Evento

Intesa SP: le imprese vincenti sono quelle attente alla sostenibilità

Dagli impatti e le reazioni alla crisi energetica, ai progressi sul fronte della transizione digitale, dalla capacità di innovare della manifattura italiana fino all’aumento degli investimenti in digitalizzazione e servizi online, dagli investimenti per la transizione green a quelli in formazione e capitale umano, gli imprenditori sono sempre più attenti non solo al business ma anche all’impatto che esso genera. È quanto è emerso dall’evento conclusivo della quarta edizione di Imprese Vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese. Tenutosi presso Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa a Milano, e realizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, l’evento ha celebrato le 140 PMI che si sono presentate nel roadshow di questa edizione, con 12 eventi sui territori e due rispettivamente dedicati al terzo settore e all’agribusiness.

Dalle voci dei partecipanti è stato evidenziato come l’azienda che eccelle è quella che evolve in continuazione. Emerge quindi la percezione che stia cambiando il ruolo dell’imprenditore, capace di riconoscere come valore la vocazione sociale dell’impresa che risponde ai nuovi canoni di attenzione alla sostenibilità non solo ambientale, al capitale umano, agli sviluppi digitali a servizio dell’impresa e delle persone. L’azienda che meglio performa è quella che sviluppa il business senza dimenticare il benessere comune. Una percezione che forse si è diffusa in modo dirompente dopo la pandemia, ma che ha sviluppato elementi e valori già presenti e oggi al centro delle strategie ESG e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le Imprese Vincenti investono pertanto in formazione, in servizi welfare, in processi rispettosi dell’ambiente e in progetti che danno molta rilevanza all’impatto sociale e alla definizione di qualità del prodotto in virtù della valorizzazione delle risorse del territorio o dei rapporti di filiera con altre aziende collegate. Anche la ricaduta territoriale – in termini di occupazione ma anche di attrattività e di sviluppo – è una delle chiavi di lettura di questa edizione.

L’evento finale di Imprese Vincenti ha dunque dato ai partecipanti l’occasione per una riflessione sui percorsi e le scelte delle PMI eccellenti e di cosa esse possano offrire alla società, oltre che al sistema economico e produttivo italiano, in termini di ecosistema imprenditoriale ma anche di contributo alla crescita e alla competitività, alla digitalizzazione, di innovazione e welfare. Sono intervenuti economisti e imprenditori, tracciando un bilancio dell’edizione e attivando un dialogo con al centro le imprese e le opportunità a loro disposizione per affrontare la transizione ecologica e digitale e contribuire a realizzare gli obiettivi del PNRR, dove la leva dell’imprenditorialità agisce da stimolo e fonte di innovazione.

Dopo i saluti di Claudia Parzani, presidente Borsa Italiana, e di Virginia Borla, executive director Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, l’apertura dei lavori è stata affidata a Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo, che ha illustrato lo scenario macro-economico e i cambiamenti di mercato, a cui ha fatto seguito l’intervento di Valerio De Molli, managing partner e CEO The European House-Ambrosetti, sul contributo delle PMI italiane alla ripartenza del sistema Paese. È quindi seguita una tavola rotonda su PNRR e transizione sostenibile e digitale per la crescita e la competitività delle PMI italiane con interventi di Enrico Giovannini, direttore scientifico Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile-ASviS, di Anna Roscio, executive director Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, di Stefano Serra, presidente Fondazione ITS Mobilità Sostenibile, Meccatronica Aerospazio Piemonte, di Marta Testi, amministratore delegato ELITE-Gruppo Euronext, e di Francesco Ubertini, vicepresidente Fondazione ICSC.

Il percorso delle Imprese Vincenti è stato poi oggetto di una riflessione a due voci, quella di Federico Pendin, presidente Fondazione San Nicolò, e di Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, che hanno evidenziato come utilità sociale, ricerca del bene collettivo e valorizzazione della comunità siano il terreno comune per essere un’impresa vincente.

“Le 140 aziende che anche quest’anno hanno condiviso con Intesa Sanpaolo il percorso di Imprese Vincenti emergono come testimonial del made in Italy e della capacità esemplare di cogliere i nuovi stimoli e trasformare la propria visione anche in logica ESG” ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, “Sostenibilità, impatto sulle persone e sull’ambiente, managerialità sono elementi distintivi dell’impresa e sono coerenti con una nuova vocazione, che genera ricchezza economica e sociale”.