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Voluntary Carbon Market Integrity Initiative

Come utilizzare i crediti di carbonio nelle strategie climatiche, la nuova guida

La Voluntary Carbon Market Integrity Initiative, organizzazione focalizzata sui mercati del carbonio, ha pubblicato il suo Claims Code of Practice, che mira a fornire alle aziende un regolamento da seguire per fare affermazioni credibili sul clima. Nello specifico, il codice, che giunge dopo due anni di fase di elaborazione, dovrebbe consentire alle aziende di tutto il mondo di capire come utilizzare i crediti di carbonio nelle loro strategie climatiche in un modo che sia accettato da consumatori, investitori, società civile, autorità di regolamentazione e politici. Seguendo il regolamento, secondo le aspettative della VCMI, le aziende saranno in grado di dimostrare la loro leadership in materia di clima, di mitigare i potenziali rischi per la loro reputazione e di posizionarsi per avere successo in un mondo in transizione verso un futuro prospero a basse emissioni di carbonio.

Annunciata nel 2021 dal presidente della COP26 Alok Sharma, la Voluntary Carbon Market Integrity Initiative collabora con le parti interessate del settore privato, le popolazioni indigene, le comunità locali e i governi per consentire mercati volontari del carbonio ad alta integrazione che contribuiscano in modo significativo all’azione per il clima e sostengano il raggiungimento degli SDGs delle Nazioni Unite. Le iniziative dell’organismo comprendono il regolamento appena pubblicato incentrato sul lato della domanda, e il Toolkit per la strategia di accesso ai mercati volontari del carbonio, incentrato sul lato dell’offerta e progettato per aiutare i responsabili politici a stabilire politiche e processi per consentire la partecipazione dei loro Paesi ai mercati volontari del carbonio ad alta integrità.

Il codice della VCMI

Per conformarsi alle nuove linee guida della VCMI, le aziende devono pubblicare le emissioni annuali, adottare obiettivi dettati dalla scienza e – cosa significativa – dimostrare che il loro lavoro di lobbying e advocacy è coerente con l’Accordo di Parigi e non costituisce un ostacolo al loro successo.

In particolare, il nuovo codice introduce tre livelli di “rivendicazione” (“claim”) – Platino, Oro e Argento – che le aziende possono presentare in base agli investimenti che hanno fatto in riduzioni e rimozioni delle emissioni di gas serra per le azioni aziendali volte a raggiungere i propri obiettivi net zero. Il regolamento, inoltre, delinea le fasi necessarie per fare un “VCMI Claim” (“reclamo VCMI”), tra cui:

  • Il rispetto dei criteri fondamentali della VCMI, che costituiscono la base di una strategia ambiziosa e solida per il clima;
  • La scelta di un claim Platino, Oro o Argento;
  • La selezione di mercati del carbonio che soddisfino soglie di qualità rigorose in linea con i Core Carbon Principles (CCP) dell’Integrity Council for Voluntary Carbon Markets;
  • La divulgazione di informazioni a sostegno del proprio claim e la conduzione di una validazione e di una garanzia indipendenti in linea con il VCMI MRV and Assurance Framework (che sarà pubblicato nel novembre 2023).

Una volta adottate queste misure e dimostrato che stanno facendo progressi nella riduzione delle emissioni a breve termine, le aziende possono acquistare crediti di carbonio per ripulire parte delle emissioni rimanenti. Secondo la VCMI, i crediti devono essere della “massima qualità”. Per giudicare la qualità, le linee guida si basano sui principi stabiliti dall’Integrity Council for the Voluntary Carbon Market.

La pubblicazione del regolamento è un grande passo in avanti, necessario in un contesto in cui la domanda di progetti di compensazione delle emissioni di carbonio che contrastano il rilascio di gas a effetto serra e dei relativi crediti dovrebbe aumentare in modo significativo. Le aziende, infatti, fissano sempre più target di riduzione delle emissioni e si rivolgono alle compensazioni come ponte per i propri sforzi di riduzione delle emissioni assolute o per bilanciare le emissioni difficili da evitare.

“I mercati volontari del carbonio apportano notevoli benefici nell’ambito della transizione a zero delle imprese e come mezzo di finanziamento della transizione climatica a livello mondiale. In un contesto di recenti critiche, ci troviamo ora in una fase in cui solo una guida globale coerente e ben ponderata può sostenere un mercato di alta qualità e stimolare la rapida diffusione dell’uso aziendale di cui abbiamo bisogno. Il Codice dei sinistri darà maggiore sicurezza e svilupperà la fiducia in coloro che lo utilizzano. Se si costruisce l’integrità, la fiducia seguirà, e la fiducia è il fondamento di un mercato ad alto valore e ad alto impatto”, ha dichiarato Rachel Kyte, copresidente del Comitato direttivo della VCMI.

Infine, il nuovo codice della VCMI intende anche fare da filo conduttore tra i mercati nazionali del carbonio (che assegnano quote di emissione alle organizzazioni che possono decidere di acquistare o venderle) e quelli volontari (dove le aziende e i privati compensano volontariamente la propria impronta di carbonio), richiedendo alle aziende di dichiarare se i loro crediti vengono utilizzati da un Paese per adempiere a un impegno dell’Accordo di Parigi.