Biodiversità

Nature Action 100, l’iniziativa degli investitori lanciata alla COP15

Nature Action 100, un’iniziativa globale di coinvolgimento degli investitori per ridurre la perdita di natura e il declino della biodiversità, è stata lanciata alla COP15 di Montreal.

Simile a Climate Action 100+, Nature Action 100 riunisce gli investitori per coinvolgere in modo collaborativo le aziende, ma sui rischi e le dipendenze legate alla natura anziché sul clima.

Le aziende interessate saranno quelle che l’iniziativa considera sistemicamente importanti per l’obiettivo di invertire la perdita di natura e biodiversità entro il 2030.

I firmatari

Tra le società di investimento che hanno lanciato l’iniziativa, AXA Investment Managers, Columbia Threadneedle Investments, BNP Paribas Asset Management, Federated Hermes e Robeco, con la speranza che si uniscano altri firmatari prima del lancio ufficiale di Nature Action 100 nella primavera del 2023.

Ceres e l’Institutional Investors Group on Climate Change saranno i co-protagonisti del segretariato e delle attività di coinvolgimento delle imprese, mentre la Finance for Biodiversity Foundation e Planet Tracker si occuperanno della consulenza tecnica.

Nature Action 100 integrerà il Global Biodiversity Framework della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica, identificando le azioni del settore privato necessarie per proteggere e ripristinare la natura e catalizzando queste azioni attraverso l’impegno degli investitori e delle aziende, si sottolinea in un comunicato dell’iniziativa.

Natura in difficoltà

Sottolineando l’urgenza di proteggere la natura e la biodiversità, Nature Action 100 ha citato il World Economic Forum, secondo cui più della metà del PIL mondiale – o 44 miliardi di dollari di valore economico generato – dipende in misura moderata o elevata dai servizi della natura. Secondo l’iniziativa, alcune stime indicano che decine di miliardi di dollari di attività potrebbero essere a rischio di incaglio nei prossimi 5-10 anni se le aziende continueranno a produrre beni legati alla deforestazione.

Contestualmente, le ricerche del WWF mostrano che le popolazioni di animali selvatici sono diminuite in media del 69% dal 1970 e che circa un milione di specie vegetali e animali sono a rischio di estinzione entro il 2050, ovvero il 25% di tutte le specie presenti sulla Terra. Secondo l’organizzazione no-profit, entro la fine del secolo, il 50% o più sarà a rischio.

Non c’è tempo da perdere

“Nel corso degli anni, ci sono stati molti importanti impegni degli investitori con le aziende che hanno toccato aspetti della crisi della biodiversità, ma nessuno che mettesse la biodiversità in primo piano, concentrandosi sull’inversione della perdita di natura entro il 2030. Nature Action 100 intende colmare questa lacuna, coinvolgendo un’ampia gamma di aziende sui loro impatti più significativi per aiutarle a intraprendere percorsi positivi per la natura. Non abbiamo tempo da perdere“, ha sottolineato Adam Kanzer, responsabile della stewardship per le Americhe di BNP Paribas Asset Management.

“La necessità di proteggere la vitalità a lungo termine del nostro pianeta per le generazioni future è una delle questioni più urgenti del nostro tempo. Nature Action 100 è stata quindi concepita come un’iniziativa guidata dagli investitori per realizzare un cambiamento di paradigma nel rapporto tra imprese e natura“, ha aggiunto Andrew Niebler, cofondatore di Karner Blue Capital.