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Parità di genere

Violenza sulle donne: l’UE aderisce alla Convenzione di Instabul

L’Unione Europea nei giorni scorsi ha aderito alla Convenzione di Instabul, in seguito all’approvazione da parte del Consiglio UE. La Convenzione di Istanbul è un quadro giuridico vincolante volto a proteggere le donne da ogni forma di violenza e a prevenire, perseguire ed eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica. Si tratta di un passo giuridico e politico decisivo.

“L’Europa è dalla parte delle donne, per proteggerle dalla violenza. Tutte le donne e le ragazze meritano una vita libera dalla violenza, è tempo di giustizia e uguaglianza. Oggi l’Unione europea lancia un segnale forte. siamo determinati a prevenire, condannare e combattere la violenza contro le donne e le ragazze in tutte le sue forme”, ha dichiarato la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen commentando l’adozione del Consiglio.

La Commissione europea aveva proposto l’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul nel 2016, chiedendo un’ampia adesione che copra sia la competenza esclusiva che quella condivisa. Lo scorso maggio, il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza a favore dell’approvazione per l’adesione all’UE e ora è giunta anche l’approvazione del Consiglio.

La Convenzione di Istanbul è uno strumento giuridico potente per prevenire e combattere la violenza contro le donne, la violenza domestica e per proteggere le vittime. Riconosce che la violenza contro le donne costituisce una violazione dei loro diritti umani. Affronta la violenza contro le donne attraverso misure volte a prevenire la violenza, proteggere e sostenere le sue vittime e perseguire i colpevoli.

Altre iniziative europee e internazionali per combattere la violenza di genere

Nell’ambito dell’iniziativa “Un nuovo impulso per la democrazia europea”, l’8 marzo 2022 la Commissione ha adottato una proposta di direttiva per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica. La proposta mira a garantire che le forme più gravi di violenza contro le donne siano criminalizzate in tutta l’UE, come lo stupro, la mutilazione genitale femminile e la violenza informatica di genere, compreso il cyber stalking e la condivisione non consensuale di immagini intime.

La Commissione UE si è impegnata anche nella strategia europea per la parità di genere 2020-2025. Il piano d’azione ribadisce l’impegno a proporre nuove norme per porre fine alla violenza di genere contro le donne, comprese le molestie sul lavoro a sfondo sessuale. La Commissione, inoltre, fornisce finanziamenti a progetti e organizzazioni per affrontare la violenza di genere attraverso il programma “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori”.

A livello internazionale, il piano d’azione sulla parità di genere e l’emancipazione femminile nelle relazioni esterne 2020-2025 fornisce un ambizioso quadro politico per realizzare progressi in materia di parità di genere ed emancipazione femminile. L’UE proseguirà i suoi sforzi per frenare la violenza sessuale e di genere in tutto il mondo, anche nei conflitti e nelle emergenze. Ne è un esempio l’iniziativa globaleSpotlight“, con un investimento iniziale dell’UE di 500 milioni di euro, mira a eliminare tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze. L’UE è inoltre un membro attivo dell’invito all’azione per la protezione dalla violenza di genere nelle emergenze, un’iniziativa globale interlaterale con più di 100 membri che punta a guidare il cambiamento e promuovere la responsabilità del sistema umanitario per affrontare il problema della discriminazione di genere fin dalle prime fasi di una crisi.

Prossimi passi

Dopo l’adozione del Consiglio, le decisioni prese saranno pubblicate in Gazzetta ufficiale e l’entrata in vigore avverrà il ventesimo giorno successivo al giorno della pubblicazione nella Gazzetta.