JP Morgan

Mercato del carbonio

JP Morgan aumenta gli investimenti collegati alla rimozione del carbonio

Per contribuire ad accelerare la crescita e lo sviluppo delle tecnologie di rimozione di anidride carbonica (CDR), JP Morgan ha firmato accordi a lungo termine per l’acquisto di oltre 200 milioni di dollari di tecnologie di rimozione dell’anidride carbonica (Carbon Dioxide Removal, CDR) di alta qualità e durevolezza.

Questi accordi sono finalizzati a rimuovere e immagazzinare 800.000 tonnellate metriche di equivalente di anidride carbonica (mtCO₂e) dall’atmosfera, e rappresentano uno dei più grandi investimenti nell’ambito di rimozione del carbonio annunciati finora. Questi investimenti sosterranno le opere di rimozione dell’anidride carbonica e si prevede che possano consentire alla società di abbinare ogni tonnellata delle sue emissioni operative dirette ad un’azione di rimozione di anidride carbonica durevole entro il 2030, accelerando gli sforzi di sostenibilità operativa di JP Morgan.

Si prevede che il mercato per la rimozione dell’anidride carbonica crescerà in modo significativo da ora fino al 2050.
Il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) stima che siano necessarie rimozioni cumulative di valore comprese tra le 100 e le 1.000 gigatonnellate (GtCO₂e) di anidride carbonica a livello globale entro il 2100, con tassi intermedi di rimozione annuale che si avvicinano a 10 GtCO₂e (gigatonnellate) entro metà secolo.

I mercati emergenti della rimozione dell’anidride carbonica possono contribuire ad accelerare lo sviluppo e la commercializzazione di soluzioni di riduzione e rimozione dell’anidride carbonica

“Questi accordi riflettono la nostra ambizione di sostenere la scalabilità economica, l’innovazione e l’evoluzione di queste tecnologie. Oltre alla riduzione delle emissioni, il mondo ha bisogno di investimenti significativi in soluzioni capaci di rimuovere l’anidride carbonica in modo durevole con potenziale quantificabile in quantità equivalenti alla scala di una gigatonnellata”, ha dichiarato Ashley Bacon, Chief Risk Officer di JP Morgan.

“Finanziare le tecnologie promettenti e necessarie per accelerare la transizione a basse emissioni di carbonio richiede capitali e competenze. Stiamo lavorando per promuovere lo sviluppo su larga scala della rimozione e dell’immagazzinamento dell’anidride carbonica puntando a inserirle nel mercato come soluzioni commerciali e puntiamo a inviare un segnale di mercato forte”, ha aggiunto Daniel Pinto, Presidente e Chief Operating Officer di JP Morgan.

Le società con cui JP Morgan ha stretto gli accordi sono Climeworks, per fornire 25.000 mtCO₂e di servizi finalizzati alla rimozione dell’anidride carbonica, Charm Industrial, per rimuovere e immagazzinare circa 28.500 mtCO₂, CO280 Solutions, per una rimozione totale prevista di fino a 450.000 mtCO₂e, Frontier, da cui ha acquistato 50 milioni di dollari di crediti di CDR durevoli.

La società, inoltre, continuerà a utilizzare soluzioni di rimozione dell’anidride carbonica basate sulla natura come parte dei suoi sforzi per neutralizzare le emissioni operative di Scope 3, come quelle derivanti dai viaggi di lavoro dei dipendenti, e ritiene che i crediti di rimozione dell’anidride carbonica basata sulla natura continueranno a svolgere un ruolo importante, tenendo conto della limitata durevolezza di tali soluzioni.

Oltre alla riduzione delle emissioni, il mercato volontario della carbonio è uno strumento importante per consentire che la transizione a basse emissioni di carbonio avvenga a un ritmo e una scala adeguati alla sfida climatica. A tal proposito, JP Morgan pubblicato un white paper che riassume la sua prospettiva sul ruolo che gioca il mercato volontario dell’anidride carbonica, le sfide attuali del mercato e come l’asset manager sta lavorando per sostenere e sfruttare un mercato della compensazione carbonica più efficace.

“Il mercato volontario dell’anidride carbonica ha bisogno di criteri basati sulla scienza ed equi per garantire che i crediti di carbonio rappresentino una vera riduzione o rimozione delle emissioni. Ecco perché sosteniamo gli sforzi di trasparenza di organizzazioni come l‘Integrity Council for Voluntary Carbon Markets e stiamo collaborando con Carbon Direct, mentre cerchiamo di attuare una strategia basata sulla scienza per la gestione dell’emissioni di anidride carbonica”, ha concluso Marisa Buchanan, Head of Sustainability for JP Morgan.