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Progetto Cultura

Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli confermato presidente emerito

Giovanni Bazoli continuerà a svolgere le funzioni di presidente emerito di Intesa Sanpaolo e, oltre a poter essere consultato sui temi della governance e sui temi strategici e istituzionali riguardanti la banca, proseguirà, in collaborazione con l’attuale presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a progettare e realizzare il Progetto Cultura, il piano che definisce la missione, la vision e i programmi del gruppo nel settore culturale e dei beni storico-artistici.

L’invito alla conferma della carica da parte del CdA arriva nella settimana antecedente l’apertura ufficiale delle due nuove sedi di Torino e Napoli che completa la realizzazione del sistema museale delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, uno dei primi cinque al mondo in campo bancario.

Giovanni Bazoli, presidente emerito Intesa Sanpaolo

Il Progetto Cultura, che si articola su orizzonti di programmazione pluriennale ed è guidato da un comitato scientifico di esperti, indirizza e propone i progetti e gli interventi nel campo dell’arte, della cultura e del patrimonio storico di Intesa Sanpaolo, realizzati dalla Direzione Arte e Cultura e Beni Storici guidata da Michele Coppola. Le iniziative sono attuate autonomamente o in partenariato con altri soggetti pubblici e privati (musei, fondazioni, università, istituzioni pubbliche, enti teatrali e musicali) nazionali e internazionali.

Nel 2017 Intesa Sanpaolo ha aggiornato il valore bilancistico delle collezioni, rideterminando a fair value il valore economico del proprio patrimonio storico-artistico, che è stato allineato alle valutazioni correnti nel mercato dell’arte, con l’adozione di rigorose procedure di revisione periodica delle quotazioni. È stata un’operazione di rilevante impatto metodologico, economico e culturale perché, di là dalla significativa crescita del valore contabile e dai conseguenti riflessi positivi per gli azionisti, a partire da quell’anno i beni artistici sono stati anche pienamente legittimati come asset class nel mondo del credito e della finanza. Ad oggi le oltre 3.500 opere classificate quali beni artistici di pregio riportano un valore di circa 311,5 milioni di euro secondo il bilancio del 2021.