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L'opinione di Roman Rosslenbroich di Aquila Capital

Energie rinnovabili, il ruolo per combattere l’inflazione

Le energie rinnovabili svolgeranno un ruolo importante nel superare la dipendenza dai combustibili fossili che, a seguito del conflitto in Ucraina, è stato uno dei driver dell’aumento dell’inflazione e della crisi del costo della vita in tutta Europa. Il nostro obiettivo deve essere quello di rimuovere velocemente gli ostacoli che impediscono la rapida introduzione di nuova capacità di generazione, in modo da poter costruire impianti di energia pulita e di stoccaggio delle batterie.

Dalla Seconda guerra mondiale abbiamo assistito a due shock inflazionistici: la crisi petrolifera degli anni ’70 e la crisi scatenata dalla guerra in Ucraina. Entrambe sono state in gran parte causate da un accesso limitato ai combustibili fossili e hanno evidenziato la fragilità della sicurezza energetica del Vecchio Continente. Oggi i cittadini di tutta Europa stanno ne stanno pagando il prezzo.

Sarebbe un errore semplificare in maniera eccessiva le cause dell’inflazione, che può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui l’offerta di moneta da parte delle banche centrali, le condizioni del mercato del lavoro e le catene di approvvigionamento. Tuttavia, i combustibili fossili sono stati troppo spesso una causa scatenante e per la prima volta abbiamo una soluzione, che passa attraverso il concetto di energia rinnovabile. Tuttavia, in gran parte d’Europa, decisioni politiche animate da buone intenzioni stanno, in realtà, disincentivando i progetti e zavorrando i piani che annegano nel mondo della burocrazia.

Una rete elettrica europea

Una rete di tecnologie interconnesse in tutto il continente potrebbe generare energia rinnovabile a basso costo per tutti gli europei. Una combinazione di nuove batterie di stoccaggio e di questo ampio sistema geografico ci consentirebbe di fornire una fornitura affidabile anche nelle fasi di minore luce solare o di vento più debole. In effetti, potrebbe essere necessario un ripensamento della nostra infrastruttura elettrica, visti quelli che sono i progetti di elettrificazione su larga scala.

Nelle ore notturne, questo sistema potrebbe trasmettere l’energia delle centrali idroelettriche norvegesi fino all’Europa centrale, integrandola con quella proveniente da impianti eolici a terra in paesi come il Portogallo e la Grecia e da turbine offshore in molte regioni. Durante il giorno, inoltre, l’energia solare di località come l’Andalusia e la Baviera potrebbe essere trasmessa al sistema aperto. Anche se questa è una semplificazione, il risultato sarebbe quello di avere una rete energetica altamente efficiente, a basso costo, climate-friendly e “sovrana” per l’Europa.

Roman Rosslenbroich, Ceo di Aquila Capital

Ma se vogliamo realizzare questo tipo di strategia energetica innovativa, c’è bisogno che le energie rinnovabili siano dichiarate “infrastrutture critiche”.

Dobbiamo modificare le leggi in materia, centralizzare il processo decisionale e ottenere il sostegno delle comunità che subiranno l’impatto dei nuovi progetti rinnovabili. E abbiamo bisogno di soluzioni ragionevoli alle sfide ecologiche, come l’impatto sulla fauna selvatica.

Ci sono ancora alcuni ostacoli

Le rinnovabili sono già oggi la forma di energia più economica, ma spesso non si comprende il ruolo critico che esse svolgono per il successo economico. Le attuali misure per limitare i prezzi dell’energia e proteggere i consumatori dall’aumento del prezzo del gas stanno riducendo gli investimenti proprio nel momento in cui abbiamo bisogno di maggiore capacità di generazione.

In tutta Europa è necessario un processo di autorizzazione semplificato per aiutare i singoli Stati ad accelerare la costruzione di infrastrutture rinnovabili. Inoltre, data la necessità di sostegno da parte delle comunità, potrebbero essere necessari nuovi incentivi finanziari per coloro che si trovano nelle vicinanze di siti in cui sono stati proposti nuovi parchi eolici e solari.

L’aumento della produzione di energia rinnovabile può svolgere un ruolo importante nell’affrontare la sfida dell’inflazione in Europa. I suoi input non hanno un costo e sono illimitati in tutta Europa. Per avere successo, l’industria non ha bisogno di sussidi o aiuti, ma solo di un mercato libero ed equo, senza interventi governativi, e di autorizzazioni facili e veloci.