Guindani Kenya

Arte e sostenibilità

Banca Generali, Guindani racconta l’SDGs 17 sulla cooperazione

Nuova tappa del viaggio di BG4SDGs – Time to Change, il progetto presentato lo scorso 15 settembre a Milano attraverso il quale Banca Generali e il fotografo Stefano Guindani indagano lo stato di realizzazione dei 17 SDGs (Sustainable Development Goals) dell’Agenda ONU 2030.

Per il sesto appuntamento, l’obiettivo di Guindani si è posato sull’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 17 “Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”; è quindi volato nell’estremo nord del Kenya per raccontare un emblematico esempio di cooperazione internazionale in corso in un piccolo centro abitato chiamato North Horr.

Questo villaggio è abitato principalmente da nomadi delle tribù di etnia Gabra che vivono quasi esclusivamente di pastorizia. Eppure, il clima inospitale sta portando alla morte di un numero sempre maggiore di animali, tanto da rendere ogni giorno più precario il futuro della comunità. Principale colpevole della situazione attuale è il cambiamento climatico che sta rendendo estremamente rare le precipitazioni, riducendo così al minimo la presenza di acqua per sviluppare sia la vita umana che quella animale.

In questo contesto, Amref, organizzazione non governativa che si propone di migliorare la salute in Africa attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali, ha dato vita a Heal, un progetto che prova a dare nuovi strumenti culturali e conoscitivi alla popolazione per modificare il rapporto di interdipendenza tra uomo e ambiente. Sfruttando la propria presenza transnazionale, l’associazione sta incoraggiando un processo che coinvolge Paesi, organizzazioni ed esperti, traghettando North Horr verso soluzioni di sviluppo sostenibile.

Uno dei cardini di “Heal” è legato all’adozione di una piattaforma multiutente d’innovazione finalizzata a prevenire i rischi meteorologici. Per alimentarla, l’associazione ha chiesto ai leader della società pastorale, al personale di progetto nelle ONG operative nell’area e ad altri soggetti come scienziati e ricercatori che gravitano nella zona di indossare sensori atti a tracciare ciò che succede nell’ambiente circostante. Una serie di stazioni meteorologiche analizza quindi in tempo reale i dati raccolti che, attraverso i responsabili di progetto, vengono spiegati ai pastori in modo che questi possano gestire meglio il proprio bestiame.

“Ho incontrato un’antica tribù keniana, i Gabra, che vive seguendo le tradizioni ma che prova a stare anche al passo con il mondo moderno, ottimizzando la tecnologia e le conoscenze anche di altri gruppi al fine di creare una partnership finalizzata a migliorare la qualità della vita delle persone che vivono, o a volte sopravvivono, una zona molto inospitale e che i cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più difficile da abitare” ha dichiarato Guindani.

BG4SDGs – Time to Change proseguirà ora per altri 11 mesi al fine di approfondire tutti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Per ciascuno di essi, la chiave adottata dal fotografo sarà duplice: da un lato si punta ad evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità, dall’altro come lo stesso genere umano abbia invece una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili. Ad affiancarlo c’è Alberto Salza, antropologo, che curerà i testi del progetto e suggerirà alcuni dei progetti da monitorare.