ConsulenTia 2023

Innovazione, sostenibilità e inclusione: l’industria finanziaria parla alle nuove generazioni

“Non i robot, non l’intelligenza artificiale, ma l’eventuale incapacità di comunicare ai giovani può mettere in grave crisi il mondo della consulenza finanziaria”. Sono queste le parole con cui Francesco Di Ciommoprorettore dell’università Luiss Guido Carli ha introdotto il convegno “Largo ai giovani! Innovazione, sostenibilità e inclusione: l’industria finanziaria parla alle nuove generazioni”, che si è tenuto a Roma durante la decima edizione di ConsulenTia, evento di cui ESGnews è media partner.

Il prorettore ha presentato il cambio radicale di prospettiva e di paradigma antropologico in atto, sottolineando l’urgenza con cui la categoria deve attuare anch’essa un nuovo approccio per rimanere al passo, al fianco dei giovani. “Il mondo delle reti affronta il problema della comunicazione ai giovani in modo troppo timido e inconsapevole”, ha evidenziato Di Ciommo, secondo il quale solo quando ci sarà stato l’adeguamento necessario sarà possibile veicolare gli investimenti italiani nell’economia reale, invertendo la tendenza all’invecchiamento e al saldo migratorio del Paese. “Il mondo della consulenza finanziaria non si è rivolto ai giovani finora, ma se non lo farà in futuro è destinato ad estinguersi. Esistono due tipi di imprese: quelle disposte a cambiare e quelle che falliscono”, ha concluso il prorettore. 

La pensa così anche Giuseppe Gambacortacoordinatore nazionale Anasf Giovani, che ha posto l’attenzione su un’altra grande problematica che affligge il settore: la difficolta dell’accesso al mondo della consulenza finanziaria per un giovane alle prime armi che inizia spesso con “un’agenda bianca”, ovvero con nessun cliente.

Secondo Mario Rutavicedirettore generale Allianz Bank Financial Advisors per ovviare al problema della mancanza di giovani le reti devono potenziare l’attività dei team che gestiscono la fase di inserimento di chi ha meno esperienza. Per Nicola Viscantihead of advisors Banca Widiba il vero tema è la necessità di attuare l’accompagnamento, tramite la cooperazione tra consulente senior e consulente giovane cui può essere affidato il patrimonio gestito dopo la pensione. “La figura di consulente finanziario lupus solitario scomparirà”, ha commentato a tal proposito Viscanti. 

Sul tema accompagnamento Fabio Cubellicondirettore generale Fideuram Intesa Sanpaolo private banking riconosce che esso deve essere attuato anche sul piano economico. Anche per Mauro Albanesevice dg direzione commerciale rete pfa e private banking Fineco la vera questione è la mancanza di stabilità economica che viene concessa ai giovani consulenti. 

La valorizzazione dei talenti è un tema su cui si è concentrato anche l’intervento di Federico Gerardiniresponsabile direzione commerciale e wealth management Zurich Bank, che ha sottolineato che se solo il 12% dei consulenti è under 40 il motivo è proprio la difficoltà di inserimento e la scarsa comunicazione del settore. 

“I giovani sono la grande occasione per tutti”, ha commentato Stefano Volpatodirettore commerciale Banca Mediolanum, secondo il quale la valorizzazione dei consulenti neofiti non è abbastanza diffusa attualmente. “L’opportunità più grande per i prossimi anni è accogliere i giovani nella professione”, ha ribadito anche Moris Franzonidirettore commerciale rete financial wellbanker Credem, “per questo bisogna stimolarli economicamente ad iniziare questo percorso”. 

Ma, se è vero che il talento è importante, sicuramente non basta, come evidenziano Filippo Berta, artista e Francesco Graziani, campione del mondo 1982, che hanno offerto il racconto della propria storia e i traguardi raggiunti, invitando la platea al confronto con i giovani e sottolineando l’urgenza di trovare una soluzione al gap generazionale e “trarre dalle difficoltà un valore”. 

Fare squadra rimane l’elemento centrale per sviluppare la capacità di interagire con le nuove generazioni e generare valore, in particolare rispetto al dibattuto tema sugli incentivi, al fine di evolvere progressivamente il settore”, ha concluso il presidente Anasf Luigi Conte