ConsulenTia 2023

ConsulenTia23: la consulenza finanziaria come scelta disruptive

“Da decenni uniamo le esperienze dei consulenti finanziari, coltiviamo i talenti più promettenti e investiamo nel futuro della categoria: la nostra è una credibilità costruita nel tempo”, ha esordito Luigi Conte, presidente Anasf, nella sua relazione introduttiva in occasione dell’evento “La consulenza finanziaria come scelta disruptive”, riassumendo i claim dell’evento che raccontano la storia dell’associazione e celebrano i dieci anni di ConsulenTia.

Conte ha proseguito sottolineando il valore della consulenza come servizio essenziale al cittadino, riconosciuto a livello istituzionale, e quale importante strumento di diffusione dell’educazione finanziaria, soffermandosi anche sulla scelta del titolo del convegno inaugurale, ovvero “la consulenza finanziaria come scelta disruptive”, volta ad evidenziare la capacità “dirompente” della categoria nella visione e nella gestione del patrimonio nel lungo periodo, anche nei contesti più complessi. Dunque, una professione, quella del consulente finanziario, che possiede le potenzialità necessarie per contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Paese. “Per raggiungere questo obiettivo”, ha detto Conte, “auspichiamo un patto di valore tra i protagonisti dello scenario socioeconomico:famiglie, organizzazioni, istituzioni e imprese. Un patto strategico che produca iniziative concrete, finalizzate alla crescita e allo sviluppo, che rappresenti un cambio di prospettiva dirompente, in un contesto tanto complesso quanto stimolante, e che rappresenti una risposta puntuale alle crisi del mercato”, ha concluso Conte, rimarcando la funzione ‘strutturale’ e ‘solidale’ del patto, “E’ importante ripartire dal punto centrale, il rapporto tra consulente finanziario e investitore, fare gioco di squadra per vedere questo paese rianimarsi attraverso la consulenza finanziaria”.

Dal fronte istituzioni, Antonio Misiani, vicepresidente quinta commissione bilancio, Senato della Repubblica, ha invitato alla responsabilità di guardare al lungo periodo, mettendo a sistema gli sforzi di tutte le attività in essere per la crescita dell’educazione finanziaria. “È insegnando l’Abc del risparmio che è possibile ridurre l’incertezza dei risparmiatori, i quali, in assenza del supporto di un professionista, possono incorrere in errori drammatici”, ha affermato Misiani. 

Ad approfondire il profilo dei risparmiatori italiani è stata Tiziana Tognavicedirettore generale Consob, che ha esordito presentando l’ultima indagine sui risparmi delle famiglie italiane, da cui emerge che “la gran parte dei cittadini intervistati non avverte la necessità della consulenza e non percepisce il costo del servizio della consulenza (solo il 26% del campione ha mostrato l’esigenza del sostegno di un professionista nelle scelte di asset allocation, ndr)”, rilevando al tempo stesso una ridondanza di informazione negli attuali modelli di distribuzione che necessitano di una maggiore trasparenza sostanziale rispetto ai costi dei modelli.

Per Giovanni Sandrivicepresidente Assogestioni e country head BlackRock, “oggi la consapevolezza dell’importanza sistemica è un punto di forza e il contesto ci è favorevole: abbiamo molti più strumenti a disposizione che è importante imparare a utilizzare e per questo il ruolo del consulente finanziario è più centrale di prima come conseguenza della sempre più alta complessità del mercato”.

Filippo Parrella, consulente della funzione legale Assoreti, invece, ha sottolineato la capacità della categoria di trasferire e orientare il risparmio verso una crescita duratura e sostenibile dell’economia reale. “La crescente complessità dei mercati e della regolamentazione è un elemento che porta a irrobustire la presenza dei professionisti sul territorio. La consulenza finanziaria è sempre più organizzata e centralizzata, le reti stanno investendo sempre di più nella formazione per assicurare che l’attività svolta sul territorio vada a buon segno”. 

Infine, il presidente Conte, oltre a sottolineare la neccesità di una maggiore consapevolezza sull’importanza del riconoscimento della professione del consulente finanziario, ha voluto concludere l’incontro con queste parole: “Ripartiamo da un concetto fondamentale: dobbiamo partecipare alla svolta culturale del Paese e dobbiamo contribuire alla definizione di un nuovo paradigma facendo fronte comune con gli interlocutori (tra cui organizzazioni e istituzioni, ndr). Il confronto è la via corretta da scegliere per rilanciare l’economia del Paese attraverso la consulenza finanziaria, che può indirizzare il risparmio nell’economia reale”.