti. L’innovazione tecnologica e l’impegno aziendale possono rappresentare la sinergia chiave per soluzioni efficaci, come ad esempio il progetto BIOREF, nato dalla collaborazione tra Acea e il CNR, per il recupero e la trasformazione della frazione organica dei rifiuti urbani.
Fonti di energia rinnovabili
In ultimo, l’utilizzo di energie rinnovabili, come energia solare o eolica, rappresenta uno dei principali strumenti per slegarsi dall’utilizzo di combustibili fossili, causa principale delle emissioni di gas a effetto serra. Oltre ad essere una soluzione sostenibile per l’ambiente, quella delle energie rinnovabili è anche una delle strade per raggiungere la sicurezza energetica, non dipendendo da altri paesi, ed economicamente può diventare un mezzo di innovazione dei paesi e un forte alleato contro l’inflazione.