A2A risultati trimestre | ESG News

Aggiornato il piano industriale

A2A anticipa l’obiettivo Net Zero al 2040 e aumenta gli investimenti in economia circolare

Anticipo del raggiungimento dell’obiettivo Net Zero al 2040 e aumento degli investimenti in economica circolare. Sono questi i due cardini dell’aggiornamento del piano industriale 2021-2030. messo a punto da A2A. Nel dettaglio il gruppo presieduto da Marco Patuano prevede un incremento di 2 miliardi rispetto al piano precedente degli investimenti in economia circolare (7 miliardi) e nella transizione energetica (11 miliardi), raggiungendo un totale di 18 miliardi di euro. Inoltre il 90% degli investimenti è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) e il 70% di questi sono allineati alla Tassonomia europea.

Il nuovo piano approvato dal CdA pone le basi per raggiungere l’azzeramento delle emissioni dirette e indirette (sia scope 1 sia scope 2) generate dal gruppo al 2040 e rafforza i business che possono contribuire alla transizione ecologica del Paese. L’EBITDA è previsto a 2,9 miliardi a fine piano (più che raddoppiato rispetto alla media degli ultimi anni) e sono stati preannunciati in crescita sia l’utile netto, del 9% medio annuo, sia i dividendi minimi attesi, del 3% medio annuo. In aumento inoltre anche le assunzioni dirette rispetto al piano precedente: 7.000 nei dieci anni di piano per un totale di 15.000 dipendenti a fine 2030.

Economia circolare e transizione energetica si confermano i pilastri strategici del piano del gruppo e centrali in tutte le business unit (Energia, Ambiente e Smart Infrastructures). Nell’ambito della prima il gruppo ha finalizzato l’acquisizione dell’unico impianto di trattamento dei rifiuti industriali in Calabria mentre sono state depositate nuove istanze per realizzare infrastrutture di trattamento e smaltimento rifiuti in diverse regioni del Centro e Sud d’Italia.

A supporto della transizione energetica, invece, sono stati acquisiti portafogli di impianti di generazione da fonti rinnovabili, consentendo di anticipare di due anni gli obiettivi di incremento nella generazione di energia green previsti nel piano. In questa direzione vanno anche gli accordi siglati a febbraio 2021 con Octopus Renewables e nei giorni scorsi con Ardian, che possono consentire ad A2A l’acquisizione di portafogli di impianti sia eolici che fotovoltaici localizzati in Italia e in Spagna con una potenza complessiva di 173 MW (Octopus) e 352 MW (Ardian).

Obiettivo neutralità carbonica anticipato al 2040

A2A ha deciso di anticipare di 10 anni l’obiettivo di emissioni zero. Entro il 2040 raggiungerà la neutralità carbonica sulle emissioni dirette e indirette (c.d. scope1 e scope2) attraverso un mix equilibrato e graduale di interventi: sviluppo delle energie rinnovabili, soluzioni di carbon capture e phase-down dei business carbon intensive. Questo percorso virtuoso prevede il miglioramento del fattore emissivo di gruppo al 2030 rispetto all’obiettivo approvato dalla Science Based Targets initiative (216 gCO2/kWh nell’attuale Piano vs 230 gCO2/kWh certificati SBTi) e di conseguenza la riduzione del 49% delle emissioni specifiche di A2A rispetto al 2017.

Decarbonizzazione e transizione energetica sono supportate anche dal contributo sinergico delle attività di economia circolare. Dalla valorizzazione di quest’ultima derivano, infatti, due importanti componenti: le molecole green quali l’idrogeno e il biometano.

Nuovi sviluppi strategici: mobilità sostenibile, idrogeno green, bio-metano

I principali elementi di novità dell’aggiornamento di piano si inseriscono nel solco degli obiettivi globali di riduzione dell’impronta carbonica. Circa il 30% delle emissioni di CO2 in Italia derivano dal settore della mobilità. A2A sostiene che abbattere le emissioni di CO2 dai trasporti di merci e persone sarà possibile con una penetrazione sempre più rilevante di auto elettriche e mezzi pesanti alimentati a idrogeno e bio-GNL. Nel 2021 l’8% delle auto vendute in Italia sono state elettriche (pure e ibride plug-in) ed è una percentuale destinata a crescere nei prossimi anni. Per favorire l’adozione di questo modello di mobilità sostenibile A2A ha quadruplicato l’installazione di infrastrutture previste rispetto allo scorso piano: 24 mila punti di ricarica elettrica al 2030 con un focus sulla bassa potenza (fino a 7kW) e sull’alta potenza (oltre 50 kW), per favorire sia una modalità di erogazione lenta (ad. es. durante la notte) sia rapida (simile a quella delle stazioni di rifornimento tradizionali). Per quei segmenti di mobilità la cui evoluzione non è prevista verso l’elettrico, A2A vuole mettere a disposizione soluzioni green quali idrogeno verde e bio-GNL. Il gruppo ha in programma di sviluppare infatti oltre 60 impianti di biometano di cui almeno 5 con liquefazione per ottenere bio-GNL, mentre per la produzione di idrogeno si potranno sfruttare fonti di energia prodotta continuativamente come quella dei termovalorizzatori, con un modello di business decentralizzato basato su ecosistemi locali al servizio dell’industria e del trasporto pesante.