Siamo davanti ad un potenziale momento di svolta per la transizione energetica globale. L’accordo raggiunto alla COP28 porta finalmente alla luce l’urgenza di avviare una decarbonizzazione, ma manca ancora di mandati vincolanti per una rapida riduzione dei combustibili fossili.
Questo decennio è cruciale per contrastare gli effetti già evidenti del cambiamento climatico e tutti i Paesi, compresa l’Italia, dovranno considerare questo accordo come un invito ad agire rapidamente e in modo significativo. L’industria energetica deve intensificare gli sforzi e attuare misure concrete per rispettare gli impegni volontari. Ciò significa anche adottare al più presto pratiche che si allineino agli standard sul metano in arrivo nell’UE, anche per quello che riguarda le importazioni, per riuscire a generare riduzioni e quindi avere risultati nel breve periodo”.
L’Italia è già riuscita a diminuire significativamente le emissioni di metano rispetto ad altri stati e il governo ha inserito esplicitamente nell’ultima versione del Piano Nazionale per l’Energia e il Clima impegni in tal senso. Considerando la sua posizione strategica e la volontà di diventare hub mediterraneo del gas, confidiamo che questo impegno continuerà e verrà rafforzato, sia in un’ottica di rafforzamento della sicurezza energetica e ambientale, fino a renderlo un hub della riduzione di metano anche da parte dei paesi importatori. Il nostro Paese può diventare in tal senso un punto di riferimento a livello internazionale per la transizione energetica, mettendo questo impegno al centro della collaborazione con gli altri paesi dell´area e del Piano Mattei.
I governi, le imprese e la società civile devono ora unire le forze per migliorare i processi di trasparenza e di responsabilità in relazione alle emissioni. La priorità riguarda il metano, un killer del clima. Environmental Defense Fund, insieme a organizzazioni esperte, lavora insieme a scienziati di tutto il mondo per fornire dati pubblici, accurati e affidabili sulle emissioni di metano. Grazie a MethaneSAT, il satellite altamente sofisticato che EDF lancerà all’inizio del 2024, potremo migliorare i meccanismi di trasparenza e responsabilità delle emissioni, impedendo agli emettitori di nascondersi e migliorando le nostre possibilità di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C, prima che la porta si chiuda definitivamente”.