È un momento difficile per il mondo. “Conflitti e catastrofi climatiche. Diffidenza e divisione. Povertà, disuguaglianza e discriminazione. Aumento dei costi di cibo ed energia. Disoccupazione e calo dei redditi. Sfollamenti e dislocazioni di massa. Gli effetti di una pandemia globale. La mancanza di accesso ai finanziamenti per la ripresa dei Paesi in via di sviluppo, una crisi che non si vedeva da una generazione. Questa situazione mette a rischio la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG)”. Così Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite ha aperto l’evento SDG Moment, a margine dell’Assemblea Generale Onu.
“Di fronte a questi pericoli – ha continuato Guterres – si è tentati di mettere da parte le nostre priorità di sviluppo a lungo termine. Ma lo sviluppo non può aspettare. L’istruzione dei nostri figli non può aspettare. La garanzia di un lavoro dignitoso non può aspettare. La piena uguaglianza per le donne e le ragazze non può aspettare. Un’assistenza sanitaria completa, un’azione significativa per il clima, la protezione della biodiversità: tutto questo non può essere lasciato per domani”.
I giovani e le generazioni future, ha sottolineato il segretario generale, chiedono di agire e questo è un momento di svolta. Ma per salvare gli obiettivi di sviluppo sostenibile, e quindi superare le avversità, il mondo ha una lunga lista di cose da fare. In primis c’è bisogno di finanziamenti e investimenti da parte del settore pubblico e privato che siano indirizzati in maniera efficiente verso la transizione. Senza lasciare però indietro ancora una volta i Paesi in via di sviluppo che necessitano di finanziamenti essenziali e una riduzione del debito. Per fare ciò Guterres auspica una riforma dell’architettura finanziaria per garantire al contempo che il mondo non scivoli in una recessione.
“Abbiamo bisogno di una maggiore protezione sociale universale per proteggere le persone dagli shock economici e, allo stesso tempo, per stimolare la creazione di posti di lavoro, soprattutto nelle economie digitale, assistenziale e green” ha dichiarato il segretario generale, il quale ha poi incitato all’azione per salvare il nostro pianeta che è “letteralmente in fiamme”.
Per affrontare il collasso climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento, Guterres ha incitato a sostenere il Quadro globale per la biodiversità per modificare il modo in cui utilizziamo e preserviamo le risorse naturali e, soprattutto, abbandonare la “dipendenza suicida” dai combustibili fossili, avviando la transizione verso le energie rinnovabili in ogni Stato, sostenendo i Paesi in via di sviluppo nel loro processo di transizione e di adattamento ai cambiamenti in atto.
“Non ci può essere un futuro sostenibile senza pace.” ha concluso Guterres, “Abbracciando la pace e la tolleranza, e soprattutto vivendo questi valori ogni giorno, possiamo fare un passo avanti verso il mondo sostenibile, equo e giusto che ogni persona merita”.