Crisi energetica

Intesa SP: prezzi energia diminuiranno, ma il cambiamento climatico amplifica la volatilità

Prezzi di gas ed energia in calo nei prossimi mesi, ma persistentemente superiori alla media a 5 anni con la volatilità che resta una minaccia ed è amplificata dal cambiamento climatico, mentre procede la transizione verso fonti energetiche più pulite. È questa la prospettiva nello scenario di base del focus sulla crisi energetica a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

L’anno appena concluso ha visto l’esplosione di una crisi energetica mondiale senza precedenti. Tra le cause vi sono la globalizzazione nei mercati del gas, la forte ripresa post pandemia, accompagnata però dalla scarsità di materie prime, e i conflitti fra vari obiettivi politici e geopolitici.

Il 2021 inoltre è stato un anno caratterizzato da numerosi eventi estremi e anomalie climatiche, che hanno amplificato la volatilità dei prezzi.

Selezionati eventi ed anomalie climatiche nel 2021
Fonte: U.S. NOAA, https://www.ncdc.noaa.gov/sotc/global/202113

L’Europa, in primis, è stata colpita da tale volatilità e mostra una vulnerabilità dei sistemi energetici. Il focus mette in evidenza come al momento le scorte di gas siano eccezionalmente basse.

Il 5 febbraio queste si attestavano al 36%, livello che, in una media a 5 anni, viene raggiunto oltre un mese dopo, nel mese di marzo. D’altro canto, quest’anno il picco è stato a ottobre ed ha visto un riempimento al 77%, mentre nella media a 5 anni il picco, a ottobre, vede un riempimento all’89%.

Negli ultimi 20 anni, la dipendenza dalle importazioni di energia nel continente è aumentata, in media, di 4 punti percentuali, con ovviamente differenze per paese; in Italia, ad esempio, c’è stata una riduzione del 10%, mentre il Regno Unito è passato dall’essere un esportatore a dipendere dalle importazioni per il 35%.

A questo si accosta il calo strutturale nella produzione domestica di gas, in particolare quella da Groningen, il più ampio giacimento in Europa.

Nel 2019, la percentuale di energia prodotta in Europa e proveniente da gas naturale si attestava all’8%. Seguiva poi il combustibile solido al 19%, l’energia nucleare al 32% ed energie rinnovabili al 37%. La quota di energia prodotta nel continente e derivante dal petrolio era pari al 4%. Gli analisti di Intesa, dunque, auspicano che il prossimo decennio sia caratterizzato da investimenti in energia pulita, tecnologie flessibili e interconnessione delle reti elettriche.

Le previsioni

Secondo l’analisi, ipotizzando che la crisi fra Russia e Ucraina non causi gravi interruzioni dei flussi, i mercati di gas ed energia dovrebbero gradualmente tornare verso l’equilibrio: l’offerta dovrebbe aumentare, la distruzione di domanda dovrebbe continuare.

Nelle previsioni i prezzi, seppure superiori alla media a cinque anni, dovrebbero diminuire. Nel focus si stima, nel 2022, il TTF pari a 40 euro/MWh (e 35 euro/MWh nel 2023), mentre il PSV è previsto a 41 euro/MWh e il PUN a 117 euro. Il prezzo delle quote di emissione della CO2 dell’Unione Europea (EUA) si attesterà a 85 euro/tonnellata quest’anno, mentre è previsto un aumento (90 euro/ton) per il 2023.

Stime Intesa Sanpaolo

Prospettive per le aziende energivore italiane

Il sistema energetico in Italia è caratterizzato da una maggiore dipendenza dal gas naturale e da maggiori oneri di sistema rispetto ad altri competitor europei.

Il focus afferma che le aziende italiane potrebbero quindi subire una perdita di competitività sui mercati internazionali e una erosione dei margini se, come probabile, non fosse possibile passare a valle i recenti rialzi della componente energia.

Le Autorità stanno elaborando misure di mitigazione. Ad esempio, l’Autorità di Regolazione di Energia, Reti e Ambiente (ARERA), con la delibera del 31/01/2022 Disposizioni urgenti in materia di componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali del settore elettrico per il I trimestre 2022, accoglie quanto contenuto nel Decreto Sostegni Ter e introduce il taglio degli oneri per imprese con potenza pari o superiore a 16,5 kilowatt.