Il Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero (DESNZ) del Regno Unito ha comunicato l’elenco dei progetti di cattura delle emissioni di CO2 che accederanno ai fondi, pari a 20 miliardi di sterline, stanziati per le iniziative in Track 1, previsti dal governo per accelerare la decarbonizzazione del Paese. Degli 8 progetti selezionati cinque appartengono al consorzio HyNet North West, in cui Eni è operatore per le attività di trasporto e stoccaggio della CO2. Gli altri tre progetti selezionati sono afferenti all’altro hub CCS East Coast Cluster in corrispondenza della costa orientale dell’Inghilterra.
Con questa decisione il Regno Unito conferma di voler puntare sullo sviluppo della tecnologia Carbon Capture and Storage (CCS). La CCS è un processo tecnologico che consente di catturare le emissioni di anidride carbonica provenienti da attività industriali e di stoccarle nel suolo.
L’IPCC (gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite), nel recente rapporto pubblicato a fine marzo, ha definito la CCS come tecnologia “imprescindibile” per centrare gli obiettivi climatici globali e la IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) stima che la CCS contribuirà ad abbattere il 10% del totale delle emissioni da ridurre nei prossimi 30 anni, arrivando ad un valore di 6,2 miliardi di tonnellate catturate nel 2050.
La realizzazione dei cinque progetti selezionati nell’ambito del consorzio di HyNet, contribuirà alla decarbonizzazione delle attività di grandi aziende emettitrici del polo industriale dell’area nord ovest dell’Inghilterra, nei settori del cemento, “Waste to Energy” e produzione di idrogeno a bassa impronta carbonica. Il volume di CO2 che sarà catturato nell’ambito dei progetti selezionati, pari a circa 3 milioni di tonnellate per anno, sarà poi raccolto, trasportato e stoccato in maniera permanente da Eni nei propri giacimenti di gas esauriti al largo della costa della baia di Liverpool, giacimenti che hanno una capacità di stoccaggio complessiva di circa 200 milioni di tonnellate.
Grazie allo sviluppo del progetto HyNet CCS, Eni, si legge in una nota, svolgerà un ruolo da protagonista nel percorso di decarbonizzazione del Regno Unito che ha identificato nella cattura e stoccaggio della CO2 una delle leve fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi nella lotta al cambiamento climatico.
L’avvio di HyNet è previsto per la metà del decennio in corso con una portata di iniezione di circa 4.5 milioni per anno nella prima fase per poi raggiungere circa 10 milioni di tonnellate per anno di CO2 a partire dal 2030. Oltre ai benefici dal punto di vista ambientale, HyNet CCS promuoverà un nuovo impulso allo sviluppo della regione grazie agli investimenti per lo sviluppo dei progetti e alla creazione di nuovi posti di lavoro legati alla promozione di nuove filiere produttive. Dal punto di vista occupazionale il progetto consentirà la salvaguardia dei livelli attuali e allo stesso tempo favorirà la creazione di circa 56.000 nuovi posti di lavoro nel periodo 2022-2030 nell’area di Liverpool Bay.
Inoltre, Eni ha recentemente sottoposto alla North Sea Transition Authority (NSTA) la candidatura per una licenza di stoccaggio di anidride carbonica nel giacimento di gas depletato di Hewett, che interessa un’area situata nel Mare del Nord meridionale britannico e in cui la società prevede di sviluppare un ulteriore progetto CCS che contribuirà alla decarbonizzazione dell’area di Bacton e Thames Estuary nel Paese. Il giacimento a gas depletato e non più produttivo di Hewett ha una capacità di stoccaggio di oltre 300 milioni di tonnellate di CO2.