Intervista

Davoli (Campari): “Ecco a che punto è la roadmap di sostenibilità del gruppo”

La strategia di sostenibilità di Campari Group, articolata su persone, pratiche responsabili, ambiente e comunità, è in piena accelerazione e inizia a dare i suoi frutti, come dimostra il raggiungimento, con quattro anni di anticipo, dell’obiettivo di assicurare il 100% di energia elettrica rinnovabile per tutti i siti europei del gruppo.

In questa intervista a ESGnews a margine della Sustainability Week, Aldo Davoli, Global PA, Corporate Communications and Sustainability Senior Director di Campari Group, ha raccontato gli obiettivi qualitativi e quantitativi della Sustainability roadmap di Campari Group, descrivendo quali progetti e azioni sono stati messi in campo per raggiungere i target.

Quali sono i temi più rilevanti per la vostra azienda nell’ambito della sostenibilità? Sono in linea con le richieste che avanzano i vostri investitori a questo riguardo?

L’approccio alla sostenibilità di Campari Group identifica quattro aree attraverso cui il Gruppo si impegna nella creazione di valore in ogni area del proprio business e lungo l’intera catena del valore. Le nostre priorità di sostenibilità riflettono il nostro modo di essere e crediamo soddisfino le attese di tutti i principali stakeholder dell’azienda, inclusi gli investitori. Campari Group promuove infatti il dialogo costante con gli investitori e con la più ampia comunità finanziaria, recependo così nuove istanze e soddisfacendone al meglio le aspettative.  

Nell’ambito dell’area Our People Campari Group promuove una cultura aziendale in cui tutte le persone si sentano accolte, comprese e incoraggiate. Noi Camparisti, come ci definiamo, siamo i primi ambasciatori del Gruppo, capaci di rappresentarne al meglio i valori aziendali e garantire la crescita del business. Per sostenere le nostre principali risorse, particolare attenzione viene sempre più posta alle tematiche di inclusione, equità e diversità, dello sviluppo e dell’apprendimento continuo, dell’equilibrio fra vita privata e lavoro. 

Tramite le attività promosse all’interno dell’area Responsible practices, ci impegniamo a promuovere una cultura della qualità, della sicurezza alimentare e della responsabilità per tutti i brand del portafoglio. Questo sforzo si riflette anche in progetti e attività di comunicazione e coinvolgimento sviluppati autonomamente o in collaborazione con altre aziende del settore e le principali associazioni di categoria. Il gruppo ha pertanto formalizzato nel 2020 una strategia globale sul consumo responsabile che, facendo leva sugli stessi Camparisti e i bartender, suoi principali stakeholder di riferimento, contribuisca a sensibilizzare i consumatori finali a un consumo consapevole e responsabile dei nostri prodotti.

Relativamente all’Ambiente, l’uso responsabile delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale delle nostre attività produttive sono capisaldi che guidano tutte le attività del gruppo al fine di perseguire uno sviluppo sostenibile. Nel 2020, con la nostra nuova strategia ambientale globale, ci siamo prefissati obiettivi sfidanti allineati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite da raggiungere entro il 2025 e il 2030, impegnandoci al contempo a misurare e rendicontare le nostre prestazioni in modo trasparente. 

Lavoro, arte, educazione e cultura sono, infine, le aree principali su cui il Gruppo ha scelto di concentrare i propri sforzi nel generare un impatto positivo sulle Comunità, assicurando sempre un continuo coinvolgimento e un forte sostegno a favore delle comunità locali e dei propri partner commerciali. 

Quali sono i vostri principali obiettivi in ambito ESG?

Per ciascuna delle quattro aree, l’azienda ha individuato specifici obiettivi qualitativi e quantitativi e relativi progetti.  

Nell’area “Our People”, è stato avviato un progetto globale di inclusione, equità e diversità con l’obiettivo di favorire le stesse opportunità e promuovere l’inclusione in tutte le nostre geografie. Uguale attenzione è dedicata ai temi di salute e sicurezza, promossi tanto nei nostri  stabilimenti quanto negli uffici. Da ultimo si evidenzia l’impegno nell’area della formazione facendo leva soprattutto sulle risorse digitali.

Il Gruppo ha recentemente formalizzato una strategia globale di responsible drinking. Abbiamo definito obiettivi di sensibilizzazione ed educazione di tutti i dipendenti ai temi del bere responsabile, affinché i Camparisti in primis si facciano portavoce di messaggi di responsabilità riconnessi al consumo di bevande alcoliche; formazione obbligatoria dell’intera comunità di Marketing ai principi del nostro Code on Commercial Communication, un codice adottato su base volontaria per assicurare che tutta la comunicazione commerciale rispetti i più alti standard di legalità, onestà, correttezza e responsabilità; (3) sensibilizzazione dei bartender, fra i nostri più diretti e principali stakeholder, ai temi di servizio responsabile.

Con l’obiettivo di ridurre in nostro impatto ambientale diretto e indiretto, abbiamo infine definito target specifici relativi a: energia ed emissioni (raggiungere il net zero entro il 2050; ridurre le emissioni dirette di gas serra del 20% entro il 2025, del 30% entro il 2030 e del 25% relativamente all’intera Supply Chain sempre entro il 2030, assicurare il 100% di elettricità rinnovabile per i siti di produzione europei entro il 2025, obiettivo quest’ultimo già raggiunto a fine 2022); acqua, di cui vogliamo ridurre il consumo del 40% entro il 2025 e del 42,5% entro il 2030 continuando a garantire il ritorno all’ambiente in sicurezza del 100% delle acque reflue; rifiuti, con la previsione di zero rifiuti a discarica entro il 2025.

Quali sono i principali risultati ottenuti? 

Relativamente ai temi di Diversity, Equity & Inclusion ci siamo impegnati a promuovere attività globali tra cui ad esempio azioni di remediation della disparità retributiva uomo/donna o percorsi educativi sui temi dei pregiudizi inconsci. Sempre in tema educazione e formazione continua delle risorse, abbiamo lanciato nel 2021 la Learning Distillery, un nuovo sistema di gestione che mira a rendere l’esperienza di apprendimento più aperta e scalabile facendo leva su risorse digitali e contenuti tailor-made. 

Nell’area responsible practices abbiamo aggiornato il nostro Codice di comunicazione commerciale, ponendo cura altresì sulla comunicazione digitale formando di conseguenza i team di marketing nel mondo. Sempre attraverso lo strumento digitale, si è poi provveduto a sviluppare pillole social per alcuni dei nostri brand volte a sensibilizzare il consumatore alle tematiche  di consumo responsabile. Facendo leva su un progetto pilota italiano del 2019, abbiamo poi lanciato quest’anno a livello internazionale il progetto Bartender Hero, grazie alla collaborazione con l’International Bartender Association (IBA), l’organizzazione più autorevole e riconosciuta al mondo nel settore del bartending. In riferimento ai temi ambientali, l’acquisto di elettricità da fonte rinnovabile in tutti gli stabilimenti produttivi europei e negli HQs di Sesto San Giovanni (Milano) ci ha permesso di raggiungere il target prefissato tre anni in anticipo, assicurando che il 61% dell’energia elettrica totale utilizzata dagli stabilimenti del gruppo derivi da fonti rinnovabili, pari a 6.957 tonnellate di CO2 e non rilasciate nell’atmosfera. A ulteriore dimostrazione dell’impegno dell’azienda nella lotta al cambiamento climatico, abbiamo lanciato già due programmi di share buy-back con un angolo di sostenibilità: parte dell’outperformance è destinata all’installazione di pannelli fotovoltaici negli stabilimenti italiani e giamaicani. Per quanto riguarda l’acqua, il Water Reduction programme lanciato globalmente nel 2021 ci ha permesso di ridurre i consumi di acqua del 37% rispetto al 2019. Ci siamo inoltre impegnati nella realizzazione di un impianto di trattamento delle acque reflue nella distilleria a New Yarmouth garantendo altresì pieno recupero e valorizzazione dei residui solidi come mangime per animali e fertilizzante naturale. Risultati altrettanto positivi sono stati registrati per la gestione rifiuti, con una loro riduzione globale a discarica nel 2021 del 24% rispetto all’anno precedente.

Con l’obiettivo di generare un impatto sociale positivo, il gruppo si impegna infine a promuovere progetti nelle aree di educazione, arte, cultura e lavoro, a beneficio delle comunità locali in cui opera. Fra i tanti, un’iniziativa a cui sono particolarmente legato è AdAstra, un progetto di formazione-lavoro rivolto a giovani in condizioni di fragilità personale ed economica promosso in partnership con Fondazione di Comunità Milano, A&I Onlus, Heineken e Lavazza. 

A che punto siete nel percorso di decarbonizzazione e come pensate che la crisi energetica influirà sulla sua evoluzione?

Per raggiungere i nostri target ambientali abbiamo implementato interventi innovativi e soluzioni integrate sostenibili volti a migliorare il nostro consumo energetico, ridurre i costi, aumentare il ricorso a fonti di energia rinnovabile e decarbonizzare quanto più possibile le nostre attività produttive. L’utilizzo di energia rinnovabile generata da fonti certificate con garanzie di origine è stato una delle principali leve che ha permesso di raggiungere gli obiettivi con largo anticipo rispetto al target prefissato. Nel 2021, infatti, il consumo di elettricità di tutti i siti europei risulta coperto da garanzie di origine. Continueremo a sviluppare il nostro piano pluriennale di efficientamento energetico, impegnandoci ad acquistare elettricità da fonti certificate in tutti i siti del Gruppo. 

Abbiamo inoltre recentemente effettuato un’ampia revisione dell’impronta carbonica dell’intera catena del valore, calcolando le relative emissioni. I risultati ci permetteranno di identificare azioni e iniziative volte a mitigare le emissioni coinvolgendo anche fornitori e distributori nella lotta al cambiamento climatico. Fra le iniziative già implementate, dal 2019, Campari ha sviluppato un modello di co-investimento con le comunità locali in Messico, instaurando così relazioni di lungo termine con partner selezionati per promuovere iniziative a tutela della biodiversità nelle piantagioni di agave, rendendo al contempo la propria catena di approvvigionamento più resistente a eventuali shock fisici e di mercato. 

Relativamente alla crisi energetica a livello produttivo, stiamo facendo installare nuovi impianti fotovoltaici negli stabilimenti di Novi Ligure e di Canale D’Alba che ci permetteranno di ottenere un risparmio di oltre 800 tonnellate di CO2 all’anno. Stabilimenti sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale portano a una sostenibilità dal punto di vista economico che, soprattutto in un periodo reso complesso dalla crisi energetica, garantisce all’azienda di prosperare.