Sviluppo urbano, problemi di mobilità, necessità di rivoluzionare i trasporti per ridurre le emissioni di gas serra: sono questi i fattori che sostengono l’ascesa della mobilità sostenibile, un settore che include diverse soluzioni per spostarsi perseguendo obiettivi ambientali.
Indice
Definizione e significato di Mobilità Sostenibile
“La mobilità sostenibile è la capacità di soddisfare i bisogni della società di muoversi liberamente, di accedere, di comunicare, di commerciare e stabilire relazioni senza sacrificare altri valori umani ed ecologici essenziali oggi e in futuro”. È questa la definizione fornita nel 2004 dal World Business Council for Sustainable Development nel suo Mobility 2030 Report.
Per rendere la mobilità delle persone più sostenibile è essenziale intervenire nel settore dei trasporti, che ha il potenziale di migliorare la vita e il sostentamento di miliardi di persone.
Il Consiglio “Trasporti, telecomunicazioni e energia”, la formazione del Consiglio UE che riunisce, tra l’altro, i ministri dei trasporti dell’Unione Europea, definisce un sistema di trasporto sostenibile come quello che “consente di soddisfare le esigenze fondamentali di accesso e di sviluppo degli individui, delle imprese e della società in modo sicuro e compatibile con la salute dell’uomo e dell’ecosistema, e che promuove l’equità all’interno delle generazioni e tra di esse “.
Nell’ambito del Green Deal, inoltre, la Commissione Europea punta a una riduzione del 90% delle emissioni di gas ad effetto serra nei trasporti del 90% entro il 2050 e al rafforzamento della mobilità elettrica. La Commissione ha anche presentato una “Sustainable and Smart Mobility Strategy”, che getta le basi per rendere il sistema dei trasporti dell’UE più verde, digitale e resiliente.
Anche le Nazioni Unite, che hanno iniziato a parlare del ruolo dei trasporti nello sviluppo sostenibile per la prima volta al Vertice della Terra del 1992, forniscono una definizione simile di trasporto sostenibile: “la fornitura di servizi e infrastrutture per la mobilità delle persone e delle merci – per favorire lo sviluppo economico e sociale a beneficio delle generazioni attuali e future – in modo sicuro, economico, accessibile, efficiente e resiliente, riducendo al minimo le emissioni di carbonio e di altro tipo e l’impatto ambientale”.
Oggi è necessario più che mai intervenire sull’attività di trasporto, aumentata in tutto il mondo come conseguenza della crescita delle economie, che ha prodotto il conseguente rialzo delle emissioni del settore. Anche perché il 95% dell’energia per i trasporti nel mondo proviene ancora da combustibili fossili.
La mobilità sostenibile è collegata a diversi SDGs (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) delle Nazioni Unite, tra cui l’obiettivo 3 (che riguarda la salute e il benessere degli individui), l’SDG 7 (relativo all’energia pulita), l’obiettivo 9 (industrie, innovazione e infrastrutture), l’SDG 11 (Città e comunità sostenibili) e l’obiettivo 13(azione contro il cambiamento climatico).
Perché la mobilità sostenibile è importante?
Le sfide globali connesse alla mobilità urbana sono legate principalmente al traffico, agli incidenti stradali (che uccidono circa 3000 persone al giorno) e alle emissioni di CO2 relative ai trasporti, che sono in continuo aumento.
È necessario, quindi, un cambiamento di paradigma nella pianificazione urbana, in modo tale da ridurre il più possibile le ragioni degli spostamenti (accesso alle destinazioni, alle attività, ai servizi e ai beni), incoraggiando le città compatte e infrastrutture adatte a pedoni e modalità di trasporto “green” per aumentare l’accessibilità.
Diminuzione del traffico
La congestione del traffico è un fenomeno che affligge molte aree del mondo, soprattutto quelle meno sviluppate. Queste zone, infatti, tendenzialmente non sono all’avanguardia nell’implementazione di politiche, strategie e infrastrutture di mobilità sostenibili. Basti pensare alle grandi metropoli dell’India, come Mumbai, dove la congestione da traffico del 2021 è pari al 53%.
Tuttavia, senza guardare troppo lontano, anche in Europa e in particolare in Italia, nonostante i finanziamenti messi a disposizione da istituzioni e governi per migliorare le modalità di trasporto, vi sono città che presentano tassi di traffico da automobile abbastanza elevati (33% a Roma, 36% a Parigi).
Modalità di spostamento definite “green” come l’utilizzo della bicicletta, i mezzi pubblici, i monopattini elettrici, lo sharing di moto e auto, possono contribuire fortemente a diminuire il traffico, soprattutto nelle città densamente abitate, come Mumbai.
Migliore qualità della vita nelle città
I sistemi di trasporto sostenibili possono proteggere e promuovere la salute, riducendo i rischi legati all’inquinamento atmosferico veicolare, all’inattività fisica e agli incidenti stradali. Inoltre, l’aumento della qualità della vita delle persone può essere incentivato non solo da condizioni di salute migliori, ma anche dall’ottimizzazione di spazio e tempo nella quotidianità degli individui.
Per questo, l’obiettivo 11 delle Nazioni Unite prevede nel secondo traguardo l’attuazione di sistemi di trasporto sicuri, abbordabili, accessibili e sostenibili per tutti.
Riduzione dell’impatto ambientale
I mezzi di trasporto più convenzionali, tipicamente legati ai combustibili fossili, producono in Europa il 30% delle emissioni totali di CO2, di cui il 72% viene prodotto dal solo trasporto stradale.
In Italia, i dati non sono più rassicuranti: secondo Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) il 74,8% delle emissioni di gas serra nazionali nel 2019 proviene dal settore dei trasporti. Di questa percentuale, il 92,6% deriva dal trasporto stradale, il 4,3% da quello marittimo, il 2,3% dall’aviazione e lo 0,1% dalle ferrovie.

Quindi, dato che il sistema dei trasporti è ancora uno dei settori che incide di più sull’impatto ambientale, appare necessaria una spinta verso i mezzi di spostamento più sostenibili, limitando sempre di più il ricorso a quelli tradizionali. Soluzioni come l’utilizzo di mezzi privati elettrici o la condivisione dei mezzi di trasporto può incidere in modo decisivo in termini di riduzione di CO2.
Esempi di progetti di mobilità sostenibile
Una serie di tendenze innovative nel campo della mobilità, tra cui la mobilità condivisa e l’offerta di opzioni di mobilità accessibili e sostenibili per le persone, possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi globali di sostenibilità.
Car Sharing
La mobilità condivisa può svolgere un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni e della congestione.Condividendo vari mezzi di trasporto (auto, scooter, biciclette elettriche) possiamo evitare che i veicoli di proprietà rimangano fermi per la maggior parte della giornata e ottimizzare l’uso dei veicoli. La NOwnership, in cui le persone non possiedono il mezzo di trasporto ma pagano per l’uso, ha già iniziato a cambiare le nostre abitudini, soprattutto nelle aree urbane e diffondendosi in particolare tra i millennial.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, lanciato nel settembre 2015 dal Ministero della Transizione Ecologia, dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, i veicoli in sharing in Italia hanno registrato una forte crescita negli ultimi 20 anni. È interessante notare che, insieme alle macchine e agli scooter, anche le biciclette e i monopattini si sono diffusi sempre di più negli ultimi anni.
Numero dei veicoli in sharing in Italia
Car Pooling
Per “car pooling” si intende l’uso condiviso di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi di spostamento. Il carpooling è uno degli ambiti di intervento della cosiddetta mobilità sostenibile, in quanto consente di ridurre il numero di auto in circolazione con effetti benefici su inquinamento, congestione stradale, necessità di infrastrutture e, in ultimo, sulla socialità delle persone.
La principale piattaforma globale che offre servizi di carpooling è BlaBlaCar, che ha 80 milioni di utenti.
Monopattini Elettrici
Chi non ha mai visto qualcuno utilizzare il monopattino elettrico per spostarsi in città? La risposta probabilmente è “nessuno”. Negli ultimi anni, infatti, questo mezzo di trasporto si è diffuso in modo esponenziale in tutte le principali città europee, quelle italiane incluse (secondo l’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility – OSM – nel 2021 un veicolo condiviso su tre in Italia è un monopattino elettrico). Nel nostro Paese si è diffuso particolarmente in seguito al primo lockdown del 2020, quando il governo ne ha incentivato l’acquisto con il “Bonus Mobilità”. Sono inoltre presenti numerosi modelli di sharing.
Tuttavia, questo mezzo, per quanto innovativo dal punto di vista della sostenibilità, presenta alcune criticità in merito alla viabilità, tanto che è stata necessaria una normativa entrata in vigore nel febbraio 2020 che ha equiparato i monopattini alle biciclette. La legge, inoltre, stabilisce che il monopattino deve avere una potenza massima di 500 watt e deve essere dotato di un limitatore di velocità e di un campanello per le segnalazioni acustiche.