Ondate di calore, temperature record e incendi. L’Onu lancia l’allarme per gli eventi estremi che si fanno sempre più intensi in tutto il mondo. L’allerta arriva in una settimana in cui il caldo rovente ha messo in ginocchio soprattutto l’emisfero nord, dall’Europa agli Stati Uniti, dal Nord Africa al bacino del Mediterraneo, fino all’Asia.
“Questi eventi continueranno a crescere”, ha dichiarato Ginevra John Naim, consulente senior per il caldo estremo dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) dell’Onu, “Il numero di ondate di calore simultanee nell’emisfero settentrionale è aumentato di sei volte dagli anni Ottanta. Questa tendenza non accenna a diminuire e anzi l’intensità aumenterà”. In Europa, mentre le temperature superano i 40 gradi in Spagna e Italia, da Nord a Sud, e la Grecia è in emergenza per i vasti incendi, i bollini rossi piegano quest’anno anche paesi che prima d’ora non avevano dovuto far fronte a queste problematiche, come Germania e Svizzera.
“Le temperature potrebbero ancora aumentare la prossima settimana”, ha aggiunto l’esperta dell’Onu, “Temo quindi che non siamo ancora fuori pericolo e che queste ondate di calore avranno gravi ripercussioni sulla salute umana e sui mezzi di sussistenza”.
Anche negli Stati Uniti, un terzo della popolazione, circa cento milioni di persone, resta in allerta per le “ondate di calore opprimente” rilevate dai servizi meteorologici nell’ovest e nel sud, dove non si scende dai 43°C da 18 giorni consecutivi. Mentre nella Death Valley, in California, sono stati raggiunti i 56 gradi, superando i 53,3°C di ieri.