David Solomon, CEO di Goldman Sachs, ha annunciato una serie di iniziative in tema di sostenibilità e finanza sostenibile, tra le quali anche che la banca allineerà le sue attività di finanziamento con zero emissioni nette entro il 2050. Questo percorso era iniziato poco più di un anno fa, quando la società ha annunciato che avrebbe destinato 630 miliardi in attività di finanziamento, investimento e consulenza a nove aree focalizzate su queste due priorità entro il 2030. Durante la conferenza stampa, Solomon ha affermato che Goldman ha già raggiunto oltre il 20% del suo obiettivo, con un impegno totale di 130 miliardi di cui 80 dedicati alla transizione climatica.
“Abbiamo fatto questo passo perché abbiamo visto che la transizione climatica e la crescita inclusiva erano questioni sempre più centrali per i mercati e le economie” ha dichiarato il CEO newyorkese.
Solomon ha evidenziato, inoltre, diverse iniziative che la banca sta perseguendo verso i propri obiettivi climatici, compresa la divulgazione, la definizione di obiettivi a breve termine e l’integrazione delle considerazioni sul rischio climatico nelle pratiche aziendali.
Sul fronte della divulgazione, Goldman ha pubblicato il suo primo rapporto TCFD lo scorso anno ed ha iniziato a chiedere ai clienti di divulgare più dati sul clima e di incoraggiare le aziende in cui investe ad adottare i framework SASB e TCFD. Solomon ha affermato che la banca aspira a integrare entrambi i framework nel processo di investimento della sua attività di Goldman Sachs Asset Management.
In termini di obiettivi a breve e medio termine, Goldman Sachs si è impegnata a fissare obiettivi climatici intermedi entro la fine del 2021 ed ha stabilito un nuovo impegno per raggiungere zero emissioni nette di carbonio nella sua catena di approvvigionamento entro il 2030.
La società ha anche affermato che nel suo prossimo rapporto TCFD di quest’anno, illustrerà in dettaglio come includerà il rischio climatico sia nelle sue pratiche commerciali che nella selezione delle attività.